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ITALIA NOSTRA, LA SISTEMAZIONE DI  PIAZZA ARRINGO: UN’OCCASIONE DA NON SPRECARE

ITALIA NOSTRA, LA SISTEMAZIONE DI  PIAZZA ARRINGO: UN’OCCASIONE DA NON SPRECARE

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L’Amministrazione  Comunale di Ascoli intende procedere ad una diversa sistemazione di Piazza Arringo ed in particolare alla sua ripavimentazione con travertino bianco in sostituzione della pietra asiatica.

Prima di formulare delle proposte in merito, occorre rilevare l’importanza della Piazza  nel contesto del prestigioso Centro Storico della città.

Piazza Arringo ,  vero e proprio spazio metafisico, ha riacquistata questa superba  immagine  dopo l’avvenuta  chiusura al traffico e l’eliminazione dello sconcertante parcheggio che ne   annullava il fascino in maniera sconsiderata.

Per comprendere l’importanza della Piazza va ricordata la regola non scritta individuata dal grande architetto viennese Camillo Sitte sulla cui base  nel tempo si sono formate  le Piazze delle città storiche italiane , rendendole insuperabili per la loro bellezza.

Secondo questa regola se l’edifico dominante   e cioè quello principale  è una Chiesa la cui facciata si  prospetta sulla piazza, questa di norma si sviluppa “in profondità”.

E’ proprio il caso di Piazza Arringo dove l’edificio principale è il Duomo della città. Ma nel nostro caso il prestigio e l’importanza della Piazza  è esaltato anche dalla presenza del Battistero,  di tre importanti Musei e di edifici di superba fattura, tra cui si distinguono per l’eleganza  e il pregio architettonico   il Palazzo Vescovile  e quello del Comune.

E’ evidente che già per quanto sopra evidenziato occorrerà una particolare e attenta riflessione prima di procedere alla indispensabile opera di riqualificazione della Piazza in modo da evitare che si ripetano gli errori commessi all’atto della precedente sistemazione dopo la chiusura al traffico.

In quel caso , infatti, forse per il desiderio o la speranza di poter riaprire al traffico la Piazza, non si ebbe il coraggio di realizzare una pavimentazione capace di creare un compatto spazio unitario   per esaltarne il  fascino metafisico  ,  per evidenziarne l’importanza delle   funzioni  svolte,  per esaltare il prestigio architettonico degli edifici presenti  .

Così , tra l’altro,  da una parte  non si ritenne di prevedere almeno l’individuazione di uno spazio adeguato da indicare come Sagrato del Duomo che nella configurazione del Sitte rappresenta indiscutibilmente l’edificio principale della Piazza, dall’altra  non si pensò due volte per conservare su un lato della piazza il tracciato della  strada da poter  riutilizzare, forse si sperava,  per il transito delle auto .

Comunque prima di formulare una qualsiasi proposta in merito alla sistemazione di questa Piazza , appare opportuno indicare le caratteristiche della altre due Piazze individuate dal Sitte come tipiche delle città storiche italiane.

Piazze, occorre rilevare , presenti in maniera esemplare nel contesto del centro storico della nostra città.

Il Sitte rileva , infatti, che  se l’edificio fondamentale  è più sviluppato nel senso della larghezza, come sono la maggior parte dei Palazzi Comunali, la piazza si sviluppa proporzionalmente in larghezza di fronte ad esso. E’ proprio il caso di Piazza del Popolo.

Il terzo tipo  è costituito dalle Piazze che hanno conservato la loro impronta medioevale e cioè con un perimetro non regolare a causa di preesistenze, conformazione del territorio e la vicinanza di corsi d’acqua.

E’  proprio il caso di  Piazza Ventidio Basso.

Quindi la nostra città conserva in maniera quasi perfetta i tre tipi di Piazze individuate come tipiche ed esemplari delle città storiche italiane.

E’ evidente , quindi, che la sistemazione di Piazza Arringo debba tenere conto di questo  elemento prima di fare una qualsiasi scelta.

Infatti, come già sostenuto, se si intende proporre la candidatura di Ascoli  per il suo inserimento  nella Lista dei Beni Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, non sarà sufficiente formulare la richiesta  , come sembra si voglia fare, solo per la bellezza,che certamente non si può disconoscere,  di  Piazza del Popolo. Infatti è difficile se non impossibile che possa essere concesso questo riconoscimento , mancando l’elemento indispensabile e fondamentale  dell’ unicità ed eccezionalità del bene. Infatti, dobbiamo chiederci,  quante altre Piazze  belle come quel di Ascoli sono presenti in Italia e nel mondo intero?

Invece  formulare una richiesta  che si basi sulla presenza esemplare delle tre piazze individuate come tipiche ed uniche delle città storiche italiane ma forse probabilmente anche di altri paesi, potrebbe consentire probabilmente il conseguimento di questo prestigioso riconoscimento.

Ma si dovrà avere l’accortezza di coinvolgere in questa entusiasmante avventura  altre città, e ce ne sono tante, con la presenza delle tre Piazze  simili quelle di Ascoli e alla tipologia individuata dal Sitte.

Quindi  un riconoscimento di tipo seriale, come è avvenuto per l’Italia Langobardorum ,  in cui Ascoli si possa porre come capofila.

E’ evidente allora che in questa prospettiva la sistemazione di Piazza Arringo, le modalità da seguire nella individuazione del tipo di pavimentazione e nella definizione delle forme e modalità di fruibilità degli spazi, richiede un approfondito lavoro di studi ed analisi.

Lavoro che  potrà essere favorito,  a parere della Sezione,  solo dal coinvolgimento di esperti e studiosi di livello nazionale ed internazionale.

Quindi la nostra proposta è che venga bandito un Concorso di Idee, magari  aperto  alla partecipazione delle Facoltà di Architettura italiane e straniere, concorso che possa essere  coordinato e gestito dalla Scuola di Architettura e Design della nostra Città.

Non dimenticando che oltre tutto questo concorso contribuirebbe  a promuovere l’immagine  e il fascino della città in maniera eccezionale.

Si tratta veramente di un’occasione unica e irripetibile, che va affrontata con molta calma e non sprecata per eccesiva fretta.
        

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