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GUARDIA FINANZA ASCOLI, CONCLUSA L'OPERAZIONE ANTIDROGA “TIFONE”

GUARDIA FINANZA ASCOLI, CONCLUSA L'OPERAZIONE ANTIDROGA “TIFONE”

15 DENUNCIATI ED ESECUZIONE ORDINANZE DI MISURE CAUTELARI NEI CONFRONTI
DI 3 PERSONE.
Con l’adozione di misure cautelari personali a carico di tre indagati, disposte dal G.I.P. del Tribunale di Fermo
su richiesta della Procura della Repubblica dello stesso Tribunale, si è conclusa in questi giorni una vasta
operazione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno, denominata "TIFONE", che ha
consentito di disarticolare un'organizzazione criminale dedita allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti
operante nelle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
Le misure – una custodia cautelare in carcere, una degli arresti domiciliari e una del divieto di dimorare nella
provincia di Fermo – eseguite dalle Fiamme Gialle fanno seguito all’arresto dei due trafficanti “ovulatori”
tunisini scoperti in flagranza di reato dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Ascoli
Piceno.
Grazie a complesse indagini sostenute da operazioni tecniche di intercettazioni telefoniche, dall’utilizzo di
dispositivi di geolocalizzazione, dall’impiego delle unità cinofile sono state denunciate complessivamente 15
persone per il reato di cui agli artt. 73 DPR 309/90 e 110 C.P. per traffico di sostanze stupefacenti, in concorso
tra loro, nonché il sequestro di circa 300 grammi di eroina pura.
In campo anche il personale militare qualificato C.F.D.A. (Computer Forensics and Data Analysis) per
l’esecuzione degli accertamenti tecnici, mediante estrazione di copia forense sul materiale informatico e gli
smartphones sottoposti a sequestro.
Gli accertamenti patrimoniali nel frattempo eseguiti dai militari del Nucleo di Ascoli Piceno sul conto degli
indagati hanno permesso di appurare una sproporzione tra beni posseduti e redditi ufficialmente dichiarati, per
effetto della quale sono state avanzate all’A.G. proposte di sequestro preventivo e per equivalente finalizzate alla
confisca di beni e per un valore complessivamente pari a 160.575,00 euro.
Le condotte illecite sono attualmente al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e, sulla base del principio di presunzione
di innocenza, l’eventuale colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo
ove intervenisse sentenza irrevocabile di condanna, a cui seguirebbe la confisca del profitto del reato.
Il servizio concluso testimonia come le azioni di prevenzione e contrasto al traffico di sostanze stupefacenti,
operate quotidianamente dal Corpo, consentono di individuare e colpire coloro che sono abitualmente dediti a
vivere nell’illegalità, minando il benessere e la sicurezza sociale.
        

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