Il patto ruota intorno ad alcuni concetti chiave, come la co-progettazione, la sostenibilità, i talenti, il dialogo intergenerazionale, la sussidiarietà orizzontale
“Costruire una comunità educante per progettare il futuro”: questo
il senso del Patto educativo di quartiere sottoscritto tra il Comune di Ascoli
e l’Istituto comprensivo Don Giussani di Monticelli. Il patto ruota intorno ad
alcuni concetti chiave, come la co-progettazione, la sostenibilità, i talenti,
il dialogo intergenerazionale, la sussidiarietà orizzontale: tutti elementi
fondamentali per sostenere la qualità degli interventi, rivolti ai minori e
alle loro famiglie, e per coordinare gli interventi delle azioni svolte in
collaborazione, così da contrastare la dispersione scolastica a sostegno delle
fragilità. Il patto si configura come uno strumento aperto al territorio, al
quale potranno aderire altri enti oltre a quelli che hanno già apposto la loro
firma (oltre al Comune e all’Isc, ci sono la Protezione Civile, l’Anteas, Fly
Communication, Music Academy, Aid, Vivenda Spa, Carabinieri Forestali, Polizia
di Stato, Rinascita Comunicazione e Cai scuola – sezione di Ascoli).
“Crediamo molto nella funzione educativa della scuola – ha dichiarato il
sindaco Marco Fioravanti – e questo patto permette di consolidare tale
missione, in collaborazione con enti e associazioni: lo scopo è quello di
valorizzare il ruolo della scuola, aprendola all’intera comunità in un rapporto
di scambio e dialogo continui, così da rafforzare il contrasto alla povertà
educativa attraverso un approccio cooperativo”.
L’Istituto comprensivo, gli enti e le associazioni coinvolti nel
Patto di comunità educante si impegnano, ciascuno per quanto riguarda il suo
ambito di competenza, a perseguire una serie di obiettivi, che vanno
dall’analisi e individuazione dei bisogni emergenti alla prevenzione di
comportamenti devianti, passando per azioni di supporto psico-sociale e lo
sviluppo di competenze trasversali negli alunni e nelle famiglie, oltre alla
creazione di spazi e occasioni di aggregazione e al coinvolgimento in percorsi
di cittadinanza attiva e solidarietà. La scuola diventa così una sorta di
‘laboratorio sociale’ dell’intera comunità, potendo contare sulla disponibilità
dei suoi spazi anche in orario pomeridiano e promuovendo allo stesso tempo
azioni per rendere il territorio un contesto educativo diffuso.
“L'istituzione scolastica compie, con la stipula di patti educativi aperti al
territorio, un grande passo avanti nella capacità di affrontare le sfide
emergenziali della società attuale” ha aggiunto l’assessore alla
pubblica istruzione Donatella Ferretti. “La costruzione di reti
sinergiche e di rapporti di collaborazione con attori esterni, l'estensione e
la valorizzazione del tempo scolastico e l'utilizzo di figure professionali per
interventi mirati, volti a prevenire il disagio ed evitare la dispersione,
rappresentano scelte strategiche fondamentali per il successo scolastico, la
socialità e l'integrazione di ciascun studente. L'Amministrazione sostiene con
convinzione quello che ritiene essere un progresso nella qualità dell'offerta
formativa di un Isc che si è sempre caratterizzato per dinamismo e
innovazione”.
Particolare soddisfazione è stata espressa anche dal dirigente scolastico dell’ISC Don Giussani- Monticelli, Francesca Camaiani: “Siamo la scuola pilota di un'iniziativa che non ha precedenti nel Piceno. Tutte le agenzie educative sono chiamate a uno scatto di qualità e il patto è legato a un’idea fondamentale, condivisa da tempo con il sindaco: che attraverso l’educazione rivolta alle bambine, ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi si costruisce una società migliore. Un Patto Educativo per sviluppare una 'Scuola della Comunità' nell’arco di tutta la giornata, oltre a campus estivi e a una una molteplicità di laboratori attivi tesi alla personalizzazione e alla fruizione di spazi educativi per sviluppare i talenti dei bambini e dei ragazzi”.