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COVID-19, CNA: "IMPRESE IN GINOCCHIO, SERVIRA' LA FORZA PER RIPARTIRE"

COVID-19, CNA: "IMPRESE IN GINOCCHIO, SERVIRA' LA FORZA PER RIPARTIRE"

BALLONI (DIRETTORE CNA PICENA): “Le ulteriori misure che saranno adottate ad aprile risulteranno fondamentali per il futuro delle piccole e medie imprese del nostro territorio. Non vanno replicati gli errori commessi nell’emergenza e nel post sisma, soprattutto nel senso che gli aiuti vanno resi disponibili immediatamente per creare una reale condizione di ripartenza delle aziende e dell’economia”. 

Il Problema della salute rappresenta la priorità, rispettare le regole indicate dal ministero della salute e non sottovalutare il problema. Possiamo superare il periodo ma serve l’aiuto di tutti.

Per le imprese nelle misure di aprile saranno fondamentali gli aiuti per il rilancio alla crescita, il sostegno agli investimenti ma soprattutto la liquidità persa nei mesi di Fermo dell'attività. Un contesto come quello italiano ma in particolare marchigiano e nella nostra provincia va tenuto conto del tessuto imprenditoriale presente e non possiamo permetterci di perdere imprese che creano valore aggiunto.

Non va replicato l'errore fatto con il sisma gli aiuti vanno resi attivi e concreti alle imprese non appena ci saranno le condizioni per ripartire. 

CONSIDERAZIONI GENERALI CNA DEL PRESIDENTE PASSARETTI E DEL DIRETTORE BALLONI

"Il decreto legge CuraItalia contiene un ampio ventaglio di misure a sostegno di imprese, lavoratori e famiglie, per contrastare gli effetti dell’emergenza epidemiologica sull’economia. Un provvedimento fortemente atteso che, è bene sottolinearlo con chiarezza, rappresenta solo un primo passo rispetto alla portata e all’intensità degli interventi necessari far fronte ad una situazione di straordinarietà che non ha precedenti". Così Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli Piceno, che prosegue: "Le risorse messe in campo, pari a 25 miliardi di euro, seppure importanti, non saranno sufficienti a proteggere lavoro autonomo e piccole imprese, particolarmente esposti alla gravità della situazione e all’enormità dei danni, che sono destinati a moltiplicarsi se l’emergenza dovesse protrarsi per mesi, con effetti drammatici per i livelli produttivi e l’occupazione del Paese".

"Un effetto evidente delle crisi del 2008, prima, e del 2011, poi - aggiunge Luigi Passaretti, presidente della Cna Picena - è stato il costante allontanamento del mondo del credito dalla micro e piccola impresa. Il rischio è di ritrovarci all’indomani dell’emergenza con una architettura di strumenti ancor più lontana da questo mondo, che rappresenta il 98% della nostra economia.  Per questo, Cna sottolinea l’esigenza di mettere in campo misure che siano concretamente utilizzabili dalle micro e piccole imprese".

        

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