LA PROCEDURA SU UN UOMO DI 69 ANNI DECEDUTO PER EMORRAGIA CEREBRALE
Il
direttore del Dipartimento di emergenza e urgenza dell’Ast di Ascoli, Tiziana
Principi: “Ringrazio
i famigliari per il grande gesto di generosità nei confronti del prossimo”
Prelievo
multiorgano, la notte scorsa, all’ospedale ‘Madonna del soccorso’, su un
paziente di 69 anni deceduto in seguito a una grave emorragia cerebrale. L’uomo,
Bruno Orsetti, era stato ricoverato al nosocomio di San Benedetto il 30 marzo
scorso, ma è purtroppo deceduto ieri, lunedì 14 aprile, nell’unità operativa
complessa di anestesia e rianimazione. Accertata la morte con
elettroencefalogramma e avuto il consenso da parte dei famigliari, la procedura
per il prelievo, di fegato, reni e cornee, è stata immediatamente avviata da
un’équipe medica multidisciplinare.
Il prelievo
multiorgano è stato eseguito sul 69enne grazie a un lavoro di squadra che ha
coinvolto diverse professionalità, sia dell’Azienda sanitaria territoriale di
Ascoli, sia del Centro regionale trapianti delle Marche. La delicata procedura
è stata infatti portata a termine dalla dottoressa Tiziana Principi, direttore
dell’unità operativa complessa di anestesia e rianimazione dell’ospedale
‘Madonna del soccorso’, in collaborazione con la coordinatrice per il prelievo
degli organi, la dottoressa Paola Verdenelli, il direttore dell’unità operativa
complessa di neurologia dell’Ast di Ascoli, Cristina Paci, e con le équipe
dell’Uoc di anatomia patologica, del laboratorio di biologia molecolare, del
blocco operatorio e della medicina legale. I chirurghi del Centro trapianti di
Ancona hanno prelevato il fegato e i reni, mentre gli oculisti dell’Uoc di
oculistica dell’Ast, le cornee.
“Ringrazio – sottolinea il direttore del Dipartimento di emergenza e urgenza dell’Ast di Ascoli, Tiziana Principi – tutti i professionisti del blocco operatorio dell’ospedale di San Benedetto e delle unità operative coinvolte nella procedura, così come anche la direzione medica ospedaliera e la direzione sanitaria aziendale che hanno contribuito al buon esito del prelievo multiorgano. Ma il ringraziamento più grande va ai meravigliosi famigliari del donatore, alla moglie e ai due figli, persone con grande sensibilità nei confronti del prossimo nonostante il momento di grande dolore per la perdita del loro caro”.