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L'ONOREVOLE RACHELE SILVESTRI: "PER LE MARCHE GRAVI CONSEGUENZE ECONOMICHE"

L'ONOREVOLE RACHELE SILVESTRI: "PER LE MARCHE GRAVI CONSEGUENZE ECONOMICHE"

L'onorevole Rachele Silvestri è intervenuta sulla situazione economica italiana in tempo di Covid con un occhio puntato sulle Marche: "Il sistema produttivo italiano è stato fortemente colpito dagli effetti del Covid-19 e dal lockdown che ne è derivato. La Regione Marche con il suo tessuto economico e produttivo che la caratterizza, formato soprattutto da micro, piccole e medie imprese spesso a gestione familiare, nell'affrontare questa crisi nazionale sta subendo delle conseguenze economiche senza precedenti. 

In queste settimane diversi sono stati i portatori di interesse che mi hanno contattato offrendo il loro preziosissimo contributo per la stesura dei contenuti di diversi emendamenti. Tra tutte non posso non citare Confindustria Marche e Confindustria Centro Adriatico che ringrazio per il grande contributo di altissimo valore che hanno apportato con le loro proposte, frutto di un recepimento diretto delle  necessità imprenditoriali del territorio  marchigiano.

Da questa crisi epocale possiamo uscirne solo se ci saranno altri esempi come questo che nascono da un grande lavoro di squadra tra la politica e le imprese, lavoro che ho immediatamente recepito e che ho fatto mio con i contributi che mi sono giunti.

Dopo aver lavorato per il Cura Italia, ci stiamo ora occupando del prossimo decreto riguardante la liquidità per le aziende. Non  posso non avere però una visione critica delle azioni previste in questo nuovo Decreto Legge governativo perché, nonostante i tanti proclami, si è fatto ancora poco per sostenere il sistema produttivo italiano formato soprattutto da eccellenze e da micro, piccole e medie imprese. Abbiamo davanti  la sfida del Decreto Liquidità, attualmente in fase di conversione alla Camera e che diverrà fondamentale e urgente  per dare immediato ossigeno alle nostre aziende: così come è stato emanato il Decreto non è risolutivo. Il Governo e il Parlamento devono osare di più: non basta sospendere tasse, tributi o contributi o fare da garanti a prestiti bancari! Sto lavorando su vari articoli e intendo inserirne di nuovi, proporrò alcune modifiche riguardanti il pagamento dei crediti che le imprese  vantano verso le pubbliche amministrazioni affinché vengano immediatamente liquidati. Non si può assolutamente accettare che le imprese  a cui gli enti pubblici debbono pagare appalti conclusi da tempo siano costrette ad indebitarsi con le banche. È assurdo! Altre sono le misure che presenterò quali la proroga delle sospensioni fiscali e disposizioni normative a sostegno delle aree colpite dai recenti eventi sismici che hanno interessato il centro Italia.

Sarebbe opportuno che alcune delle modifiche che intendo proporre vengano prese in considerazione dal Governo e dalla sua maggioranza e che finalmente venga restituito potere legislativo al Parlamento, visto che il dl Cura Italia è stato pressoché blindato, anche in fase di conversione, comprimendo di fatto la nostra funzione legislativa. Se non salviamo le imprese e non le aiutiamo a ripartire immediatamente, il nostro Paese e il nostro Made in Italy rischiano di non essere più competitivi e molte aziende finiranno inesorabilmente per chiudere i battenti con gravi ripercussioni lavorative e sociali".

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