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Ascoli, nasce dall’incontro creativo tra Eleonora Boccalatte e Simone Mariani: "Casa Elenère"

Ascoli, nasce dall’incontro creativo tra Eleonora Boccalatte e Simone Mariani: "Casa Elenère"

A Casa Elenère il gioiello diventa racconto: tra spiritualità, design e rinascita dell’arte orafa ascolana

A Casa Elenère il tempo si è fermato, solo per un attimo, per fare spazio all’incanto. L’apertura del nuovo atelier di alta gioielleria – ospitato in un’ex chiesa nel cuore di Ascoli – è stata molto più che un evento: una dichiarazione d’intenti, una visione condivisa, un inno alla bellezza che non teme il tempo.

Il Grand Opening del 21 giugno, nel pieno del solstizio d’estate, ha richiamato pubblico raffinato e internazionale, accomunato dal desiderio di vivere un’esperienza autentica, immersiva e multisensoriale. Protagonisti della serata: luce, suono, architettura, moda, e naturalmente i gioielli Elenère, presentati in un allestimento scenografico capace di rinnovare lo stupore e la devozione del gesto orafa.

Nato dall’incontro creativo tra Eleonora Boccalatte e Simone Mariani, Elenère vuole essere molto più di un Brand: un luogo dell’anima, dove artigianato e design si incontrano per dar voce a un lusso consapevole. Il quadrilobo – antico simbolo gotico – è il cuore visivo e concettuale di questa visione, che si concretizza nelle collezioni Anime, Deliciosa, Poesie e Autentica.

“Con Elenère ho voluto costruire uno spazio capace di raccontare la bellezza come linguaggio quotidiano, accessibile, intimo. Non qualcosa da esibire, ma da sentire sulla pelle, ogni giorno”, ha spiegato Eleonora Boccalatte. “Il nostro design nasce dall’ascolto: del corpo, delle storie delle donne, della tradizione italiana”.

Accanto ai numerosi buyer e giornalisti internazionali, erano presenti ospiti d’eccezione: dalla dj e fashion icon Catherine Poulain, alla “Diamond Girl” Tracey Ellison; da MIM Dubai, luxury insider del Middle East, all’illustratrice Barbara Brocchi, fino a Paola De Luca, nota analista e visionaria del mondo del gioiello, e all’imprenditrice Zhanna Kirkland, esponente dell’alta gioielleria contemporanea.

Nutrita anche la presenza istituzionale e imprenditoriale locale: il Senatore Guido Castelli, l’Assessore regionale Andrea Antonini, il Presidente del BIM Luigi Contisciani, il Presidente di Confindustria Ascoli Piceno, Simone Ferraioli, e numerosi esponenti del mondo industriale marchigiano.

“Oggi più che mai è fondamentale creare luoghi capaci di coniugare la cura artigianale con l’estetica del lusso, la modernità con i mestieri antichi”, ha dichiarato Simone Ferraioli. “Casa Elenère rappresenta una visione evoluta del Made in Italy: fatta di cultura del progetto, relazioni, formazione, e valorizzazione del territorio”.

L’apertura di Casa Elenère si carica anche di un forte valore simbolico per la città di Ascoli Piceno, un tempo considerata la capitale marchigiana dell’arte orafa. Fin dal XV secolo, infatti, la città si distinse per una scuola autonoma – differente da quelle influenzate da Venezia o Siena – capace di sviluppare un linguaggio originale nella lavorazione a bulino e nel cesello. A cavallo tra Quattro e Cinquecento, con figure come Pietro Vannini, Ascoli toccò l’apice qualitativo in questo settore.

Casa Elenère si inserisce nel solco di questa grande tradizione, portandola nel presente con uno sguardo internazionale e uno spirito contemporaneo. È una dichiarazione d’intenti, un laboratorio di visione, un invito a credere nel valore simbolico delle forme.

“Abbiamo scelto Ascoli perché qui la bellezza è tangibile, stratificata, viva. È una città che ti parla. E che oggi, più che mai, merita di risplendere. Inoltre, volevamo creare un luogo in cui il gioiello fosse voce dell’identità e non solo ornamento ed Ascoli rispecchia pienamente questa visione”, ha concluso Simone Mariani.