“ZILIOLI 60 – RELOADED”
Ascoli Piceno, 29 ottobre 2018 - Il rifugio Zilioli sul Monte Vettore, reso totalmente
inagibile dal sisma che ha colpito il nostro territorio nel 2016, sarà ricostruito ex novo
grazie alle risorse economiche messe a disposizione dalla Fondazione Cassa di
Risparmio di Ascoli Piceno e che ammontano ad oltre € 185.000.
L’AVIS provinciale Ascoli Piceno e la SAT – Società Alpinisti Tridentini, a conferma della
serietà e della concretezza del CAI Sezione di Ascoli Piceno e della credibilità e
dell’autorevolezza della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno hanno deciso di
destinare risorse aggiuntive per l’allestimento e l’acquisto di attrezzature importanti e
beneficio del rifugio stesso.
Il rifugio Zilioli fu costruito negli anni 60 e successivamente ampliato dai Soci della
Sezione CAI di Ascoli Piceno, sulla base di un atto della Comunanza Agraria di Pretare
del 1958 con cui si deliberava “di concedere gratuitamente al Club Alpino Italiano di
Ascoli un’area di circa 50 mq a quota 2.240 in località Sella delle Ciaule sul monte
Vettore”; e di autorizzare “il Club Alpino di Ascoli P. a costruire in detta area la capanna
ricordo “Tilo Zilioli”, in memoria del forte alpinista ascolano deceduto il 30 marzo 1958
a soli 24 anni, durante una salita invernale al monte Vettore.
Al posto del manufatto artigianale, il “popolo della montagna” troverà ad accoglierlo un
rifugio sicuro, moderno e accogliente, che ricorderà nella sua sagoma le forme della
casetta di pietra a doppia falda, tanto familiare agli amanti dei Sibillini.
Lo Zilioli, di proprietà della Sezione CAI di Ascoli, non è soltanto un riparo occasionale
per escursionisti: è una struttura che sostiene il ritorno del turismo “lento” sui nostri
Sibillini e nei paesi che li circondano, dove le attività ricettive e commerciali hanno già
iniziato una faticosa ma tenace ripresa.
Un beneficio che si estende all’intero comprensorio della montagna picena: difatti, lo
Zilioli è accessibile da Arquata del Tronto (nel cui territorio ricade), da Montegallo, da
Montemonaco, oltre che da Castelluccio di Norcia. Soltanto nell'anno precedente il
sisma che lo ha reso inutilizzabile, sono stati oltre 120 gli escursionisti che vi hanno
Sezione CAI di Ascoli Piceno
pernottato, utilizzando la piattaforma telematica di prenotazione predisposta dalla
sezione ascolana.
La sensibilità ed il sostegno determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli
Piceno, che con il masterplan terremoto sta mettendo in campo importanti energie per
la ripartenza della nostra comunità, permetteranno di restituire a questo meraviglioso
territorio una struttura antisismica, leggera, più termica e confortevole sia per i ricoveri
di emergenza, sia per i pernottamenti programmati da escursionisti e trekker. Un
rifugio moderno, al servizio degli appassionati di montagna, ma anche del Soccorso
Alpino, che vi fa base per le esercitazioni e per gli interventi di recupero.
Al fondamentale finanziamento per la ricostruzione assicurato dalla Fondazione, si
affiancano i contributi dell’Avis provinciale e della SAT (Società Alpinisti Tridentini), che
permetteranno di ampliare la sua funzione ad importanti e utili aspetti scientifici, come
il monitoraggio della faglia, cui potrebbe essere interessata l'Università di Camerino;
oppure una piccola stazione meteo. O anche, sarà possibile dotare il rifugio di
opportune tecnologie volte a migliorarne la fruibilità, come la produzione di energia
eolico/solare, oppure un software di controllo remoto di prenotazioni e ingressi.
E non poteva mancare il logo della ricostruzione, creato appositamente dal grafico
illustratore Marco Zaini.
La straordinaria sinergia di tre importanti e prestigiosi soggetti che, con finalità
istituzionali diverse, condividono impegno e sostegno del territorio, è l’ennesima
testimonianza di come il Terzo Settore sappia essere concretamente vicino alle nostre
comunità colpite dal sisma.