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FEDERFARMA: DISTRIBUZIONE DIRETTA, FALSI E TENDENZIOSI I FATTI SOLLEVATI DA “ LE IENE”

FEDERFARMA: DISTRIBUZIONE DIRETTA, FALSI E TENDENZIOSI I FATTI SOLLEVATI DA “ LE IENE”

Molta la  superficialità ed assoluta l’improvvisazione per un tema delicato, come quello della dispensazione del Farmaco,  oggetto l’altra sera di  un servizio televisivo.

Infatti la  trasmissione televisiva "Le Iene",  su Italia 1, ha affrontato il tema , dimostrando scarsa considerazione e pressappochismo nei confronti della categoria dei Farmacisti ed anche  degli amministratori  del Servizio Sanitario Nazionale.

“Il servizio  - è il pensiero di  Pasquale D’Avella, Presidente di Federfarma Marche  - era imperniato sull’ipotetica possibilità di risparmiare un miliardo di euro l’anno, se il servizio di distribuzione dei farmaci, acquistati dalle ASL,  svolto dalle farmacie sul territorio (la cosiddetta distribuzione per conto ),  fosse sostituito dalla distribuzione  direttamente da parte delle  strutture pubbliche o dagli ospedali    (la cosiddetta distribuzione diretta)  “.

Nella realtà dei fatti -  ricorda D’Avella - documenti ufficiali attestano che “la cifra sbandierata (1,034 miliardi di euro) è relativa al costo sostenuto dalle ASL per l'acquisto dei farmaci e non certo a quello relativo alla remunerazione delle farmacie per il servizio di distribuzione sul territorio”.

Per quanto riguarda la Regione Marche ,  alle farmacie, per il servizio di dispensazione dei farmaci acquistati dalla Regione (anche per quelli del valore di migliaia di euro) viene riconosciuta una remunerazione di 3.5 euro a confezione, con l’aggiunta di 1.20 euro per la cosiddetta “remunerazione professionale”.

Patrizia Righetti componente del direttivo Federfarma di Ascoli Piceno - precisa  che “ è tutto da dimostrare che la distribuzione diretta da parte delle ASL comporti effettivi risparmi, visto che per assicurare una distribuzione al cittadino si devono contemplare anche i costi relativi al personale, allo stoccaggio, alla  conservazione e dispensazione”.

Un complesso articolato di spese e servizi che con la Distribuzione Diretta sarebbero  a carico delle Regioni ed  invece ,  con la Distribuzione per conto, sono in capo al farmacista ,  evidentemente tutti compresi nel compenso  riconosciuto.

Pasquale D’Avella pone l’accento sul fatto che “se ci fosse stato un contraddittorio sarebbe stata  rappresentata  la vera realtà della distribuzione diretta, non certo fatta di consegne a domicilio   ma di lunghe attese in determinate strutture lontane da casa, limitatamente ad alcuni giorni della settimana e ad alcune fasce d'orario”.

“E’ certo vero che – conclude D’Avella - un argomento tanto delicato, fondato sulla salute dei cittadini e sulla professionalità dei farmacisti , avrebbe  meritato un maggiore approfondimento”.
        

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