In un periodo di forte crisi economica non è possibile rimanere inerti e continuare a mettere le mani in tasca ai cittadini. Spesso sentiamo parlare di “spending review” , ovvero di un processo volto a migliorare l'efficienza e l'efficacia della pubblica amministrazione nella gestione della spesa pubblica, e a tal fine viene imposto a livello nazionale e ancora prima a livello europeo, l'obbligo di effettuare una serie di “tagli” con lo specifico obiettivo di evitare lo sforamento del patto di stabilità. Pochi sanno, però, che tutto ciò si traduce spesso in ulteriore aggravio di tassazione per i contribuenti a fronte di servizi sempre più scadenti erogati dai Comuni, che, tra l'altro, non riescono a garantire ai cittadini nemmeno le condizioni minime di sicurezza e di sviluppo del territorio.Nella nostra città, per esempio, la più ingiusta e odiosa delle tasse, la TASI, è incrementata del 532% rispetto all'anno precedente, un aumento che rischia di compromettere la stabilità economica di molte famiglie ascolane ed aziende. Ma è veramente necessario negare agli ascolani il diritto a una vita dignitosa? E' possibile mirare a un'organizzazione più efficace, sicura e meno onerosa che possa garantire la sopravvivenza di imprese e cittadini, recuperando quelle risorse finanziarie potenziali “nascoste” nei meandri dei preposti uffici comunali? A queste e altre domande si é cercato di dare una risposta nel corso della conferenza stampa, affrontando tematiche di interesse collettivo e sociale, che interessano molto da vicino la comunità ascolana:
- le “case parcheggio”, cioè gli alloggi di edilizia residenziale pubblica acquisiti al patrimonio del Comune di Ascoli Piceno, per effetto delle leggi dello Stato per la realizzazione di complessi edilizi da adibire ad alloggi provvisori, da assegnare per far fronte a specifiche e documentate situazioni di emergenza abitativa;
- il controllo delle aree periferiche del territorio comunale;
- il fenomeno dell'accattonaggio e della vendita di prodotti contraffatti.
1.0 – Edilizia residenziale pubblica “case parcheggio”
Dopo aver appreso da vari uffici comunali limitate ma sufficienti informazioni relative alle case di proprietà del Comune di Ascoli Piceno assegnate alle famiglie italiane, comunitarie ed extracomunitarie sotto forma di edilizia economica agevolata e “case parcheggio”, riportiamo, di seguito, la situazione abitativa corrente, lasciando a voi lettori ogni interpretazione o considerazione sull'argomento:
- Villa “Rendina”;
- casa albergo “Ferrucci”;
- appartamento “ex militare” di corso Vittorio Emanuele.
1.0.1 - Villa Rendina (tra Monticelli e Brecciarolo)
Appartamenti denominati "case parcheggio”, destinati a far fronte a specifiche e documentate situazioni di emergenza abitativa, rilasciati con contratti temporanei di un anno e rinnovabili per qualche mese alla scadenza della locazione, nell'attesa di una soluzione più idonea da parte dell'occupante. Si tratta di 16 alloggi con parco attrezzato e servizi vari, di cui:
- 10 assegnati a cittadini italiani;
- 5 assegnati a stranieri;
- 1 attualmente libero.
Il costo del canone di locazione è stato calcolato da un minimo di 70,00 euro ad un massimo di 100,00 euro mensili. Le utenze di luce, acqua e metano sono a carico degli inquilini. Da qualche anno a questa parte è ormai divenuta consuetudine lasciare tali strutture in mano agli affittuari anche alla scadenza del termine massimo previsto dal contratto di affitto- proroga. Così i locatari vi rimangono “a vita”! Solo un italiano paga regolarmente l'affitto, mentre gli altri quattordici, da sempre, risultano morosi senza che il Comune provveda a notificare loro l'intimazione di sfratto. Che importa, tanto pagano gli ascolani!
1.0.2 - Casa Albergo di Ferrucci
Struttura nata come complesso residenziale per anziani, costato centinaia di migliaia di euro pubblici. Per avere un'idea delle spese sostenute, è come se il Comune di Ascoli Piceno avesse realizzato la Willis Tower di Chicago, il più alto edificio del mondo dal 1973 al 1998, nel centro della città. Tralasciando la parte dell'edificio destinata agli anziani, il complesso consta di 30 appartamenti:
- 20 assegnati tramite bando pubblico di edilizia economica agevolata (15 dati a cittadini italiani e 5 agli stranieri);
- 10 alloggi “case parcheggio” (5 assegnati agli italiani, 2 agli stranieri e 3 attualmente liberi).
Per quanto riguarda il punto 1, il contratto previsto è “illimitato”, in accordo alle vigenti normative, e il relativo canone di locazione calcolato facendo riferimento alla grandezza (superficie) dell'appartamento, come da “mercato immobiliare cittadino”. I prezzi variano da un minimo di 217 euro a un massimo di 294 euro a unità immobiliare. Solo tre alloggi, uno per piano, hanno un costo di 330 euro, in quanto dispongono di una maggiore superficie.
Per le abitazioni di cui al punto 2, è previsto un contratto annuale con possibilità di proroga per alcuni mesi (come per Villa Rendina). A differenza di Villa Rendina, il canone di locazione applicato è lo stesso previsto per gli appartamenti destinati a edilizia economica agevolata. Le utenze di acqua, luce e gas risultano centralizzate in quanto la struttura era stata originariamente concepita per i soli anziani e quindi a carico dell'ente comunale. Per ovviare a tale inconveniente, vista la diversa destinazione d'uso dei 30 appartamenti e permettere una giusta ripartizione dei consumi, all'interno di ogni appartamento sono stati installati dei contatori a defalco. In questo modo, ogni inquilino può provvedere al rimborso di quanto consumato, direttamente al Comune.
