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GIUSTIZIA 2021, I PROGRAMMI DELLA CAMERA PENALE “PALERMI” DI ASCOLI

GIUSTIZIA 2021, I PROGRAMMI DELLA CAMERA PENALE “PALERMI” DI ASCOLI

La Camera Penale “Ugo Palermi “ di Ascoli non sarà presente all’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario in programma domani presso la Corte di Appello di Ancona. Ma con una nota ha voluto rendere noi i suoi programmi per il 2021:

Inaugurazione dell’Anno Giudiziario

Sabato 30 gennaio 2021

NOI NON CI SAREMO!

La cerimonia di inaugurazione del presente Anno Giudiziario differirà da quelle precedenti,

poiché la presenza fisica sarà limitata ai soli “protagonisti istituzionali” in osservanza delle

esigenze di prevenzione e contenimento del contagio da Covid-19.

Per tali ragioni, ossequiosamente, NOI NON CI SAREMO.

Tuttavia, vogliamo richiamare l'attenzione sui temi che hanno segnato l'anno da poco conclusosi

e che persistono anche in quello che sta iniziando.

L'anno 2020 si è aperto con l'entrata in vigore della osteggiata riforma sulla prescrizione, in

relazione alla quale la nostra battaglia è stata solo temporaneamente sospesa per l'emergenza

sanitaria ancora in corso.

In ragione della pandemia, inoltre, abbiamo assistito all'introduzione del sistema “da remoto”

sia della celebrazione dei processi che dell'espletamento degli interrogatori, nonché al tentativo

di imporre tale modalità anche nello svolgimento delle udienze d'appello in camera di consiglio.

Il proliferare di norme emergenziali è apparso, talvolta, quale grimaldello per scardinare i

principi del giusto processo, con compressione del diritto di difesa, garantito non solo da

norme processuali, ma da superiori norme Costituzionali.

L'anno 2021 ci vedrà pertanto uniti e compatti nel sostenere questioni che da tempo l'Avvocatura

mette sul tavolo del confronto:

  • la ragionevole durata del processo, attraverso una riforma puntuale e organica;

  • il sovraffollamento carcerario;

  • l'opposizione al diniego a forme alternative di detenzione per reati contro la Pubblica Amministrazione;

  • la riforma dell'ordinamento giudiziario, nel segno della separazione delle carriere dei magistrati


e dell'introduzione di forme di responsabilità professionale;

  • la strenua difesa del principio dell'oralità del processo, dell’immutabilità del giudice e del


doppio grado di giudizio.

Su questi temi non cesseremo di far sentire la nostra voce, stimolando confronti costruttivi con gli

operatori della Giustizia.

Ci opporremo a interventi legislativi contrastanti con i principi del giusto processo, in strenua

difesa di quei principi costituzionali che rappresentato il patrimonio irrinunciabile della nostra

cultura giuridica.

Buon lavoro a tutti!"
        

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