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FONDAZIONE CARISAP: DOCUMENTO PROGRAMMATICO PREVISIONALE 2015

FONDAZIONE CARISAP: DOCUMENTO PROGRAMMATICO PREVISIONALE 2015

La mission del Piano

Il Piano Pluriennale definisce gli ambiti di intervento, gli indirizzi e le strategie nel prossimo triennio 2014/2016 e rappresenta lo strumento operativo fondamentale dell’attività istituzionale della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno.

La mission della Fondazione deliberata dall’Organo di Indirizzo è “DARE VALORE ALLA COMUNITA’ ATTRAVERSO IL TERZO SETTORE E FOCALIZZARE L’ATTENZIONE SULL’EMERGENZA SOCIALE”

La Fondazione, soggetto del Terzo Settore, vuole essere una risorsa per aiutare il Terzo Settore a servire meglio la propria comunità. La vocazione della Fondazione è innanzitutto quella di sostenere quelle organizzazioni della società civile che ne rappresentano le infrastrutture sociali; l’approccio è dunque orientato alla filosofia della sussidiarietà. La Fondazione agisce, nei settori di intervento previsti dal proprio Statuto, per sostenere lo sviluppo delle realtà territoriali, con particolare attenzione al problema dell’emergenza sociale, atteso il difficile quadro economico nazionale e locale, supportando attività e soluzioni innovative che rispondono ai bisogni della comunità.

Nell’ambito della “mission”, la Fondazione intende anche:

____________ VALORIZZARE IL CAPITALE UMANO

La Fondazione incentiva quelle azioni che portano allo sviluppo del capitale umano, riconoscendo il valore incondizionato della persona e il senso della sua crescita. L’azione è quindi finalizzata a realizzare relazioni costruttive tra gli agenti nel sociale, dove il denaro è un mezzo sicuramente importante ma non prevalente: l’elemento di maggior importanza è il capitale umano, sono i rapporti improntati alla stima e al rispetto reciproco, che consentono alle persone di incontrarsi e creano ponti per la diffusione di fiducia e rafforzano la trama e l’ordito del tessuto sociale.

____________ FAVORIRE LA COLLABORAZIONE ED IL SENSO DI APPARTENENZA ALLA

COMUNITA’

La Fondazione favorisce la soluzione dei problemi della comunità grazie al ruolo di “catalizzatore” degli attori del territorio. La possibilità della Fondazione di contribuire alla risoluzione di problemi collettivi non deriva solo dalle risorse di cui essa dispone, ma anche dal suo essere un soggetto credibile e privo di un interesse proprio, in grado perciò di svolgere sia un ruolo di mediazione tra le diverse parti coinvolte in un problema, che di esercitare una funzione “segnaletica” ed anticipatrice dei problemi.

Il budget e l’analisi delle risorse disponibili

La predisposizione del Documento Programmatico Previsionale richiede un’analisi ed un approfondimento sulle risorse economiche a disposizione della Fondazione per l’espletamento delle proprie attività istituzionali attraverso la realizzazione di simulazioni delle entrate e delle voci di spesa.

 Nel presente documento vengono proposte due ipotesi di budget che tengono conto della diversa imposizione fiscale a seguito della definizione della legge di stabilità 2014 con la previsione, ancora in attesa di approvazione, della nuova norma che prevede un ampliamento sostanziale della base imponibile per il calcolo dell’IRES.

In sintesi, ad oggi, per le fondazioni bancarie in quanto Enti Non Commerciali, con riferimento all’IRES, l’imposizione fiscale dei dividendi si caratterizza per la tassazione di una parte ridotta del dividendo stesso, poiché esso è già assoggettato ad IRES in capo alla società che lo distribuisce. Con la previsione della nuova norma la tassazione dei dividendi potrebbe avvenire tassandoli quasi per l’intero.

Di seguito viene riportato il budget 2015 (con l’indicazione delle entrate e delle uscite) nella previsione di due ipotesi; la prima, che rappresenta lo stato attuale e la seconda nel caso di estensione della base imponibile per la tassazione dei dividendi. Nella definizione del budget 2015 è stato utilizzato un criterio prudenziale per la definizione delle singole voci come meglio specificato nella parte descrittiva.

 















































































































































































































































































































































































































DPP 2015
RICAVI Ipotesi 1 Ipotesi 2
Stato attuale Ipotesi legge stabilità
Risultato delle gestioni patrimoniali individuali 2.590.000   2.590.000
- GPI con delega CANDRIAM 1.325.000      
- GPI con delega CREDIT SUISSE 1.265.000      
Dividendi e proventi assimilati 3.000.000   3.000.000
- Dividendi Azioni Conto Finnat 2.600.000    
- Dividendi Generali 400.000    
Interessi e proventi assimilati 10.000   10.000
- Interessi attivi su c/c bancari 10.000    
Altri proventi 400.000   400.000
- Fitti attivi 400.000    
TOTALE RICAVI 6.000.000 6.000.000
DPP 2015
COSTI Ipotesi 1 Ipotesi 2
Stato attuale Ipotesi legge stabilità
Compensi e rimborsi spese organi statutari 540.000   540.000
- a componenti il consiglio di amministrazione 300.000    
- a componenti l’organo d’indirizzo 130.000    
- a componenti il collegio dei revisori 80.000    
- contributi I.N.P.S. lex n°335/95 30.000    
Oneri per il personale 530.000   530.000
- salari e stipendi 370.000    
- oneri sociali 135.000    
- trattamento di fine rapporto 3.000    
- fondo prev.za compl.re c/contributo 5% 22.000    
Oneri per consulenti e collaboratori esterni 160.000   160.000
- compensi a consulenti e collaboratori esterni 155.000    
- contributi I.N.P.S. lex n°335/95 5.000    
Oneri per servizi di gestione del patrimonio 20.000   20.000
- commissioni per la gestione patr.le ind.le 20.000    
Commissioni di negoziazione 60.000   60.000
- commissioni di negoziazione 60.000    
Ammortamenti 200.000   200.000
- di immobili strumentali (fabbricati) 176.000    
- di beni mobili strumentali 20.000    
- di immobilizzazioni immateriali 4.000    
Altri oneri 360.000   360.000
- spese per formazione 50.000    
- spese telefoniche, riscald., luce e acqua 20.000    
- spese postali 10.000    
- cancelleria e stampati 20.000    
- assicurazioni 50.000    
- contributi associativi 50.000    
- manutenzione immobili 50.000    
- manutenzione mobili 20.000    
- manutenzione e aggiorn.to sist. Inform. 5.000    
- spese di rappresentanza 30.000    
- commissioni bancarie e postali 5.000    
- spese varie di importo minimo 50.000    
Imposte 230.000   730.000
- IRES - Imposte sul reddito 112.000 612.000  
- IMU - Imposta municipale e TASI 58.000 58.000  
- IRAP - Imposta Regionale Attività Produttive 30.000 30.000  
- TARI - Tassa rifiuti solidi urbani 12.000 12.000  
- Altre imposte indirette e tasse 28.000 28.000  
TOTALE COSTI 2.100.000 2.600.000

