In collaborazione con i parroci di Villa Sant’Antonio e Castel di Lama
L’avete fatto a Me…
Anche quest’anno la Cooperativa Sociale Nain e l’Armadio dei piccoli rinnovano l’iniziativa del pranzo di Natale rivolto a persone e famiglie in condizione di particolare bisogno, in collaborazione con i parroci di Villa Sant’Antonio e Castel di Lama, don Paolo Sabatini e don Duilio Pili e l’intera comunità, mobilitata e coinvolta con passione come già accaduto lo scorso anno.
"Invitiamo alla cena di Natale una famiglia povera o anche solo una persona sola", ha esortato Papa Leone, sottolineando come la povertà materiale ed esistenziale rimane "un’urgenza non rinviabile" (come richiamato anche nell’Esortazione apostolica Dilexi te); ed è anche in questo modo che possiamo “rispondere”: un fatto, semplice, umanissimo, non un’iniziativa “da copertina” rivolta a un particolare “tipo di uomo”, di un particolare colore della pelle, di una certa condizione economica o di una specifica categoria sociale fatta drammaticamente di solitudine o indigenza, ma un’occasione bella, vivace, festosa che può abbracciare e coinvolgere anche etnie e sensibilità religiose diverse, adulti, bambini e che offre a ciascuno, invitati e organizzatori, di riconoscersi come un dono e una risorsa vicendevole.
Un gesto al quale non ci si limita ad aderire, ma un’occasione per continuare a favorire ciò che si vive, e siamo chiamati a vivere, in maniera ordinaria e attraverso la quale poter continuare a costruire la civiltà della verità e dell’amore. Il pranzo, infatti, accoglierà molte delle famiglie con le quali esistono e si intessono già relazioni di aiuto e sostegno, non solo rispetto all’indigenza economica, in moti casi grave e non solo per stranieri immigrati, ma anche tante persone che soffrono profondamente il dramma della solitudine e dell’abbandono.
Si auspica possa essere anche possibilità di richiamo e risonanza che interpelli il cuore dei cittadini e delle autorità.