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D'AVELLA RICONFERMATO ALLA GUIDA DI FEDERFARMA MARCHE

D'AVELLA RICONFERMATO ALLA GUIDA DI FEDERFARMA MARCHE

Sarà ancora Pasquale D’Avella, presidente di Federfarma Ascoli a guidare il sindacato regionale dei farmacisti delle Marche: è stato, infatti, appena confermato nella carica di presidente, che già occupava, anche per il prossimo mandato.

Ad affiancarlo il vicepresidente Stefano Golinelli (Pesaro Urbino), il segretario Ida Maria Kaczmarek (Macerata) e il tesoriere Fiorenzo Calcagnoli (Fermo). A Luigi Galatello, presidente di Federfarma Ancona, è stata invece affidata la delega a rappresentare Federfarma Marche all’interno del Consiglio delle Regioni Federfarma.

Dopo la riconferma D’Avella esprime soddisfazione perché” sono molti i temi scottanti in discussione e intendo completare il lavoro avviato in una regione complessa come le Marche, al plurale dove le farmacie sono 506 di cui 430 private, in un rapporto abitante/farmacia di 3.069 ”.

Nonostante le difficoltà del momento, tra crisi economica e terremoto (14 farmacie compromesse dal sisma di cui 12 nell’alta provincia di Macerata e 2 in quella di Ascoli, tornate rapidamente in attività in strutture d’emergenza) D’Avella pone l’accento sul fatto che “ continuerò a operare per restituire alle farmacie la centralità di ruolo e una funzione basilare in materia di servizio farmaceutico”. L’impegno è che“i cittadini marchigiani possano continuare a trovare i farmaci, anche quelli più recenti e con forti contenuti d’innovazione, come i “nuovi anticoagulanti orali” nella farmacia di fiducia, sotto casa. Proprio questo nuovo servizio rafforzerà l’ identità della farmacia di comunità come imprescindibile presidio sanitario di primo accesso ”.

Conclude sottolineando“sono i passi necessari per l’affermazione del ruolo del farmacista nelle strategie di contenimento della spesa sanitaria – così si esprime il nostro interlocutore - tocca anche a tutti noi titolari di farmacie delle Marche, essere sempre più coesi e riaffermare come l’aderenza terapeutica sia un servizio per il cittadino- paziente ma anche per la comunità che ottimizza l’investimento in salute”.

 
        

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