Purtroppo, come era prevedibile, di tutti gli affittuari - sia quelli di cui al bando pubblico, che quelli destinati alle “case parcheggio” - solo il 50% circa paga il canone previsto e il relativo rimborso spese delle utenze, mentre il restante 50% vive sulle spalle dei cittadini ascolani, già sovraccarichi di spese e tasse. Ricordiamo agli uffici comunali preposti, la necessità di intervenire con urgenza, affinché il Comune possa rientrare in possesso dei locali attualmente in mano ai locatari morosi e destinarli agli ascolani bisognosi.
Evidenziamo, altresì, che almeno dieci cittadini, con residenza attuale presso il Comune di Ascoli Piceno, piazza Arringo 1, da tempo attendono una risposta e attualmente dormono chi in macchina e chi nei fondaci.
1.0.3 – Appartamento “ex militare” di Corso Vittorio Emanuele
Si tratta di un'unità immobiliare attualmente occupata come “casa parcheggio”. Non viene pagato il canone di locazione e molto probabilmente neanche le utenze di luce, acqua e metano. Alla faccia degli ascolani!
2.0 – Controllo delle aree periferiche del territorio comunale
Alcune aree della città, per la loro ubicazione periferica, sono sempre più spesso teatro di microcriminalità e disagio sociale. E proprio per questo meritevoli di un adeguato livello di controllo e sicurezza al fine di garantire una buona qualità della vita e una crescita sociale e culturale adeguata alle esigenze e alle aspettative del territorio. La presunta aggressione, da parte di un extracomunitario, a due donne che facevano jogging lungo la ciclo pedonale di Monticelli, nelle immediate vicinanze di Villa Rendina, dovrebbero far riflettere l'amministrazione comunale e, in primis, il nostro amato Sindaco. Come, già detto, questa struttura viene utilizzata come “casa parcheggio” per stranieri di ogni etnia. Da tempi memorabili, gli abitanti di Monticelli e Brecciarolo lamentano atti delinquenziali di ogni genere: furti nelle abitazioni, danni agli autoveicoli, spaccio di droga e molto altro. Per non parlare poi del crescente fenomeno delle razzie di rame in fabbriche, edifici e perfino al cimitero
Premesso tutto ciò, chiediamo al Sindaco Castelli, delegato alla sicurezza da oltre 5 anni, di ripristinare la sede distaccata della Polizia Municipale, originariamente ubicata nel popoloso quartiere di Monticelli e chiusa proprio dalla sua amministrazione.
Come possiamo dimenticare l'eccellente lavoro fatto dai nostri vigili urbani in questa parte di territorio comunale, in termini di prevenzione e repressione dei reati, nonché di altri compiti istituzionali? Anziché sperare denaro pubblico in favore di questi stranieri che non hanno alcuna voglia di integrarsi ai nostri usi e costumi, sarebbe più auspicabile investire questi soldi in apparati di videosorveglianza e in una presenza più massiccia e capillare della polizia municipale sul territorio.
3.0 – Accattonaggio e vendita prodotti contraffatti
«Sono ormai troppi gli stranieri che, in modo insistente, chiedono denaro o vendono merce contraffatta nel centro di Ascoli o presso i centri commerciali alle porte della città. Non se ne può più. Il sindaco Castelli deve intervenire ed emettere un'ordinanza anti-accattonaggio». A sostenere questa linea di intervento, in una nota su facebook, l'ex assessore ai trasporti nonché sostenitore Lega Nord, Claudio Sesto Travanti, alla luce di quella che definisce «una situazione ormai insostenibile, specialmente nei giorni di festa o durante i mercati, quando i cittadini vengono letteralmente invasi da extracomunitari e rom che chiedono denaro. Ma anche nei giorni feriali la situazione non è di certo la migliore. Sempre più numerosi sono i mendicanti, per lo più zingari, che, nelle ore più propizie, si piazzano dinanzi ai luoghi di culto cittadini: dalla chiesa di Santa Maria Goretti in piazza immacolata al ss Crocifisso di Porta romana, dal duomo alla chiesa di San Francesco. Proprio nei pressi del Comune di Ascoli Piceno, dinanzi alla curia vescovile, sono spesso presenti dei venditori abusivi che
espongono tranquillamente materiale contraffatto di ogni genere. Questa situazione di “assedio” si ripete anche alle porte della città, presso i vari centri commerciali: Città delle Stelle, zona Mauris - Penny Market ed Eurospin di Castel di Lama. L'unica isola felice è l'Oasi dei Magazzini Gabrielli. Chissa perché?
Le principali vittime degli accattoni sono gli anziani e le mamme con i passeggini. Le persone vengono spesso seguite fino all'autovettura, rincorse e raggiunte senza alcun ritegno, per poi magari essere offese se si rifiutano di “donare” qualche euro o di comprare qualche cd o capo contraffatto. Chiediamo dunque al sindaco Castelli di intervenire al più presto, per poter limitare il fenomeno e riportare un minimo di legalità e sicurezza nelle strade.
Il Sostenitore Lega Nord Marche -
Claudio Sesto Travanti
Il Commissario provinciale Ascoli Piceno Lega Nord Marche -
Nadia Lucadei