 

 

Accantonamenti di legge e statutari

 






























































  DPP 2015
  Ipotesi 1 Ipotesi 2
  Stato attuale Ipotesi legge stabilità
AVANZO DI ESERCIZIO 3.900.000 3.400.000
Accantonamento alla riserva obbligatoria 780.000 680.000
Accantonamento alla riserva integrità patrimonio 585.000 510.000
Accantonamento Fondo per il Volontariato 104.000 90.667
Fondo Iniziative Comuni - ACRI 7.605 6.630
Totale disponibile per interventi sett. Istituz.li 2.431.000 2.119.333
Minimo da erogare settori rilevanti 1.560.000 1.360.000
Erogazioni deliberate 2.024.073 2.024.073
Accantonamento al fondo stabilizzazione erogazioni 406.927 95.260

 

Nell’anno 2015 si presume la disponibilità di € 2.024.073 per interventi nei settori istituzionali.

La redazione del budget è basata sui dati a consuntivo, disponibili fino al 30 settembre 2014, in alternativa fino al 30 giugno 2014, e sulla proiezione annuale degli stessi; per alcune voci di costo e di ricavo, la predisposizione del budget tiene anche conto degli andamenti relativi agli ultimi 3 anni oltre alle novità fiscali emerse negli ultimi giorni antecedenti la predisposizione del presente documento.

Ricavi

I ricavi derivano sostanzialmente da quattro macro – voci:

  1. “Risultato delle gestioni patrimoniali individuali”: i rendimenti esposti nel documento sono considerati al lordo delle commissioni di gestione e di negoziazione, al netto dell’applicazione dell’imposizione fiscale. La voce di ricavo è elaborata attraverso una simulazione dei rendimenti ad un anno in ipotesi di costanza delle attuali condizioni di mercato (con un portafoglio iniziale al 1/1/2015) pari ad € 47.000.000 per Candriam ed € 45.000.000 per Credit Suisse. Sia il gestore Candriam che il gestore Credit Suisse hanno fornito alla Fondazione i rendimenti attesi alla data del 31/12/2015. Le stime sono prudenziali anche a fronte dell’elevata volatilità dei mercati finanziari. I dati riportati sono frutto delle elaborazioni tecniche effettuate dai Gestori in relazione alle previsioni di andamento delle variabili macro – economiche in costanza dell’attuale contratto di gestione di portafoglio e dell’attuale abbinamento rischio – rendimento;

  2. “Dividendi e proventi assimilati” di cui:


-          “Dividendi azioni conto Finnat”: alla data del 30 settembre 2014 la Fondazione detiene un portafoglio azionario molto diversificato per un valore di mercato pari ad oltre € 140 milioni. Per la determinazione dei dividendi che verranno incassati dalla Fondazione nell’anno 2015 sono presi a riferimento le stime effettuate dalla Banca Depositaria attraverso una simulazione dell’andamento di gestione dei singoli titoli azionari. Il dato è sottoposto anche a rettifiche prudenziali attesa la probabilità futura che non tutto l’utile stimabile venga distribuito ai soci ma parte dello stesso venga accantonato;

-          “Dividendi partecipazione Generali Spa”: è preso come riferimento lo storico (ultimi cinque anni) del valore del dividendo erogato agli azionisti. Il dato è parametrato con proiezione annuale e sono apportate delle rettifiche prudenziali. Si stima un dividendo di € 0.47 ad azione per l’annualità 2015. La Fondazione, alla data del 30 settembre 2014, detiene n. 1.069.604 azioni Generali.

  1. “Interessi e proventi assimilati”: l’importo rappresenta gli interessi derivanti dalla liquidità detenuta dalla Fondazione sulla base degli attuali tassi di mercato (0,50% lordo).

  2. Altri proventi: la voce si caratterizza per le seguenti categorie di spesa:


-          “Fitti attivi”: la voce fa riferimento alla rinegoziazione del contratto di locazione tra la Fondazione e la Banca dell’Adriatico Spa relativo al Palazzo di Residenza di Corso Mazzini 190 ad Ascoli Piceno (canone annuo di locazione stimato in € 300.000) ed ai potenziali contratti di locazione delle unità immobiliari presso l’Eurosky Tower in Roma acquistate con rogito notarile del 30 settembre 2014 (canone annuo di locazione stimato in € 100.000). I fitti attivi sono al lordo delle imposte.


