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AMA/RELLUCE, BELLINI (PD): "L'ENNESIMA SCIATTERIA DEL COMUNE"

AMA/RELLUCE, BELLINI (PD): "L'ENNESIMA SCIATTERIA DEL COMUNE"

La politica è una questione di scelte. Relativamente allo sfratto della Cooperativa Ama Aquilone dal sito  destinato alla settima vasca, la cosiddetta “vaschetta”, è evidente quali siano le priorità dell’Amministrazione ascolana. La quale sapeva benissimo che il progetto della vasca, grande o piccola che fosse, non sarebbe mai andato in porto se non avesse rispettato le distanze dettate dalla norma.

E che dunque l’Ama doveva andarsene di lì. E subito.

Da anni, ormai, la riapertura della discarica di Relluce sembra essere per Castelli e i suoi l’unico obiettivo che veramente conta per questa città; è per essa, ad esempio, che si sono spese risorse ed energie per numerosi ricorsi al TAR poi clamorosamente respinti; ed è per essa, riteniamo, che l’Amministrazione non si è mai spesa davvero, negli anni, per promuovere una seria raccolta differenziata porta a porta.

Nella necessità sempre più pressante di ridare ossigeno alle casse comunali ormai al tracollo, per superficialità e mancanza di visione e di senso di responsabilità, la discarica di Relluce è diventata l’unico salvagente al quale sperare di appoggiarsi; e con la sciatteria e il pressapochismo consueto, per anni è stata gestita con questo unico obiettivo, quasi a Bancomat del Comune . La trascuratezza nella salvaguardia della sostenibilità del sito, il percolato fuori controllo, sversamenti e miasmi, incuria ai limiti della legalità per le vasche esaurite sono tutte conseguenze di questa gestione dissennata.

Salvo poi gridare al complotto se le Autorità tecniche preposte a far rispettare le regole non rilasciano le autorizzazioni dovute. Come ha fatto la Provincia, e ben prima dell’arrivo della brutta e cattiva Amministrazione D’Erasmo.

Oggi a fare le spese di questa conduzione scellerata è la Cooperativa AMA Aquilone che svolge un meritorio ed efficace servizio di sostegno sociale alla comunità intera, restituendo dignità sociale ai più deboli, fornendo   un aiuto a tante famiglie che da sole non ce la potrebbero fare.

Cosa ha fatto l’Amministrazione Castelli per individuare un altro sito per la Cooperativa, volendo progettare la settima vasca proprio lì, e conoscendo naturalmente le leggi che lo impedivano? O dobbiamo pensare che hanno realizzato un progetto con uno svarione grosso come un’a senz’acca? Non potevano non sapere che finchè la Cooperativa è lì, il progetto rimane inevitabilmente fermo. O ancora una volta si darà la colpa a qualcun altro?

La gestione pubblica dei beni fondamentali è un valore tra i principali di cui  la politica deve aver cura. Per questo è inaccettabile che la discarica pubblica di Relluce, per l’uso maldestro che se ne è fatto in questi anni, non solo non sia un’opportunità per la comunità ascolana –come sarebbe potuta essere- ma è stata causa di conseguenze negative con ripercussioni su tanti campi: certo quello economico, ma anche ambientale e ora persino sociale, perché gestita da un’Amministrazione incapace a svolgere questo importante compito.

La politica è una questione di priorità, dicevamo. Ma anche di competenza, di interesse per il bene comune e, ovviamente, di onestà. Intellettuale, naturalmente. L’altra si deve dare per scontata.

Valentina Bellini Consigliera Comunale Partito Democratico
        

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