CONTRASTO ALLE TRUFFE: I CARABINIERI DI ASCOLI PICENO SMASCHERANO 5 TRUFFATORI.
Negli ultimi mesi, i Carabinieri di Ascoli Piceno hanno posto in essere una serie di attività preventive ed investigative, per monitorare l’andamento della delittuosità in ordine alle truffe in danno delle fasce deboli. La casistica delle truffe è purtroppo ampia e in continuo sviluppo e, per la repressione delle stesse, è fondamentale la collaborazione delle persone che subiscono i raggiri.
Grazie alle descrizioni dei truffatori, dei loro modi di fare o di agire, infatti, i Carabinieri di Ascoli Piceno sono riusciti a smascherare alcune truffe, denunciando:
- 3 soggetti originari del teramano, che in Castel di Lama, si facevano consegnare 2 preziosi vasi in marmo di Carrara, promettendo un pagamento di circa 26.000 euro tra contanti ed assegni. L’aspetto, la professionalità e le sperticate parole di immediato saldo del debito, inducevano l’ignaro venditore a fidarsi ed a consegnare immediatamente le suppellettili, salvo poi non ricevere nulla e perdere irrimediabilmente i vasi in marmo;
- 1 soggetto, originario di Sant’Omero(TE), riscuoteva i pagamenti di luce, acqua e gas da ignari clienti, simulando l’esistenza di una ditta di servizi postali privati, risultata in realtà non operante. Anche in questo caso, oltre al danno economico, si aggiungeva la beffa di morosità o, in casi estremi, del taglio delle forniture energetiche;
- 1 soggetto, originaria di Roma, che aveva creato un falso negozio “on-line” in cui offriva a prezzi stracciati vari oggetti “griffati” di alta moda, salvo poi intascarsi su vari conti correnti, opportunamente modificati mese per mese per non essere immediatamente riconducibili alla signora stessa, ingenti somme di denaro, per poi volatilizzarsi nel nulla;
VADEMECUM DEI CARABINIERI CONTRO LE TRUFFE
In tale contesto, sorge la necessità di richiamare l’attenzione di anziani, ma anche di persone aventi nei nuclei familiari persone di una certa età, su alcune
buone prassi da attuare in caso di tentativi di truffa, poiché negli ultimi tempi sono state raccolte alcune segnalazioni di truffe in danno di anziani poste in essere da soggetti che, qualificandosi quali avvocati o appartenenti alle forze dell’ordine, richiedono ingenti somme di denaro prospettando inesistenti esigenze legali a prossimi congiunti. A quel punto l’anziano, colto dalla paura e dall’ovvio desiderio di aiutare subito il parente, cade nel tranello. Il falso legale lascia quindi un numero telefonico dicendo che è della polizia o dei carabinieri, da chiamare con urgenza. Il pensionato attacca e fa il numero, ma quasi sempre la linea non cade perché dall’altra parte il complice
, che chiama con un cellulare, non attacca e così la comunicazione resta attiva. Il complice che risponde conferma tutta la storia e dice all’anziano che a breve suonerà alla sua porta un emissario dell’avvocato incaricato di ritirare i soldi.
Per la repressione del fenomeno è indispensabile la collaborazione della cittadinanza: infatti se per strada viene notato un anziano avvicinato, in prossimità di luoghi di ritrovo e uffici postali, da persone con atteggiamento che possa destare sospetto e quando nello stesso si nota timore, sorpresa o smarrimento non si esiti a chiamare il 112 od anche il 113. I truffatori si comportano sempre in modo molto gentile e spesso le vittime cadono nella trappola perché temono di risultare maleducate o sono spaventate dalla situazione.
La paura di offendere spesso per gli anziani diventa un fattore di rischio: in questi casi è opportuno comunicare che a breve arriverà in visita un familiare, infatti in questi casi il truffatore, percependo nell’anziano ostilità e scarsa collaborazione desiste dai suoi propositi.
In ultimo l’invito a contattare tramite il numero d’emergenza 112, anche nei casi in cui la truffa non viene portata a termine, è indispensabile per circoscrivere il fenomeno o debellarlo in modo concreto.