Costi

Con riferimento alla voce “Compensi e rimborsi spese organi statutari”: per la stima dei valori sono prese in considerazione le seguenti circostanze:

-          Compensi deliberati nell’anno 2013 dall’Organo di Indirizzo per i propri membri, per il Consiglio di amministrazione e per il Collegio dei Revisori dei Conti;

-          Aumento delle riunioni, nell’anno 2015, per l’Organo di Indirizzo ed il Consiglio di amministrazione;

-          Con riferimento all’Organo di indirizzo si prevedono n. 8 riunioni nell’anno 2015 e n. 15 riunioni per il Consiglio di amministrazione.

“Oneri per il personale”: per l’annualità 2015 si prevede un incremento di tale onere a seguito della possibilità adeguamento delle retribuzioni e gli scatti di anzianità.

“Oneri per consulenti e collaboratori esterni”: l’importo è incrementato rispetto al budget 2014 per la necessità di avvalersi di consulenze specialistiche in relazione a grandi iniziative come ANIMA di Grottammare ed Intesa SanPaolo. Il valore è stato calcolato in relazione al dato storico a consuntivo alla data del 30 settembre 2014 parametrato su 4 trimestri.

“Oneri per la gestione del patrimonio”: per la stima del valore si prende in considerazione la giacenza media annua prevista sulla base del rendimento proposto dal gestore, moltiplicata per l’importo dello 0,18% su base annua. Non si prevede la corresponsione delle “commissioni di overperformance” visto che i rendimenti attesi dalla gestione patrimoniale per il prossimo anno non giustificano, in relazione ai contratti in essere, la previsione di tale premialità. Inoltre, a seguito degli interventi per la realizzazione della Grande Opera Architettonica a Grottammare ed il restauro dell’Ex Cinema Olimpia (Bottega del Terzo Settore) si presume che la massa gestita (o giacenza media) sia ridotta in linea con l’annualità 2014 ed in particolare alla data del 31 dicembre 2014.

“Commissioni di negoziazione”: per la stima del valore si prendono in considerazione gli importi di tale voce di spesa relativi alla gestione patrimoniale con riferimento alle ultime tre annualità.

“Ammortamenti”: l’importo di tale voce per il prossimo triennio è determinato in relazione alla realizzazione della Grande Opera Architettonica (ANIMA) a Grottammare ed al restauro – con relativo incremento del valore del cespite derivante – dell’immobile Ex Cinema Olimpia. Inoltre, l’importo tiene anche conto delle unità immobiliari presso l’Eurosky Tower in Roma acquistate con rogito notarile del 30 settembre 2014.

“Spesa per formazione”: la determinazione di tale voce di spesa è effettuata tenendo conto sia della previsione annuale delle “giornate di formazione” rivolte agli organi della Fondazione così come avvenuto per le ultime tre annualità (2012/2014) sia della necessità di far partecipare il personale della struttura della Fondazione ad incontri annuali di aggiornamento e formazione professionale evidenziando che nell’anno 2015 si la “Due giorni di formazione” raggiunge il traguardo della 10^ Edizione.

“Spese telefoniche, riscaldamento, luce e gas”: l’importo crescente nell’anno 2015 è determinato in relazione ai nuovi contratti di fornitura ed ai maggiori consumi stimati per le unità immobiliari presso l’Eurosky Tower.

“Assicurazioni”: si prevede un aumento di tale voce di spesa a seguito degli oneri assicurativi RCT per gli immobili Ex Cinema Olimpia, Grande Opera Architettonica ed unità immobiliari Eurosky Tower.

“Spese di rappresentanza”: si stima un andamento pressoché stabile con minimi scostamenti.

Con riferimento alla macro-categoria “imposte e tasse” si evidenzia quanto segue:

“IRES - Imposte sul reddito”: nel caso dell’ipotesi 1. (base imponibile al 5%) la voce appare in linea con il consuntivo degli esercizi precedenti salvo le integrazioni derivanti dalla previsione di nuove imposte come la TASI e la modifica dell’ambito di applicazione dell’IMU. Con riferimento alla voce “IRES – Imposte sul reddito” l’incremento rispetto al consuntivo 2013 è determinato dall’aumento della rendita catastale a seguito degli immobili acquistati presso l’Eurosky Tower, ed alle azioni acquistate nel corso dell’anno 2014 sul conto deposito Banca Finnat. La simulazione è effettuata in relazione alla stima dei redditi percepibili (da fabbricati, di capitale e diversi) come indicato nella sezione ricavi per il prossimo triennio, tenendo in considerazione le eventuali deduzioni per erogazioni in favore della ricerca scientifica. Nel caso di ipotesi 2. la presente voce, rispetto al budget 2014 ed al consuntivo 2013, subisce un incremento significativo atteso che la tassazione dei dividendi, alla luce delle ultime novità fiscali che interessano le fondazioni bancarie seppur non ancora approvate dal Parlamento con la legge di stabilità 2014, prevedono che i dividendi saranno imponibili nella misura del 77,74% del loro ammontare. Rispetto alla prima ipotesi si stimano oneri aggiuntivi per l’IRES – Imposte sul reddito per circa € 500.000.

“IMU E TASI”: i valori indicati in budget tengono in considerazione le imposte dovute a seguito degli immobili di proprietà ed acquistati recentemente dalla Fondazione come le unità immobiliari Eurosky Tower in relazione alle aliquote applicate con riferimento all’annualità 2014.

TARI - Tassa rifiuti solidi urbani: i valori indicati in budget considerano le imposte dovute a seguito degli immobili di proprietà ed acquistati recentemente dalla Fondazione come le unità immobiliari Eurosky Tower in relazione alle aliquote applicate con riferimento all’annualità 2014 ed alla normativa applicabile.

Altre imposte indirette e tasse: i valori indicati fanno riferimento all’imposta di bollo sugli strumenti finanziari detenuti dalla Fondazione alla luce della normativa applicabile.

