I Carabinieri del Nucleo Investigativo Ascoli Piceno, unitamente ai militari della Compagnia di San Benedetto del Tronto e alla Stazione CC di Monsampolo del Tronto, al termine di una complessa indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ascoli Piceno hanno dato esecuzione ad un “provvedimento di fermo” emesso dal Procuratore della Repubblica a carico di una coppia residente a Spinetoli, ritenuta responsabile dell’omicidio aggravato di Antonio Cianfrone, attinto con 4 colpi di pistola mentre faceva jogging a Pagliare del Tronto-Spinetoli, la mattina del 3 Giugno 2020.
Il gravissimo fatto di sangue che ha scosso l’intera comunità nella vallata del Tronto dove Cianfrone era molto conosciuto anche per i suoi trascorsi professionali, è stato subito oggetto di una mirata indagine che ha portato a:
- esaminare decine di ore di video estrapolati da impianti di videosorveglianza presenti nella zona;
- riscontrare, dall’analisi del traffico telefonico dei cellulari, la presenza degli odierni fermati, sulla scena del crimine in orario compatibile con l’omicidio;
- acquisire plurime informazioni testimoniali di cittadini che quella mattina si trovavano nei pressi del luogo del delitto.
Ulteriori approfondite indagini sono tutt’ora in corso. I due sono stati associati al carcere di Ascoli Piceno a disposizione dei Magistrati.
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PROCURA DELLA REPUBBLICATRIBUNALE ASCOLI PICENOComunicato Stampa
In data odierna questa Procura della Repubblica ha emesso un provvedimento di fermo a carico di una coppia (marito e moglie) residenti a Spinetoli in relazione all’omicidio di Antonio Cianfrone, ucciso a colpi di pistola il 3 giugno scorso lungo la pista ciclo-pedonale che costeggia il fiume Tronto; i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Ascoli Piceno hanno dato pronta esecuzione al provvedimento e i due fermati sono stati tradotti rispettivamente nella Casa Circondariale di Ascoli Piceno e di Teramo in attesa della udienza di convalida del fermo e della corrispondente verifica da parte del Giudice per le Indagini Preliminari sulla solidità del quadro indiziario e sulla sussistenza di esigenze cautelari.
Il provvedimento emesso si fonda sui molteplici elementi raccolti dalle articolate attività di indagine svolte dal momento dell’omicidio ad oggi (e tutt’ora in corso), elementi raccolti in pochi giorni e che convergono, allo stato, nel far ritenere la coppia responsabile dell’omicidio in questione.
Le complesse indagini -dirette fin da subito da questo Ufficio- sono state svolte con accuratezza e celerità dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Ascoli Piceno, con la partecipazione corale e qualificata di tutte le altre articolazioni dell’Arma provinciale (Nucleo Operativo Compagnia di San Benedetto del Tronto e Stazione di Monsampolo del Tronto in particolare) e della Sezione di Polizia Giudiziaria di questa Procura.
Vi è stata condivisione di informazioni e spunti investigativi con la Polizia di Stato - Squadra Mobile e collaborazione col Comando Provinciale Guardia di Finanza che ha messo a disposizione hardware e software per analisi apparati informatici e le proprie competenze per gli accertamenti patrimoniali.
Ma soprattuto va notata e apprezzata la piena collaborazione delle diverse persone che hanno assistito alle fasi dell’omicidio e ai momenti antecedenti e successivi; tutti hanno dimostrato lucidità e franchezza e ampia disponibilità a riferire tutto quello che sapevano e avevano visto, ad essere sentiti e in certi casi risentii più volte, anche direttamente sui luoghi dei fatti, senza mai mostrare reticenze.
Le indagini (coinvolgenti anche specifiche competenze tecniche) sono tutt’ora in corso al fine di chiarire ogni aspetto della vicenda, e ovviamente e doverosamente terranno conto degli esiti della udienza di convalida, degli interrogatori dei fermati e delle valutazioni del Giudice per le Indagini Preliminari.
Ascoli Piceno 9.6.2020 Il Procuratore della Repubblica[/caption]