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UILP, IL QUINTO RAPPORTO ASSISTENZA ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI NELLE MARCHE

UILP, IL QUINTO RAPPORTO ASSISTENZA ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI NELLE MARCHE

Assistenza persone non auto sufficienti.  

Nelle Marche i non autosufficienti sono stimabili tra 51.000 unità circa (tanti sono i percettori di indennità di accompagnamento per invalidi totali) e 68.500 unità (over 64 con limitazioni funzionali secondo il 5° rapporto sull’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia).

Lo stato attuale dei servizi pubblici di sostegno alla non autosufficienza (NA) nelle Marche è sintetizzabile nel seguente elenco del 2015:

  • Cure domiciliari 10.567

  • Residenze protette anziani 3.387

  • Residenze Sanitarie Assistenziali 1.211

  • Post acuzie ospedaliera 1.113

  • Assegni di cura anziani NA 1.757


Sebbene parziali e non puntualmente aggiornati, i numeri di cui sopra descrivono una realtà in cui, nella migliore delle ipotesi, meno del 30% delle persone non autosufficienti entrano nel circuito dei servizi pubblici.

Nelle Marche sono in calo i tassi di copertura delle cure domiciliari (dal 4,1 % del 2008 al 3,0% del 2012) e del servizio di assistenza domiciliare (dallo 0,9% del 2008 allo 0,7% del 2012).

A livello nazionale il 75% circa della spesa per le cura a lungo termine è sostenuta dalle famiglie.

Secondo l’ultima indagine di “passi d’argento“ negli anni 2013/2016 nelle Marche il 24,8% della popolazione ha +64 anni mentre la media nazionale è del 22,8%.

Hanno parziale o totale non autosufficenza il 49% degli ultra 85enni, il 14% di quelli tra i 75/84 anni e  il 4% quelli tra i 65/74 anni. tanti sono quelli in difficoltà economiche, bassa istruzione e spesso socialmente isolati.
Nelle Marche le persone con disabilità gravissima che beneficiano fondo non autosufficenza sono 3.912 (dato al 31/12/2018).

Gli anziani non autonomi in almeno una ADL (Attività Quotidiane Activities of Daily Living) sono in prevalenza donne, di età avanzata (49% tra chi ha 85 anni e più, 14% tra i 75-84 anni, 4% tra i 65-74 anni), con molte difficoltà economiche (14%), con basso livello di istruzione (9%), con 2 o più patologie croniche (16%), socialmente isolati (19%) e con una percezione negativa del proprio stato di salute (17%).

Vivono soli nel 4% dei casi e percepiscono contributi solo nel 9% dei casi.

Ricevono aiuto prevalentemente dai familiari (96%), da badanti (38%), dai servizi della Asl (16%) e nella quasi totalità dei casi valutano l’aiuto ricevuto buono (52%)o sufficiente (46%).

Negli anziani con disabilità, valutando le limitazioni per singole ADL, si rileva che il 77% ha problemi a spostarsi da una stanza all’altra, il 74% non è autonomo nell’andare in bagno, il 44% non si alimenta

autonomamente, il 29% ha problemi di incontinenza, il 28% non è autonoma nel fare il bagno o la doccia, il 17% è dipendente nel vestirsi o spogliarsi.

Povertà

Nelle Marche, nel 2017, le famiglie in condizioni di povertà relativa sono l’8,8% del totale un dato stabile ma sopra della media delle regioni del Centro (7,9%).

L’occupazione è in ripresa, frastagliata, precaria, con bassi redditi, ma questi dati sono negativi e tendenzialmente al peggio.

Sono lavori che non permettono di avere una vita dignitosa.

Per l’Istat, nelle Marche ci sono 358.352 persone a rischio di povertà o di esclusione sociale; persone che vivono ai margini della vita socio economica che una qualsiasi spesa imprevista condiziona le spese e la sopravvivenza.

Oggi per il contrasto alla povertà c’è il Reddito di inclusione (REI) strumento di sostegno economico ma anche di inclusione al lavoro.

Nel 1°trimestre 2018 (dati INPS), nelle Marche risultano 1.340 nuclei familiari percettori del REI; coinvolte 3.341 persone con un importo medio percepito di 256,74 euro mensili.

Dal 1° luglio è stata ampliata la platea dei beneficiari del Rei poiché, per averne diritto, non è più necessario avere in famiglia almeno un minore, un disabile, una donna in gravidanza o un disoccupato over 55. 

Nelle Marche fino a luglio sono 13.833 le domande accolte dall'Inps per il reddito e la pensione di cittadinanza per un totale di 32.063 raggiunti considerando i nuclei familiari (circa 2,1% della popolazione attestata a 1.525.271 abitanti).

Le domande per il reddito di cittadinanza accolte sono 11.782 e 2.051 quelle per la pensione di cittadinanza per un importo medio di 413 euro. Sono stati in tutto erogati 5.071.000 di euro.

La maggior parte dei richiedenti il reddito fa parte di famiglie composte da quattro o da una sola persona.

Nella regione è stato accolto il 60,4% di richieste e respinto il restante 39,6%. Rispetto al Reddito d'inclusione (Rei) che aveva raggiunto 5.492 nuclei il numero di soggetti è cresciuto del 115% con Reddito di cittadinanza e l'importo erogato è superiore del 70%.
        

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