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Omicidio a San Benedetto, la ferma condanna del "SAP"

Omicidio a San Benedetto, la ferma condanna del "SAP"

Basta con l'indifferenza: ora è il momento di agire.


Non accettiamo che quanto accaduto questa notte venga strumentalizzato, tuttavia, non possiamo più nascondere la nostra indignazione per l'ennesima tragedia che ha scosso la nostra comunità: la morte di un giovane di soli 24 anni, che segue una grave aggressione che ha coinvolto una nostra collega lo scorso mese di febbraio, segna il punto di non ritorno. È giunto il momento di agire con fermezza e senza compromessi. Non possiamo più tollerare che episodi simili si ripetano in una provincia che nello scorso anno ha visto Ascoli Piceno risultare prima sulla Giustizia e Sicurezza e 10^ sulla qualità della vita.
Le parole non bastano più. La nostra comunità sta vivendo una grave crisi di sicurezza, alimentata da una cultura che giustifica comportamenti irresponsabili e pericolosi. Non sappiamo cosa abbia scatenato il conflitto tra i giovani coinvolti nella rissa che ha portato alla morte del ragazzo, né se fossero alterati da sostanze alcoliche o psicotrope. Tuttavia, questo solo conferma una realtà inaccettabile: l'abuso di alcol e droghe, soprattutto tra i giovani, è una piaga che deve essere fermata immediatamente. Il controllo sulla vendita e somministrazione di queste sostanze è insufficiente, e non possiamo permettere che continui ad esserci tolleranza verso queste pratiche devastanti.
La nostra posizione è chiara e non negoziabile: i locali devono rispettare regole severe. È inaccettabile che esercizi commerciali rimangano aperti fino alle 5 o 6 del mattino, alimentando caos e illegalità. Le ore notturne sono quelle in cui si verificano i peggiori episodi di violenza. È assolutamente indispensabile che la chiusura dei locali sia rigorosa e senza eccezioni. Non c'è spazio per giustificazioni o flessibilità su questo punto. Ogni struttura deve rispettare gli orari stabiliti senza deroga, garantendo il rispetto delle normative e il buon ordine.
Inoltre, chiediamo con forza che la vendita di bevande alcoliche sia vietata dopo le 02:00 del mattino. Ci dispiace per chi vede nella vendita di alcol una grossa fonte di guadagno, ma non è più tollerabile che i gestori, spinti dal profitto, continuino a servire alcol a persone in evidente stato di alterazione psicofisica. La responsabilità dei gestori è troppo spesso ignorata, e questo deve finire. Ogni responsabile deve rispondere delle proprie azioni e delle devastanti conseguenze che queste provocano.
La sicurezza dei cittadini e il mantenimento dell'ordine pubblico non sono negoziabili. Devono coinvolgere ogni parte della nostra società, senza eccezioni. Le forze dell'ordine, che ogni giorno mettono a rischio la propria vita, hanno diritto a politiche concrete e risolutive, non a promesse vane.
Le istituzioni e la politica non possono più voltarsi dall'altra parte, è il momento di prendere decisioni forti e senza paura per garantire a tutti un ambiente civile, sicuro e sereno.
Il tempo delle parole è finito, è il momento di agire.
La prevenzione, la responsabilizzazione dei gestori e una cultura della sicurezza devono essere alla base della nostra azione, e con la stagione estiva alle porte non c'è più tempo da perdere. La nostra comunità ha diritto a vivere in sicurezza, e non ci fermeremo finché non saranno adottate misure concrete e tangibili per garantirlo.
Il Segretario Provinciale
Massimiliano d’Eramo