GRAZIE AD AVIS PROVINCIALE ASCOLI PICENO E LANCIA UN APPELLO AGLI ENTI COINVOLTI NELLA RICOSTRUZIONE.
Sono stati
ultimati in settimana i lavori di ripristino de “La Botte”, area di sosta
situata appena sopra il capoluogo di Arquata, a 1.000 mslm, mèta prediletta di
escursionisti e cicloamatori durante tutto l’anno.
L’antico acquedotto, che riforniva Arquata Capoluogo fino agli anni ’50 (prima
della costruzione dell’Acquedotto del Pescara), dotato tutt’oggi di una fonte freschissima,
è immerso tra castagneti secolari ed è allo stesso tempo facilmente
raggiungibile a piedi, così come in MTB, tramite una bella passeggiata in meno
di un’ora lungo una comoda mulattiera dalla frazione di Camartina (essendo il
capoluogo ad oggi zona rossa a seguito dei danni del terremoto).
Il fatto che
la sorgente sia posizionata lungo il G.A.D.A. (Grande Anello Di Arquata), il Sentiero
Europeo E1 e il Cammino nelle Terre Mutate, la rende anche tappa di una sorta
di “itinerario delle fonti”, essendo situata a breve distanza da altre aree di
sosta quali Fonte Cappella e Colle del Quarto (Picchio7).
I lavori di ripristino degli arredi in legno sono stati eseguiti dall’artigiano
pretarese Carlo Trenta, il quale ha utilizzato legname in castagno del luogo:
l’intento è stato quello di far lavorare le maestranze locali promuovendo allo
stesso tempo la filiera del legno a km zero.
L’iniziativa è stata realizzata grazie al contributo di Avis Provinciale di
Ascoli Piceno, la quale ha già finanziato nel post sisma diverse attività nel
comune così duramente colpito dai sismi del 2016: oltre ad essere stato uno dei
principali finanziatori del Rifugio Zilioli e del nuovo Poliambulatorio, Avis
ha sostenuto anche altri progetti, tra cui il corso di ceramica per i residenti,
la guida escursionistica sui sentieri arquatani nonché la riqualificazione del
manto erboso del Centro di aggregazione di Pretare.
Tante iniziative che hanno visto in prima linea i referenti Dino Lauretani,
Sergio Taffora e l’attuale Presidente Stefano Felice, così come tutto il team
di Avis Provinciale di Ascoli Piceno che, congiuntamente alle altre sezioni
Avis del territorio, hanno dimostrato con continuità negli anni un supporto
sincero ed immediato in una fase post-sisma dove c’è ancora molto da fare.
Ecco perché domenica 24 settembre avrà luogo l’inaugurazione della rinnovata
area di sosta “La Botte” tramite una escursione e un pranzo offerto da Avis, in
presenza dei rappresentanti delle varie sezioni e aperto a tutti gli
escursionisti che vorranno aggregarsi (per maggiori informazioni sull’evento
visitare le pagine facebook e instagram di Associazione “Arquata Potest”).
Entusiasti i ragazzi di Arquata Potest, già da prima del sisma impegnati nel
recupero dei sentieri e nella promozione del territorio, i quali tenevano
particolarmente a questa riqualificazione:
“Dopo aver ripristinato l’area della Fornace di Pretare prima e quella di Colle
del Quarto (Picchio7) poi, abbiamo subito puntato a quella che a noi sta più a
cuore, mèta delle prime passeggiate ecologiche organizzate dal 2011, quando è
nata la nostra associazione.
“La Botte” è da sempre un punto di riferimento per noi Arquatani, e proprio per
via del fatto che è situato appena sopra la Rocca, in un certo senso lo
consideriamo come il primo cantiere di Arquata capoluogo, dove ad oggi,
purtroppo, è ancora in corso la rimozione delle macerie.
Proprio per questo motivo, tramite l’iniziativa, ci tenevamo ad esprimere un
concetto: Arquata ha voglia di rinascere, e ancora una volta lo dimostra con i
fatti.
Perché sebbene nelle 6 frazioni non perimetrate la ricostruzione sia partita,
ce ne sono ancora altre 7 dove tutto è fermo.
Ecco perché ne approfittiamo per ricordare agli uffici preposti e ai vari enti
coinvolti nel processo di ricostruzione, che a 7 anni di distanza ci aspettiamo
che da oggi le tempistiche vengano non solo enunciate, ma anche rispettate.
Pure per Arquata capoluogo, ad esempio, un iter chiaro e definito sembra stia
prendendo forma, grazie all’impegno di tutti gli attori coinvolti. Adesso,
però, non vogliamo più tempi morti, bensì la massima coordinazione tra gli enti
coinvolti affinché le tempistiche siano ridotte all’osso.
Proprio per Arquata Capoluogo, ad esempio, l’iter enunciato a maggio 2023,
durante la presentazione del progetto della Eucentre di Pavia, sosteneva quanto
di seguito:
- entro ottobre si parlava di fine della rimozione delle macerie;
- entro fine anno ci auguriamo che venga pubblicato il bando elaborato sulla
base degli studi della Eucentre di Pavia relativo alla ricostruzione di Arquata
capoluogo;
- entro il 2024 contiamo davvero di vedere, come nelle altre frazioni, i primi
cantieri anche ad Arquata capoluogo.
Il problema, però, è che da maggio, né il Comune di Arquata né le associazioni
hanno più ricevuto informazioni in merito a questo iter.
E Sinceramente un po’ la cosa ci preoccupa.
Ecco perché chiediamo con forza sia all’USR (Ufficio Speciale Ricostruzione)
che al Commissario Speciale Guido Castelli e alla struttura commissariale di
seguire da vicino la situazione in qualità di enti coinvolti in prima battuta.
Così come ci rivolgiamo agli altri enti, situati in seconda linea, che però seguono
lo studio di fattibilità del progetto di Eucentre e che dovranno dare allo
stesso modo la loro approvazione definitiva tramite conferenza dei servizi.
Questo per permettere al bando della Eucentre di essere effettivamente messo
giù: parliamo di enti quali la Regione Marche, la Provincia di Ascoli Piceno e
Anac.
L’USR, ad ogni modo, conosce bene tutti i passaggi amministrativi necessari:
ecco perché ci teniamo a sollecitarli affinché davvero entro fine anno il bando
possa essere pubblicato.
Perché ad Arquata il tempo è un lusso che non possiamo più permetterci, e anche
le piccole iniziative come quella portata avanti presso “La Botte” ne sono la
conferma.”