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DISOCCUPATI PICENI: "CORONAVIRUS, EMERGENZA SU EMERGENZA"

DISOCCUPATI PICENI: "CORONAVIRUS, EMERGENZA SU EMERGENZA"

<Emergenza su emergenza. Al primo disaggio sociale, dovuto alla crisi economica mai risolta, è seguito il terremoto, con la ricostruzione mai completamente iniziata. Oggi si aggiunge il pericolo del “Coronavirus”, che mette in risalto anche la mancanza di strutture sanitarie adeguate.
Alle varie difficoltà causate da una lunga crisi economica, e a una ricostruzione post-sismica mai iniziata completamente, ora si aggiunge un temibile e pericoloso problema sanitario, che inevitabilmente accrescerà il declino e le difficoltà di molte famiglie senza lavoro.
Si parla di “sforare il debito”, siamo preoccupati per questa affermazione, significa forse innalzare ulteriormente l’età pensionabile, ancora non abbiamo capito. Sicuramente, si deve iniziare a differenziare l’età pensionabile in base all’orario, al lavoro svolto, e alla categoria di appartenenza.
L’età anagrafica, considerando i propri contributi, per chiedere il pensionamento deve essere libera. Troppe, ancora sono le differenze tra i lavoratori che rimangono senza occupazione. I lavoratori delle grandi aziende sono sempre più tutelati, rispetto alle piccole e piccolissime imprese. Ecco perché sono essenziali per tutti i lavoratori e disoccupati, l’istituzione dell’assicurazione e del salvagente-civico.
Occorre in questi momenti d’emergenza, ridistribuire meglio la ricchezza, alcune categorie devono rinunciare a benefit e privilegi non più sostenibili. Per la cassa integrazione, ad esempio, serve parificare le condizioni dei lavoratori, pubblici e privati che resteranno a casa. La Spendig rewiew va fatta eliminando e riducendo, benefit e sprechi, e non più tagliando solo “il sociale”, com’è stato fatto finora, penalizzando le pensioni e la sanità.
Quest’anno, poniamo ancora più forte l’accento, per 8 marzo, la Giornata internazionale dei diritti della donna per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto nel nostro Paese e in molte Nazioni del Mondo.
Il gruppo “Disoccupati piceni” è sempre a disposizione per dare soluzioni. Per informazioni, chiamare o inviare un messaggio, al numero WhatsApp 334 7555 410. Chi vuole seguirci siamo anche su Facebook, basta cliccare “Disoccupati Piceni”, ed essere informati sulle prossime iniziative.>
Disoccupati Piceni
        

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