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PREMIO ‘LUCA LUNA’ DEL CORSO DI LAUREA TECNOLOGIA E DIAGNOSTICA

PREMIO ‘LUCA LUNA’ DEL CORSO DI LAUREA TECNOLOGIA E DIAGNOSTICA

Un riconoscimento importante per ricordare la figura di un uomo che ha amato profondamente la nostra città. Stiamo parlando del Premio ‘Luca Luna’ del corso di laurea Unicam in Tecnologia e Diagnostica per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali, consegnato questa mattinata di mercoledì presso la sala Cola ad Ascoli Piceno. Hanno partecipato alla consegna del premio il vicesindaco Donatella Ferretti, il presidente del Corso di Laurea Unicam in Tecnologie e Diagnostica per la Conservazione e il Restauro Marco Giovagnoli, Erminia Tosti Luna moglie del prof. Luca Luna, e il direttore dei musei civici di Ascoli Stefano Papetti.

“Un premio che valorizza le eccellenze del territorio in un settore che ha bisogno di tali professionalità – afferma il vicesindaco Donatella Ferretti – Siamo per cui onorati e fieri di continuare con successo tali iniziative, che portano a dei risultati concreti e soprattutto, nel nome di una persona che ha dato tanto ad Ascoli Piceno. Infatti egli ne esaltava la bellezza, e tutta la nostra comunità dovrebbe valorizzare di più questo aspetto. Basta guardare la sala nella quale ci troviamo ora per capire come la città delle cento torri sia benedetta da questo punto di vista”.

Ad essere premiate sono state le tesi delle dottoresse Sara Calvaresi e Rosanna Fabozzi. La prima ha preso in esame l’utilizzo di sostanze naturali quali il timo per la lotta alle infestazioni vegetali nei siti archeologici, la seconda, si è occupato di una delle eccellenze del nostro territorio, la straordinaria collezione di mummie rinvenuta nella cittadina picena. Due lavori di tesi, in conclusione, di grande interesse e di indubbia innovatività e significatività per il territorio e per il settore del Patrimonio Culturale del nostro Paese.

Ma chi era Luca Luna?Il professor Luca Luna, nativo della provincia di Lecce, quando si insediò ad Ascoli Piceno(si sposò con la sig.ra Ermina Tosti) se innamorò nel vero senso della parola. In 25 anni di permanenza nel Piceno infatti, scrisse pubblicazioni che spaziavano dalla storia all'arte, al teatro, tutte tese alla valorizzazione del notevole patrimonio culturale ed urbanistico di Ascoli. Esaltò il teatro Ventidio Basso, il Carnevale, ed una sua guida, stampata in quattro lingue diverse, fu molto apprezzata.
        

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