Il “Totale disponibile per interventi nei settori istituzionali”, nel caso di ipotesi 1. ovvero mantenimento dell’imposizione fiscale attuale, si caratterizza per un incremento di oltre € 300.000 attestandosi su € 2.431.000 rispetto a quanto previsto nell’ipotesi 2.

L’impatto stimato della legge di stabilità in corso di approvazione comporta un aggravio delle imposte stimato in € 1.150.000 di cui € 500.000 con riferimento all’esercizio 2015 ed € 650.000 all’esercizio 2014 come di seguito indicato.


Dal confronto tra le due ipotesi risulta particolarmente chiaro che la nuova previsione normativa in merito all’ampliamento della base imponibile per la tassazione dei dividendi ai fini IRES determina maggiori oneri per € 500.000 con conseguente impatto sulle erogazioni attraverso una riduzione prevista di oltre € 300.000.


Si mette in ulteriore evidenza che nel caso di applicazione dell’estensione della base imponibile dei dividendi al 77,74% con retroattività al 1 gennaio 2014, si avrà in sede di consuntivo 2014, un incremento stimato in € 650.000.

Settori di intervento e condizioni per l’attuazione

L’Organo di Indirizzo ha deliberato che la Fondazione nell’anno 2015 operi nei seguenti settori di intervento:

-              Volontariato, filantropia e beneficenza

-              Arte, attività e beni culturali

La ripartizione delle risorse


Complessivamente, nel corso dell’anno 2015, la Fondazione realizzerà la propria attività istituzionale per gli importi corrispondenti di seguito evidenziati, salvo modifica da effettuarsi anno per anno in considerazione delle variazioni relative agli andamenti dei mercati finanziari ed ai riflessi sulla gestione patrimoniale individuale:

 



















SETTORI DI INTERVENTO DPP 2015
 

Arte, attività e beni culturali

 
 

60.000
Volontariato, filantropia e beneficenza  

1.964.073

 
TOTALE GENERALE 2.024.073

 

Le modalità di attuazione del Documento Programmatico Previsionale 2015


Premesso che la Fondazione sta lavorando nell’ottica di rafforzare la collaborazione con il resto del Terzo Settore, attraverso il potenziamento delle capacità strategiche e di gestione dei soggetti beneficiari ed un percorso continuativo di confronto con le realtà del Terzo Settore presenti nel territorio di propria competenza, al fine di acquisire esigenze di sviluppo e di miglioramento, è necessario che per l’attuazione del documento programmatico previsionale 2015vengano rispettate le indicazioni che la stessa Fondazione pone nella realizzazione di ogni singolo intervento e nelle attività ad esso connesse.

Pertanto:

-            atteso che la Fondazione opera in collaborazione ed in sinergia con le restanti Organizzazioni del Terzo Settore è necessario operare per garantire l’effettiva realizzazione delle iniziative nel perseguimento delle finalità deliberate dalla stessa Fondazione; pertanto, l’impegno ed il conseguente utilizzo dei fondi erogativi deve avvenire solo in presenza di una comprovata certezza del raggiungimento del fine per il quale l’intervento della Fondazione è orientato;

-            gli interventi – che possono anche concretizzarsi nel sostegno dell’attività operativa delle Organizzazioni del Terzo Settore individuate dalla stessa Fondazione e con le quali la Fondazione decide di collaborare - devono essere realizzati nel rispetto delle indicazioni poste dalla Fondazione anche per ciò che attiene al termine finale di esecuzione; il mancato rispetto delle indicazioni determinerà il diritto in capo alla Fondazione di venir meno all’impegno collaborativo e la conseguente revoca del contributo che verrà destinato ai fondi per l’attività d’istituto. Il Piano Pluriennale 2014/2016 deve essere effettivamente realizzato entro e non oltre il 30 giugno 2017, salvo eventuali proroghe che dovranno essere deliberate dal Consiglio di amministrazione della Fondazione;

-            la Fondazione riserva particolare, se non esclusiva attenzione alle Organizzazioni del Terzo Settore che propongono e realizzano iniziative ed attività capaci di creare nuova occupazione; inoltre sono preferiti gli interventi che si caratterizzano per la collaborazione e la sinergia tra più soggetti del Terzo Settore in grado di operare e lavorare in rete;

-            la Fondazione sostiene gli interventi a condizione che gli stessi siano effettivamente realizzabili e che la loro esecuzione sia pienamente rispondente alle modalità ed alle forme definite dalla Fondazione stessa, anche per quanto concerne la copertura economica e l’esistenza di partner finanziari;

-            la Fondazione si pone l’impegno di rendicontare, nei confronti della comunità, le iniziative alle quali collabora e/o compartecipa economicamente: pertanto è necessario dare adeguata visibilità agli interventi posti in essere insieme alla Fondazione o sostenuti dalla stessa Fondazione.

Il mancato rispetto delle indicazioni determinerà il diritto in capo alla Fondazione di venir meno all’impegno collaborativo e la conseguente revoca del contributo che sarà destinato ai fondi per l’attività d’istituto.


I settori di intervento

L’Organo di Indirizzo della Fondazione ha deliberato di intervenire in due settori tenuto conto del particolare momento di emergenza sociale che sta colpendo, ormai da diversi anni, in modo specifico, la nostra comunità. Tale modalità di intervento permette di evitare la dispersione delle risorse e la focalizzazione delle azioni al fine di ottimizzare i risultati ottenibili.

Particolare attenzione è stata riservata al sociale ed alla collaborazione operativa tra la Fondazione e le restanti Organizzazioni del Terzo Settore al fine di costituire una valida rete a supporto dei bisogni e delle esigenze espresse dalla comunità. Di seguito sono evidenziate le linee di intervento che la Fondazione intende sostenere per il prossimo triennio per ciascun settore.

