Proseguono le attività del progetto "Ascoli per la Sicurezza Stradale 1", formazione pratica e teorica nelle scuole cittadine
Proseguono le attività del progetto “Ascoli per
la Sicurezza Stradale 1”, che dal 24 ottobre al 7 novembre vede un gruppo di
formatori, coordinati dall’Università La Sapienza di Roma, svolgere moduli di
formazione pratici e teorici nelle scuole cittadine.
“La conoscenza è il primo passo per la prevenzione – ha detto il sindaco, Marco Fioravanti
– e con questo progetto vogliamo far sì che i nostri ragazzi e ragazze
acquisiscano consapevolezza sull’importanza dei comportamenti corretti da
tenere come utenti della strada”. I bambini delle primarie stanno apprendendo,
anche attraverso disegni, animazioni e video didattici, come attraversare la
strada in sicurezza, la figura del vigile e l’importanza della segnaletica. Le
scuole secondarie di primo grado, invece, sono coinvolte nella conoscenza della
strada e delle sue componenti, sulla percezione del rischio e sui comportamenti
degli utenti della strada. Per gli studenti delle scuole superiori di secondo
grado, la formazione è sia teorica sia pratica. Pertanto, in aula, vengono
svolte attività di sensibilizzazione per una guida più sicura e per il rispetto
delle regole; mentre in palestra, attraverso esercizi e mediante l’utilizzo di
occhiali che simulano l’effetto di alcool e droga, gli studenti sono
accompagnati a comprendere e valutare quanto, sotto l’effetto di queste
sostanze, la percezione della realtà durante la guida possa essere distorta.
“Crediamo molto in questa iniziativa – ha aggiunto la Comandante della Polizia
Municipale, Patrizia Celani – perché permette di diffondere una
cultura della sicurezza stradale fin dai primi anni. È fondamentale formare le
nuove generazioni e far loro conoscere i rischi di atteggiamenti sbagliati, per
crescere utenti della strada consapevoli e informati”. Per le scuole elementari
sono state coinvolte tutte le classi, dalla prima alla quinta (ai bambini e
alle bambine è stata rilasciata la “patente del buon pedone”), mentre per le
medie sono stati interessati i ragazzi delle classi seconde e terze e, alle
superiori, gli studenti di quarto e quinto.
L’ingegner Maria Rosaria
Saporito, che coordina il progetto, ha concluso: “L’entusiasmo
dei ragazzi e la consapevolezza che ogni singolo secondo di sensibilizzazione e
formazione sulla sicurezza stradale può essere utile a salvare una vita, rende
questa esperienza ogni volta unica. Personalmente, oltre a essere in prima
linea simulando le posizioni del vigile o facendo le prove in palestra con gli
studenti, raccolgo feedback sul corso e sulle loro necessità. A volte ascolto
le loro paure quando un familiare o amico ha vissuto un evento traumatico come
un incidente. È bello sentire che per i ragazzi è importante la formazione
sulla sicurezza stradale e che ripeterebbero volentieri questa esperienza”.