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PD, NOTA DI AMELI SULL'ILLUMINAZIONE A LED

PD, NOTA DI AMELI SULL'ILLUMINAZIONE A LED

Ad oggi ci sono delle zone della città nelle quali, nonostante siano stati installati i discussi nuovi corpi illuminanti a led, si versa in una situazione di totale oscurità'. A farne le spese è sempre e solo la sicurezza degli automobilisti, dei cittadini residenti e di quanti frequentino la nostra città'. Tutto ciò è facilmente percepibile dai nostri occhi e dimostrato dalle numerose segnalazioni fotografiche provenienti dai cittadini ascolani. La situazione oramai sta raggiungendo elevate soglie di criticità, tanto che autonomi cittadini hanno iniziato una raccolta firme che invitiamo a sottoscrivere.

Continueremo ad essere portavoce delle tante persone che hanno lamentato le loro perplessità.Lo abbiamo fatto con un'interrogazione, presentata lo scorso consiglio comunale in cui sono state messe a fuoco le tante problematiche dovute alla nuova illuminazione che necessita di un'urgente revisione. Se il led è un'occasione per la città ancora una volta è evidente il disastro creato, notato altresì dai turisti che vengono a far visita nel nostro territorio.

Nei giorni scorsi abbiamo presentato una mozione in consiglio comunale, che impegna l'amministrazione a migliorare la qualità e quantità dell'illuminazione nelle zone più esposte a problemi di sicurezza, con l'installazione di nuovi pali e corpi illuminanti. Sempre in tema di sicurezza abbiamo proposto l'inserimento di una nuova illuminazione nei luoghi "di passeggio" nella città di Ascoli Piceno.

Ciò vuol dire offrire la possibilità ai residenti del centro e della periferia di uscire la sera nonché' la possibilità ai turisti di ammirare la nostra città.

Proponiamo inoltre di mettere in atto tutte le azioni volte alla salvaguardia della bellezza del centro storico, dato che rappresenta una peculiarità indiscussa della nostra città. La mancanza di studi precedenti alla base della nuova illuminazione, sta distruggendo il nostro patrimonio. Rappresenta un biglietto da visita importante che non può essere trascurato. Il centro di Ascoli Piceno non può essere distrutto a causa di un'amministrazione superficiale!

Occorre verificare e convocare a distanza di un mese ( o due) attraverso assemblee pubbliche di quartiere, le eventuali criticità per apportare i necessari e dovuti miglioramenti. Anche questo punto è stato inserito all’interno della mozione presentata.

Vi sono inoltre ulteriori criticità: quella economica e quella riguardante la coerenza con il regolamento per l’arredo urbano.

A seguito di un accesso agli atti, ho potuto constatare come andremo a spendere almeno 1200000 (un milione e duecentomila) euro . Altro che 350000 euro di risparmio per gli ascolani! Con il gioco delle tre carte, l’assessore Tega durante la risposta in consiglio comunale ha spiegato come la vecchia bolletta avesse un costo di circa 1400000 euro iva compresa… Giustificando la spesa attuale con 950000 euro… dimenticando però di citare l’iva! Le ultime fatture presentate sono di 101992 euro! Che moltiplicato per 12 mesi comportano un costo di oltre 1200000 euro! Chissà se con un’altra politica di gestione della pubblica illuminazione avremmo avuto costi diversi!?

Sempre a seguito della visione delle fatture presentate balza all’occhio un conguaglio per ulteriori 413 punti luce presenti sul territorio comunale oltre ai 11252 fatturati nei mesi precedenti. Come mai questi ulteriori 413 punti luce sono “spuntati” solo a maggio 2015? Sarebbe curioso sapere se questi nuovi punti luce siano stati installati in periodi pre-elettorali.

Altro punto importantissimo riguarda il manuale per il “Design per lo spazio pubblico della città di Ascoli Piceno”. Quest’ultimo indica chiaramente (pag 173) come “si rende necessario un accurato studio illuminotecnico per provvedere ad una coerente progettazione in caso di sostituzione dei corpi illuminanti per non alterare l’armonia della dimensione urbana.” Ad una prima impressione, sembrerebbe che tutto ciò non sia stato fatto, limitandosi appunto alla mera sostituzione dei corpi illuminanti senza aver a cuore la sopracitata dimensione urbana. A pag 174 inoltre, vengono descritti pali e corpi illuminanti per la sostituzione di quelli a disegno “artistico”. Sembrerebbe che le lampade previste siano dotate di vetri, per mantenere appunto quella storicità del centro storico. Ci troviamo in un caso di non conformità al regolamento? Se così è quali sono le azioni che l’amministrazione vorrà mettere in campo per ovviare a tali incongruenze?

Mi rivolgo infine ancora una volta al sindaco e all'assessore Tega invitandoli a compiere una passeggiata tra i quartieri periferici e del centro storico deturpato dalla nuova illuminazione affinché si rendano conto di quanto stia accadendo.

Francesco Ameli
        

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