  1. Settore “Volontariato, filantropia e beneficenza”


La Fondazione intende interpretare sino in fondo ed in modo innovativo il suo naturale ruolo quale soggetto del Terzo Settore perseguendo la finalità di creare consapevolezza, promuovere i valori e la cultura propri del Terzo Settore, stimolare l’incontro tra i diversi soggetti protagonisti del Terzo Settore e favorire una relazione sempre più stretta con la comunità; in sintesi, valorizzare l’identità del Terzo Settore che costituisce un pilastro importante della società e sempre più destinato ad essere nel futuro, un fermento di dinamiche relazionali, aggregative e di pensiero creativo. La Fondazione è quindi una risorsa del Terzo Settore chiamata ad aiutare il restante Terzo Settore a servire meglio la propria comunità nel rispetto della vocazione di sostenere quelle organizzazioni della società civile che ne rappresentano le infrastrutture sociali, adottando un approccio orientato alla sussidiarietà. L’intervento della Fondazione, così come indicato nella mission è indirizzato prioritariamente all’emergenza sociale. La Fondazione vuole operare per la coesione sociale cercando di rispondere - insieme al resto del Terzo Settore ed avvalendosi delle competenze e delle professionalità che gli uomini e le donne che operano nel Terzo Settore hanno acquisito - all’insicurezza, al senso di precarietà e di inadeguatezza rinsaldando il tessuto connettivo della nostra comunità, promuovendo l’etica della responsabilità sociale.

L’urgenza tra le emergenze è rappresentata sicuramente dalla povertà generata dalla perdita del lavoro ed aggravata dall’assenza di una rete di sostegno a livello familiare ed extra familiare. La povertà si presenta come un fenomeno sfaccettato, variegato nelle sue cause e nei suoi effetti e costituisce una condizione di difficoltà impreviste o improvvise, anche non eccessivamente critiche, che però fa scivolare verso percorsi di progressivo impoverimento economico e relazionale, fino a compromettere in modo irreversibile le personali capacità di inserimento sociale e di sopravvivenza fisica e mentale. Le reti di aiuto informale rappresentano un sostegno fondamentale per superare le difficoltà quotidiane e le fasi di vita caratterizzate da una maggiore vulnerabilità. A esse si affidano le madri lavoratrici con figli piccoli, gli anziani, le persone disabili e, più in generale, quanti sono esposti a situazioni che richiedono un sostegno più o meno rilevante in termini di impegno e durata. Le donne continuano a essere il pilastro delle reti di aiuto informale ed assorbono i due terzi delle ore dedicate agli aiuti, ma le donne sono sempre più spesso sovraccariche di lavoro e non riescono a soddisfare, come in passato, i bisogni di cura e assistenza dei propri cari, così la rete entra in una fase di difficoltà strutturali.

I fattori di rischio vengono individuati nella coesistenza di più elementi che generano vulnerabilità (perdita del lavoro, separazioni coniugali, insorgenza malattie, aumento dei componenti di un nucleo familiare, ecc), nell’isolamento, nella mancanza di informazione, di risorse culturali, di competenze professionali spendibili nel mercato del lavoro, nella difficoltà a progettare /riprogettare la propria dimensione esistenziale.

La comunità locale è interessata da grandi trasformazioni: caduta della natalità e della fecondità, invecchiamento della popolazione, affermazione di nuovi modelli di costituzione delle coppie e delle famiglie, crescita degli immigrati, diverso ruolo della popolazione femminile. Tali modifiche hanno peraltro accentuato, quando non direttamente causato, una intrinseca fragilità delle famiglie e si possono evincere le "radici" della debolezza sociale di queste ultime. L'indebolimento della famiglia genera problemi di tipo socioeconomico, non solo per le spese connesse alla rottura del vincolo matrimoniale, ma anche a causa dell'aumento dei costi della vita derivanti dalla separazione, che in alcuni casi può condurre rapidamente a condizioni di rischio e di povertà uno o più membri.

Indicazioni generali di intervento per il settore “Volontariato, filantropia e beneficenza”

a)   Bottega del Terzo Settore

La Fondazione realizza la “Bottega del Terzo Settore”, un progetto legato al recupero ed alla riqualificazione dell’Ex Cinema Olimpia. Il recupero ed il restauro dell’immobile è realizzato con fondi patrimoniali mentre il progetto sociale viene realizzato con fondi erogativi. La Fondazione intende, con questa iniziativa, interpretare sino in fondo ed in modo innovativo il suo naturale ruolo di entità del Terzo Settore che vuole supportare le restanti Organizzazioni che compongono il Terzo Settore: l’obiettivo del progetto, che prende le mosse dall’edificio Ex Cinema Olimpia e che nell’edificio troverà il suo luogo simbolico, è quello di creare consapevolezza, promuovere i valori e la cultura propri del Terzo Settore, stimolare l’incontro tra i diversi soggetti protagonisti del Terzo Settore e favorire una relazione sempre più stretta con la comunità; in sintesi, valorizzare l’identità del Terzo Settore che costituisce un pilastro importante della società e sempre più destinato ad essere nel futuro, un fermento di dinamiche relazionali, aggregative e di pensiero creativo. Oltre a poter accogliere gli uffici del Centro Servizi Volontariato e della stessa Fondazione, l’edificio ospiterà strutture e offrirà servizi ed attività utili al Terzo Settore locale; alcune di esse - in parte e per ora in linea generale - sono già state identificate: aule di formazione, spazi di co-working, sale riunioni, biblioteca, servizi di segreteria organizzativa, servizi di orientamento ed informazione. Ma questa convivenza tra i diversi soggetti del Terzo Settore dovrà esplicarsi in forme di relazioni tali da creare concrete sinergie e maggior beneficio per la comunità di riferimento. Per realizzare tale progetto, senza dubbio sfidante e rischioso, la Fondazione sta approfondendo esperienze analoghe, ricercando modelli di animazione sociale, tentando di riconoscere nuove modalità di relazione e di rapporto con le restanti Organizzazioni del Terzo Settore e allo start up di progetti innovativi e di utilità sociale. Il valore dell’iniziativa risiede proprio nella novità del processo di collaborazione con gli attori del Terzo Settore locale e non solo; un processo costruttivo che trova nella Bottega la strada – ancora tutta da percorrere - verso la creazione di reti, sinergie e risorse capaci di accrescere fiducia e coesione sociale.

