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LAGO DI PILATO A SECCO, IN PERICOLO IL CHIROCEFALO DEL MARCHESONI

LAGO DI PILATO A SECCO, IN PERICOLO IL CHIROCEFALO DEL MARCHESONI

Acque in calo nel lago di Pilato sia a causa del sisma del 2016 che delle scarse precipitazione nevose e piovose: qui è solo rinviato il sopralluogo degli esperti dell’Ispra e dell’Università di Perugia, ma venerdì è stata comunque compiuta una prima verifica coi carabinieri forestali e subito arriva il messaggio a tutela del Chirocefalo del Marchesoni. Il piccolissimo crostaceo che vive solo nel lago di Pilato va tutelato e per questo, il direttore del Parco dei Sibillini, Carlo Bifulco, raccomanda agli escursionisti «di non avvicinarsi alle sue sponde e a quel che rimane dello specchio d’acqua rispettando un areale ampio poiché sotto quel pietrisco si nascondono le uova del piccolo crostaceo, in uno stadio di diapausa, capaci di resistere a periodi di siccità ma non, ovviamente, ai comportamenti sbagliati di persone incaute. Appena le condizioni ambientali miglioreranno, il percorso di sviluppo dell’animale riprenderà continuando ad assicurarne la millenaria presenza nel lago».

Il messaggio arriva all’indomani della verifica compiuta dai tecnici del Parco, insieme ad alcune guide del Parco e ai carabinieri forestali, per documentare la situazione in cui si trova il lago di Pilato dove, spiega una nota dell’Ente, «un ruolo nell’implementare le conseguenze nefaste dei cambiamenti climatici, alla base della crisi idrica, è stato giocato anche dal terremoto del 2016: secondo uno studio dell’Ispra l’analisi dei dati pre e post sisma ha permesso di verificare come sia aumentata la velocità di infiltrazione delle acque del lago nel sottosuolo per una probabile variazione di permeabilità dovuta appunto agli effetti del terremoto». In questo senso, Bifulco dice che si «temeva questo scenario, ma dobbiamo tutelare la specificità del lago di Pilato non solo dal punto di vista paesaggistico quanto piuttosto da quello faunistico data la presenza nelle sue acque del Chirocefalo del Marchesoni, per questo raccomandiamo massima cautela e attenzione».

fonte: UMBRIA24

 
        

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