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La Coldiretti Ascoli e i danni dei cinghiali

La Coldiretti Ascoli e i danni dei cinghiali

Armando Marconi, presidente della Coldiretti di Ascoli Piceno e Fermo,  si fa portavoce delle imprese agricole della Valtesino e della zona di Offida che, nelle ultime tre notti, hanno assistito inermi a scorribande di cinghiali che hanno devastato i loro raccolti: "Le nostre aziende agricole debbono continuare a subire le devastazioni causate nei campi dai cinghiali. La gestione dei selvatici è un’eterna incompiuta che, come tante altre cose, allontana il mondo rurale dalle istituzioni. Il caldo opprimente e la siccità hanno spinto branchi di cinghiali alla ricerca di acqua che non trovano, a dissetarsi prendendo di mira i grappoli ormai pronti di uva bianca, prediligendo quella più zuccherina. E se l’uva disseta, il mais sfama così le imprese agricole assistono alla devastazione dei campi di granoturco. È una situazione che denunciamo da anni. I cinghiali sono troppi e molti agricoltori hanno già rinunciato ad alcune colture visto l’impossibilità di effettuare la raccolta. Serve un decreto legge urgentissimo per ampliare il periodo di caccia al cinghiale e dare la possibilità alle Regioni di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette ma più in generale occorre mettere in campo ogni iniziativa utile a fermare il proliferare della fauna selvatica e garantire agli agricoltori la possibilità di fare impresa e ai cittadini la sicurezza e la salute pubblica”.