La Fondazione interviene per realizzare il progetto “Bottega del Terzo Settore” ponendo particolare attenzione alla creazione di reti e sinergie con e tra i restanti Enti ed Organizzazioni del Terzo Settore, alla formazione degli operatori del Terzo Settore, alla creazione di capitale immateriale ed intellettuale.

Per la realizzazione dell’intervento si stanzia l’importo di € 100.000 per l’anno 2015.

b)   Famiglia – Anziani – Giovani ed adolescenti

La famiglia esercita numerose funzioni di utilità sociale e proprio queste funzioni la rendono meritevole di particolari tutele ed attenzioni. A motivo dei cambiamenti culturali, sociali e politici tuttora in atto, la famiglia è chiamata a compiti piuttosto ardui e complessi. Ai cambiamenti sociali seguono il mutare della tecnica, le sue applicazioni e l’introduzione di certi strumenti costringe a ridefinire gli stili di vita lavorativi, il tempo libero, i consumi, le relazioni. Una società in cui le relazioni si fanno sempre più fragili, le diverse forme del sociale, tra questi anche la famiglia, si frammentano, si scompongono, si trasformano in continuazione.

La famiglia svolge un ruolo di ammortizzatore sociale, di accoglienza, di sostegno e di cura, di educazione, di formazione della personalità dell’individuo, di sviluppo delle capacità relazionali, di sostegno al reddito. Il miglioramento del benessere sociale della comunità passa attraverso il sostegno alla famiglia.

Le problematiche delle famiglie riguardano l’esercizio della genitorialità, le difficoltà che afferiscono ai tempi di cura e lavoro, la precarietà lavorativa e la difficoltà nel sostenere l’onere della casa e quanto l’attuale congiuntura economica comporta. Rispetto alle famiglie con bambini, appaiono molto rilevanti le variabili di reddito (redditi bassi in presenza di figli piccoli, nuclei monogenitoriali), della violenza sui soggetti deboli, di alti tassi di conflittualità familiare in aumento. Inoltre, le dipendenze patologiche, così come le fragilità psichiche, coinvolgono sempre di più i genitori, rendendo molto difficile l’esercizio della responsabilità educativa e di accudimento. La complessità è data da una variabilità di tipologie che mostrano famiglie in difficoltà, da un aumento della difficoltà a gestire i compiti educativi genitoriali, dalla conflittualità esterna ed interna alla coppia, da un confronto continuo con parametri illusori e non rispondenti alle reali situazioni delle famiglie.

Gli anziani sono in costante incremento negli ultimi anni. In questo ambito, occorre progettare contesti che promuovano opportunità di socializzazione, benessere, ricostruzione di legami e, più in generale, di prevenzione ma che potenzino anche i servizi per quegli anziani che non sono autosufficienti. È necessario intervenire attraverso una iniziative che sviluppino reti territoriali, favoriscano l’accesso ai servizi e la promozione di forme di solidarietà, orientino i servizi ad una più marcata visione di prossimità per contrastare la solitudine e l’isolamento, e a maggiore sostegno delle reti sociali e relazionali. Ulteriori fattori di debolezza sono rappresentati dalle pensioni troppo basse, dal costo della vita elevato e dal progressivo impoverimento delle fasce di popolazione più deboli.

Adolescenti e giovani faticano sempre di più ad inserirsi in una società che dedica loro poca attenzione e poche opportunità; ciò determina fenomeni di de-responsabilizzazione ed apatia che si accompagnano ad una evidente difficoltà ad acquisire una maturità adulta. A ciò si aggiungono le difficoltà relazionali e di integrazione, certamente non favorite né sostenute dall’evoluzione tecnologica e dalla diffusione dei social media; i giovani faticano a dare un senso alla propria esistenza, sono demotivati, si costruiscono ostacoli per evitare di coinvolgersi nella vita sociale e mostrano un diffuso senso di opposizione a fatti, circostanze e situazioni precostituite. E’ necessario favorire l’inserimento lavorativo dei giovani, con particolare attenzione al Terzo Settore – creando anche occasioni ed opportunità di valorizzazione degli stessi – che rappresenta un elemento essenziale per la formazione umana e professionale di ogni individuo. E’ urgente prevenire il disagio giovanile sostenendo l’aggregazione e le relazioni.

La Fondazione sostiene la famiglia ponendo particolare attenzione alle situazioni di fragilità e di disagio che interessano i nuclei familiari. Nell’ambito degli interventi di supporto alla famiglia la Fondazione opera per il sostegno al reddito e la lotta alla povertà economica, per l’assistenza alle categorie sociali deboli intese come disabili e persone affette da patologie invalidanti, per il contrasto del disagio delle donne e degli uomini che hanno vissuto l’esperienza della separazione.

Inoltre la Fondazione sostiene le restanti Organizzazioni ed Enti del Terzo Settore in grado di offrire, attraverso la costituzione di una rete di operatori, servizi di assistenza sanitaria di base e specialistica in collaborazione con la rete dei servizi socio-sanitari a cui afferiscono i soggetti svantaggiati (servizi del DDP Dipartimento Dipendenze Patologiche, Caritas Diocesane, Centri di accoglienza per minori e donne vittime di tratta ed associazionismo locale) e con farmacie, medici di base, medici specialistici; assistenza legale (consulenze ai familiari di giocatori patologici, consulenze a soggetti che non hanno accesso al gratuito patrocinio); consulenza ed assistenza finanziaria a soggetti e famiglie in difficoltà economica; orientamento al lavoro e politiche attive (formazione, studio del mercato del lavoro, sostegno alla creazione d’impresa e supporto alle cooperative sociali).

