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IL COMITATO "POSSIBILE" DISCUTE SU UNIONI CIVILI E AMBIENTE

IL COMITATO "POSSIBILE" DISCUTE SU UNIONI CIVILI E AMBIENTE

Il Comitato provinciale di “Possibile- Area Fertile“, rappresentato a livello locale dal Portavoce Matteo Giorgi, dalla Segretaria Provinciale Luigia Cialini e dal Segretario per il Comune di Ascoli Ivano Corradetti, si è costituito lo scorso luglio in occasione dei referendum promossi da Civati su Lavoro, Scuola, Ambiente e Democrazia ed ora, come tutti i Comitati di Possibile, vive la fase congressuale che si chiuderà il 31 gennaio.


La mozione ‘Il senso della possibilità, guidata da Civati, vede al suo interno la presenza dell’onorevole marchigiana Beatrice Brignone, nonché della fermana Daniela Minnetti, candidate rispettivamente al Comitato Organizzativo e Scientifico del partito.


‘Possibile Area Fertile’, facendo proprie le linee del partito, sottopone così alle Amministrazioni del Piceno una serie di quesiti a seguito di lacune che lo stesso Comitato ha politicamente percepito sul territorio. Il primo è il PAES (Patto ambientale energia sostenibile).  Il Comitato Possibile Area Fertile chiede ai Comuni che hanno aderito a tale Patto europeo ambientale tra Sindaci una verifica sul rispetto dei parametri formali ivi contenuti e a quei Comuni che viceversa non lo hanno ancora sottoscritto di farlo al più presto ed in modo sinergico, sì da ridurre i costi e migliorare i risultati.

Nello specifico si critica il Comune di Ascoli Piceno che, pur sottoscrittore del Patto, non figura protagonista in alcuna area del sito Internet ufficiale del Patto ambientale tra Sindaci.

Si auspica un maggiore coinvolgimento dei Comuni più piccoli che insistono nel territorio grazie ad una fattiva collaborazione promossa dalla Provincia di Ascoli, sino ad ora inerte.


Altra tematica attualissima. In merito alla Legge 194 e all’impossibilità di abortire all’ospedale Mazzoni, il Comitato Area Fertile chiede nuovamente la convocazione di Consigli Comunali aperti, dopo che l’appello fatto nelle settimane scorse è colpevolmente caduto nel vuoto, mostrando ai cittadini un completo disinteresse verso un tema che riguarda la salute e il diritto di scelta riconosciuto a ciascuna donna.

Sulle Unioni Civili, oltre a criticare la scelta del Sindaco di Ascoli Castelli di utilizzare canali istituzionali per divulgare un’opinione retrograda e del tutto personale, ‘Area Fertile’ chiede l’istituzione di registri delle coppie conviventi omosessuali ed eterosessuali a tutti i Comuni del Piceno, in attesa di una quantomai necessaria approvazione del Ddl Cirinnà.


 Poi, Il Comitato chiede alle Amministrazioni Comunali picene, tenuto conto del ‘Piano Nazionale Amianto’, di rendere noti a tutti i dati derivanti dai censimenti tecnici, le modalità di manutenzione, smantellamento e smaltimento avviate e da avviare sul territorio, nonché una politica preventiva fatta di serio coinvolgimento dei cittadini, ancora poco coscienti della pericolosità di tale materiale che richiede procedure di trattamento rigide e regolamentate.
        

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