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SISMA, A VALLE FIORANA RISTRUTTURATO EDIFICIO INAGIBILE IN SOLI SEI MESI

SISMA, A VALLE FIORANA RISTRUTTURATO EDIFICIO INAGIBILE IN SOLI SEI MESI

Valle Fiorana: chiavi in mano per uno dei primi edifici civili dichiarati inagibili dopo il sisma del 2016. 

Il progetto di risanamento della struttura, danneggiata dagli eventi sismici, è stato realizzato in tempi record; solo sei mesi rispetto ai 24 previsti per l’edificio privato dichiarato inagibile dopo la scossa del 30 ottobre 2016. L’intervento è inserito all’interno dei finanziamenti post terremoto erogati dall’Ufficio di Ricostruzione di Ascoli Piceno. 

I primi di ottobre si sono conclusi i lavori di riqualificazione su un edificio privato a Valle Fiorana (AP). È uno dei primi edifici, della piccola frazione nell’Ascolano, ad essere riconsegnato ai proprietari dopo essere stato dichiarato inagibile a causa degli eventi sismici del 2016. Le tempistiche veloci di lavorazione, che hanno permesso ai proprietari di rientrare nell'edificio, e la qualità della costruzione relativa anche all'adeguamento antisismico, erano obiettivi chiave per l’impresa di costruzioni a cui è stato appaltato l’importante intervento di riparazione e miglioramento. 

Due anni fa il terremoto colpiva le regioni del centro Italia Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria provocando una ferita insanabile nel nostro Paese. Alla perdita di vite umane si è aggiunta la distruzione di intere realtà: edifici, centri storici, chiese, luoghi di cultura ma anche relazioni umane. Nelle Marche sono 85 i comuni coinvolti su 138, il 35% del territorio e oltre il 60% dei danni di tutto il cratere. 50mila gli edifici dichiarati inagibili. All’interno di questa vasta area si inserisce la piccola frazione di Valle Fiorana con il suo cantiere civile. 

La famiglia Sciamanna, una vita fatta di lavoro e di quella casa ereditata qualche anno prima, si ritrova dopo la scossa del 24 agosto a dover abbandonare l’abitazione, quella stessa abitazione che qualche mese dopo, a seguito della scossa del 30 ottobre, sarà definitivamente dichiarata inagibile. Per i due coniugi in pensione, con un figlio all’estero, comincia il via vai, dalla costa al piccolo comune, per mantenere vive le relazioni con amici e vicini e per continuare a svolgere piccoli gesti quotidiani come prendersi cura dell’orto e del frutteto. 

Certificata come categoria E, e quindi dichiarata inagibile per motivazioni legate alla struttura portante, agli elementi non strutturali e alle fondazioni, la struttura è stata oggetto di riqualificazione a partire dall’aprile scorso. Per il cantiere, chiuso di recente, sono stati  utilizzati una selezione dei migliori prodotti sul mercato come il sistema antiribaltamento, un sistema reticolare in fibra di vetro antiribaltamento, che garantisce stabilità e duttilità, installato sugli elementi murari e blocchi ad alta prestazione termica, utilizzati nelle murature di tamponamento.  

I lavori di messa in sicurezza dell'abitazione realizzati dall’impresa attraverso l’utilizzo di sistemi innovativi e di un’architettura sostenibile, durevole nel tempo, e basata su un approccio "only air", che prevede l’utilizzo di tecnologie con bassi costi di gestione e grande attenzione all’eco-sostenibilità, rappresenta un importante intervento di riparazione e miglioramento attuato per garantire l’eccellenza dal punto di vista strutturale, antisismico e di efficientamento energetico. 

Interventi strutturali realizzati. Demolizione e ricostruzione di tutte le pareti di tamponamento esterne del piano terra con l’aggiunta di presidi antiribaltamento costituiti da reti di fibre di vetro poste sui due lati delle pareti e interconnesse da tiranti in fibra di vetro collegati con fiocchi e resina; 

- Risanamento delle tramezzature interne lesionate e posizionamento di presidi antiribaltamento, in testa delle stesse tramezzature, costituiti da reti di fibre di vetro poste sui due lati delle pareti e interconnesse da tiranti in fibra di vetro collegati con fiocchi e resina; 

- Posizionamento, su tutti i pilastri e pareti del piano terra e su quattro pilastri isolati del piano seminterrato, di fasce di fibra di carbonio per la riparazione dei danni e per il miglioramento sismico della struttura; 

- Demolizione e ricostruzione di alcune tramezzature interne del primo piano gravemente danneggiate e risanamento di quelle lesionate; 

- Demolizione dei parapetti in cemento armato dei balconi e sostituzione, per l’alleggerimento, con ringhiere metalliche; 

- Demolizione e ricostruzione di un piccolo solaio lesionato. 

I lavori di ristrutturazione e adeguamento sismico sono stati coordinati per la progettazione dall’Ing. Mario d'Emidio e dall’Ing. Maurizio Maria Malatesta, realizzati dall’impresa di costruzioni Sparti Walter di Ascoli Piceno. L’intervento è inserito all’interno dei finanziamenti post terremoto erogati dall’Ufficio di Ricostruzione di Ascoli Piceno.
        

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