La Fondazione interviene a sostegno degli anziani anche promuovendo nuove forme e modalità di assistenza socio – sanitaria domiciliare, realizzando iniziative finalizzate a migliorare le relazioni e l’inserimento nella società attraverso il coinvolgimento degli anziani nella vita attiva, sostenendo iniziative ricreative, di svago ed utilizzo del tempo libero con il coinvolgimento delle restanti Organizzazioni del Terzo Settore che operano a livello di quartiere o di piccoli comuni. Ulteriori interventi prevedibili sono: l’implementazione di servizi di telesoccorso e telemedicina, il potenziamento dei servizi di trasporto e la realizzazione di azioni volte a favorire la permanenza degli anziani nel proprio contesto di vita (somministrazione pasti, servizi semiresidenziali, consegna farmaci, servizi sanitari).

La Fondazione, con riferimento agli adolescenti e giovani, interviene in collaborazione ed in sinergia con le restanti Organizzazioni del Terzo Settore per realizzare occasioni di coinvolgimento, integrazione ed inserimento in attività di volontariato e/o lavorative proprio nell’ambito del Terzo Settore, per realizzare iniziative ed eventi finalizzati a prevenire il disagio, per sostenere l’aggregazione giovanile e lo sviluppo di relazioni sociali. Al tema “giovani, cooperazione sociale ed inserimento lavorativo attraverso la valorizzazione delle risorse agricole e naturali del territorio” verrà riservata una particolare attenzione.

Con riferimento all’intervento “Famiglia, anziani, Adolescenti e giovani”, l’Organo di indirizzo della Fondazione ha deliberato, in sede di assegnazione delle risorse finanziarie, di dare evidente priorità alla famiglia atteso il ruolo di soggetto in grado di garantire supporto e sostegno in un contesto socio – economico caratterizzato da un’evidente crisi.

Per la realizzazione dell’intervento si stanzia l’importo di € 1.542.073 per l’anno 2015.


c)    Ricerca per il sociale

Proprio per la sua particolare e naturale attenzione verso il sociale, la Fondazione ha necessità di monitorare il contesto socio – economico di riferimento anche per verificare l’emergere di nuovi fenomeni che possono minare la coesione sociale o conoscere anticipatamente la nascita di nuovi bisogni. Inoltre la Fondazione è impegnata nell’attività di monitoraggio degli interventi e delle iniziative dalla stessa deliberate o nelle quali si trova coinvolta. La Fondazione ha assunto nei confronti della comunità, nel rispetto del principio di trasparenza, l’impegno a rendicontare le attività svolte e le risorse dedicate e/o investite. Per realizzare tali interventi la Fondazione si avvale di giovani ricercatori con esperienza.

La Fondazione sostiene l’erogazione di assegni di ricerca favorendo la costituzione di gruppi di lavoro, formati da giovani neo laureati o in possesso di dottorato, sfruttando diverse competenze disciplinari - in ambito economico e/o sociale - allo scopo di produrre innovazione a beneficio del Terzo Settore e della comunità. La Fondazione interviene inoltre con la dazione di borse di studio per sostenere il proseguimento della crescita professionale permettendo a studenti giovani e brillanti di concludere gli studi e perfezionarsi in contesti universitari, di ricerca e di formazione prestigiosi.

Per la realizzazione dell’intervento si stanzia l’importo di € 25.000 per l’anno 2015.

d)   Circolo Sportivo Fondazione Carisap

         La Fondazione interviene per la copertura della rata annuale relativa all’accensione di un mutuo trentennale per l’acquisto e la manutenzione del complesso immobiliare Circolo Sportivo Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, ubicato in Località Monticelli ad Ascoli Piceno per favorire l’utilizzo dello    stesso da parte della comunità avendo anche riguardo per le persone affette da disabilità.

Per la realizzazione dell’intervento si stanzia l’importo di € 120.000 per l’anno 2015.


e)   Fondazione con il Sud

In conformità degli adempimenti previsti in merito all’attuazione dell’accordo Acri – Volontariato del 23/6/2010 la Fondazione deve destinare relativamente all’annualità 2015, una quota per la Fondazione con il Sud. La quota viene calcolata prendendo in considerazione quale base di computo, gli accantonamenti al fondo speciale per il volontariato delle precedenti annualità.

La Fondazione sostiene la Fondazione con il Sud attraverso lo stanziamento annuale di fondi erogativi nel rispetto delle indicazioni dell’Acri ed in ossequio all’accordo Acri – Volontariato del 23/6/2010.

Per la realizzazione dell’intervento si stanzia l’importo di € 77.000 per l’anno 2015.


f)    Fondo interventi di settore

Si costituisce un fondo per sostenere in primis interventi nel settore del “Volontario, filantropia, beneficenza”, e per la realizzazione di attività, secondo le diverse necessità, che dovessero svolgersi in relazione ad eventi od opportunità evidenti. Il fondo può essere utilizzato anche per sostenere iniziative nel settore dell’arte, delle attività e beni culturali. Inoltre, sempre a valere sul presente fondo, la Fondazione interviene in favore dell’Istituto Superiore di Studi Medievali “Cecco d’Ascoli” per l’importo complessivo pari ad € 30.990, per il triennio 2014/2016, a titolo di quota associativa. In sede di utilizzo del fondo, particolare attenzione deve essere riservata agli interventi sul sociale piuttosto che agli interventi per la cultura.

