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PARTITO DEMOCRATICO, INTERROGAZIONE AL MINISTRO LORENZIN E SCIOPERO DIPENDENTI ARAM

PARTITO DEMOCRATICO, INTERROGAZIONE AL MINISTRO LORENZIN E SCIOPERO DIPENDENTI ARAM

COMUNICATO STAMPA DEL PARTITO DEMOCRATICO DI ASCOLI PICENO

Interrogazione al ministro della sanità Beatrice Lorenzin

Premesso che:
Da tempo gli organi di stampa regionale e della provincia di Ascoli Piceno affrontano una vicenda che se corrispondesse al vero sarebbe a dir poco sconcertante.
Sembrerebbe che a seguito di un esposto presentato alla giunta regionale delle Marche e all'ASUR (azienda sanitaria unica regionale), si sia messa in evidenza la mancanza dei requisiti attinenti la legittimità della nomina del direttore dell'area vasta 5.

Rilevato che :
- La giunta regionale, come risulta dai verbali del 13 gennaio us, avrebbe incaricato il direttore dell'ASUR per effettuare le verifiche al riguardo;
- Nella seduta di giunta del 20 gennaio us, come risulta da verbale,è stato ascoltato il direttore dell'ASUR dott. Gianni Genga, il qualeha illustrato come ci sia stata illegittimità nella nomina del direttore dell'Area Vasta 5, perché illegittima la deliberazione n. 761/1997 dell'unità sanitaria locale n.5 con la quale é stato attribuito al dott. Del Moro l'incarico del secondo livello dirigenziale del ruolo sanitario non medico;
- Sempre nella stessa giunta si è proceduto ad incaricare il prof. Vito Jorio di esprimere un ulteriore parere che consentiva di definire meglio la questione;
- Nella giunta regionale del 26 us, come risulta da verbale, si incarica il direttore dell'ASUR di assumere a seguito del parere del prof. Vito Jorio i provvedimenti nei confronti del direttore dell'area vasta 5;
- Veniva riconvocata apposita g.r. il gennaio 28 us per deliberare in merito alle proposte avanzate dal direttore dell'ASUR, ma la stessa andava deserta perché non raggiungeva il numero legale, in quando 5 assessori disertavano la riunione stessa;
- Nella giunta regionale del 2 febbraio us il direttore dell'ASUR comunicava di aver disposto in sede di autotutela l'annullamento della deliberazione 761/1997 dell'unità sanitaria locale n.5, con la quale si conferiva il secondo livello dirigenziale, requisito ritenuto indispensabile per essere conseguentemente nominato direttore dell'Area Vasta 5.

Preso atto che:
- Nonostante tutto ciò, alla data odierna non risulta che il direttore dell'area vasta 5 sia stato rimosso dal proprio incarico, producendo di fatto una situazione di paralisi, con grave ripercussione nella erogazione dei servizi sanitari nella provincia di Ascoli Piceno;
- Come risulta da nota a verbale della giunta regionale del 16/02/2015 il presidente comunicava che è stato richiesto parere all'avvocato Ranieri Felici il quale dopo attenta valutazione esprimeva conformità al parere del prof. Vito Jorio che come risulta dalle note a verbale confermava il parere del direttore dell'ASUR e cioè la piena illegittimità della nomina;
- Nella medesima seduta di giunta, il presidente proponeva la sospensione in via cautelativa del direttore dell'area vasta 5. Con 4 voti favorevoli e 5 contrari la giunta respingeva la proposta del Presidente.

Considerato che come facile immaginare il perdurare di tale situazione produce una situazione di instabilità se non di illegittimità che se definitivamente confermata produrrebbe la presunta illegittimità degli eventuali atti successivamente prodotti.

Si interroga il Ministro della sanità Beatrice Lorenzin per sapere se non ritiene opportuno produrre un'immediata ispezione ministeriale per verificare se:
a) a fronte di una accertata illegittimità non ci sia stata una altrettanta tempestiva sospensione e relativa sostituzione, del direttore stesso.
b) gli atti prodotti nell'esercizio delle sue funzioni siano da considerarsi legittimi
c) all'atto della presentazione dei requisiti per essere nominato direttore erano già evidenti i vizi di illegittimità.
D) la direzione dell'ASUR ha messo in atto tutte le iniziative possibili attinenti alla propria funzione per rimuovere tale presunta illegittimità.

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Gli Allevatori non vogliono rinunciare all’Associazione Regionale Allevatori delle Marche, struttura tecnica a loro servizio

Oltre 1.500 imprese zootecniche marchigiane sono in forte agitazione poiché l’Associazione Regionale Allevatori delle Marche (ARAM) minaccia già da diversi mesi, la sospensione delle proprie attività delegate dallo Stato; e quel momento purtroppo è arrivato.
Infatti, a partire da oggi (24 febbraio 2015), l’Associazione Allevatori sospende tutti i lavori tecnici ed amministrativi per tutto il territorio marchigiano; i ventitre dipendenti ARAM sono in sciopero ad oltranza poiché non percepiscono stipendi da oltre 18 mesi.
La Regione Marche avrebbe dovuto provvedere da più di un anno al finanziamento dell’Ente ma, nonostante le pressioni pervenutegli dagli stessi allevatori, hanno sempre disatteso e rimandato il loro impegno, trattenendo in parte nelle loro casse il finanziamento ministeriale finalizzato all’attività.
Ricordiamo che l’Associazione Allevatori gioca un ruolo fondamentale nel dare sostenibilità e competitività ai nostri allevamenti ed interviene nel favorire la sanità degli animali ed il loro benessere, aspetti fondamentali per garantire anche la salvaguardia dell’alimentazione umana.
Infatti, la qualità e la salubrità delle nostre carni e del latte, dipende soprattutto dal lavoro svolto dall’ ARAM che opera nelle aziende zootecniche mediante gli strumenti della selezione, della gestione dei Libri Genealogici, dei Controlli Funzionali e del servizio di assistenza tecnica specialistico.
Inoltre l’attività è indispensabile anche per l’applicazione delle misure PAC alle aziende zootecniche.
Scongiurare la chiusura dell’ARAM vuol dire non solo tutelare le imprese zootecniche, ma soprattutto migliorare la qualità e la salubrità dei nostri prodotti alimentari e quindi garantire la sicurezza alimentare per noi consumatori.
        

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