La Fondazione interviene per sostenere le iniziative e le attività a beneficio del territorio e della comunità, nel settore “Volontario, filantropia, beneficenza” e nel settore “Arte, attività e beni culturali” nel rispetto delle proprie finalità istituzionali. Nell’ambito del presente fondo, la Fondazione interviene in favore dell’Istituto Superiore di Studi Medievali “Cecco d’Ascoli”, per l’importo complessivo pari ad € 10.330 per l’annualità 2015, a titolo di quota associativa. Sempre con riferimento all’utilizzo del Fondo si specifica che almeno due terzi delle risorse verranno utilizzate per iniziative ad impatto sociale e che il restante un Terzo o meno delle risorse potrà essere utilizzato anche per iniziative in ambito culturale.

Per la realizzazione dell’intervento si stanzia l’importo di € 100.000 per l’anno 2015.


Impegni presi dalla Fondazione su risorse 2014 per il Settore “Volontariato, Filantropia e beneficenza”

 



































DPP 2015
Bottega del Terzo Settore 100.000
Famiglia – Anziani – Adolescenti e giovani 1.542.073
Ricerca per il sociale 25.000
Circolo Sportivo Fondazione Carisap 120.000
Fondazione con il Sud 77.000
Fondi interventi di settore 100.000
Totale Volontariato, Filantropia e Beneficenza 1.964.073

 

Settore “Arte, attività e beni culturali”

 

L’intervento della Fondazione è indirizzato a promuovere il territorio, attraverso azioni ed interventi realizzati insieme alle restanti Organizzazioni del Terzo Settore che valorizzino la comunità di riferimento. La Fondazione intende coagulare le forze e le risorse proprie del Terzo Settore, di cui è parte, per favorire la realizzazione di iniziative culturali nella forma di manifestazioni artistiche, attività teatrali, concerti ed eventi musicali. Per far ciò, la Fondazione mette a disposizione – gratuitamente – a favore della comunità ed in particolare dei restanti Enti ed Organizzazioni del Terzo Settore, delle strutture funzionali alla realizzazione di eventi e spettacoli in ambito culturali.

L’azione della Fondazione dovrà quindi principalmente svolgersi secondo le seguenti direttrici:

-       la collaborazione della Fondazione con il resto degli Enti che compongono il Terzo Settore;

-       la promozione del territorio, attraverso attività che permettano il miglioramento della qualità e della quantità dei flussi turistici;

-       la realizzazione di attività di comunicazione mirata a creare i presupposti di sviluppo qualitativo e quantitativo del turismo culturale e dei suoi effetti diretti ed indiretti a beneficio della comunità in cui interviene la Fondazione.

Inoltre l’azione della Fondazione intende favorire la costituzione di reti e sinergie con e tra il resto delle Organizzazioni del Terzo Settore in modo tale da ottimizzare l’efficacia e l’efficienza degli interventi. Tale modalità di intervento permette anche di amplificare l’azione sociale dell’operare della Fondazione unitamente alle altre Organizzazioni del Terzo Settore che collaborano con la stessa Fondazione in quanto facilita la creazione di un clima di fiducia reciproca in grado di generare esternalità positive. La Fondazione interviene per promuovere la cultura del fare sistema, ragionare in ottica di comunità, con il coinvolgimento del Terzo Settore di cui è parte, con il fine di promuovere il territorio, con le sue eccellenze artistiche, storiche e culturali.

Indicazioni generali di intervento per il settore “Arte, attività e beni culturali”


a)   Auditorium “Vittorio Virgili” di Amandola

L’obiettivo è quello di rendere funzionale la porzione di immobile della sede             storica della Cassa di Risparmio di Amandola che è stata acquistata dalla Fondazione ed adibita ad “Auditorium Vittorio Virgili” aperto al pubblico per la realizzazione di congressi, convegni, seminari e manifestazioni inerenti i settori di intervento della Fondazione, da concedersi in uso gratuito. Ulteriore obiettivo è quello di rendere l’Auditorium polo di riferimento culturale e sociale della zona             montana del territorio di competenza della Fondazione, mediante l’utilizzo degli uffici pertinenti alla struttura.

La Fondazione interviene per la copertura della rata annuale per l’accensione di un mutuo trentennale per l’acquisto della porzione di immobile (piano primo e sottotetto) della sede storica della Cassa di Risparmio di Amandola. La Fondazione interviene inoltre per la gestione dell’“Auditorium Vittorio Virgili” da parte dell’Associazione Auditorium Fondazione Carisap dei Monti Sibillini.

Per la realizzazione dell’intervento si stanzia l’importo di € 40.000 per l’anno 2015.

b)   Auditorium Fondazione di Ascoli Piceno


L’Auditorium Fondazione di Ascoli Piceno (ex chiese di San Giovanni ad Templum e di San Francesco di Paola), aperto al pubblico, è concesso in uso gratuito per la realizzazione di congressi, convegni, seminari e manifestazioni inerenti i settori di intervento della Fondazione. L’Auditorium è uno dei principali poli culturali e sociali di riferimento della città di Ascoli Piceno. E’ necessario assicurare la copertura dei costi di gestione dell’immobile per garantire l’accessibilità e l’utilizzo gratuito dell’Auditorium in favore della comunità.

La Fondazione interviene per la copertura dei costi di gestione dell’Auditorium Fondazione di Ascoli Piceno al fine di garantire la piena       funzionalità della struttura ed una maggiore fruibilità della stessa da parte della comunità.

Per la realizzazione dell’intervento si stanzia l’importo di € 20.000 per l’anno 2015.

Impegni presi dalla Fondazione su risorse 2014 per il Settore “Arte, Attività e Beni Culturali”

 



















DPP 2015
Auditorium Vittorio Virgili 40.000
Auditorium Fondazione di Ascoli Piceno 20.000
Totale Arte, Attività e Beni Culturali 60.000

 
        

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