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"FUORI DAL TUNNEL", 100 IDEE DEI GIOVANI PER MIGLIORARE ASCOLI

"FUORI DAL TUNNEL", 100 IDEE DEI GIOVANI PER MIGLIORARE ASCOLI

“Idee giovani per la città futura”, report di “Fuori dal tunnel” sulle idee di 100 giovani ascolani per migliorare la città.
Interviste a ragazzi dai 17 ai 27 anni su come poter aumentare la qualità della vita ad Ascoli
Tra le idee, nuovi corsi universitari legati al mondo digitale e alle nuove professioni e l’utilizzo di
spazi aperti della città per lo studio condiviso e la creatività, tipo Caffè letterari, con tecnologia e
servizi
Investire sul futuro per Ascoli e, soprattutto, su un futuro ad Ascoli significa, per noi giovani, sentirsi
fortemente responsabilizzati a dare un nostro valido contributo in termini propositivi ed innovativi. E
questi sono i motivi per cui, nel 2019, ha preso vita “Fuori dal tunnel”, realtà che ha avuto la
forza di portare all’attenzione della città, come lista civica, programmi e idee di tanti giovani
ascolani.
In questi giorni, abbiamo seguito con grande interesse le strategie e progettualità che l’attuale
Amministrazione comunale e il sindaco Fioravanti stanno portando avanti e che fanno riferimento
ad opportunità possibili per uno sviluppo universitario e, in secondo luogo, alla programmazione di
scelte importanti per migliorare la qualità della vita della città attraverso un adeguato utilizzo degli
spazi urbani.
Ci è venuta, quindi, l’idea di approfondire questo tema dello sviluppo della città a livello di
prospettive e qualità della vita realizzando un vero e proprio report, denominato “Idee giovani per
la città futura”, che ha visto coinvolti 100 giovani. Cento ragazzi e ragazze di età dai 17 ai 27 anni
tra cui studenti delle scuole superiori e universitari, laureati, lavoratori e disoccupati.
A tutti loro, con mini-interviste, abbiamo chiesto sostanzialmente cosa manca ad Ascoli oggi per i
giovani e cosa proporreste. E sono emerse tante idee interessanti, tra cui due direttrici principali:
potenziamento universitario con corsi in linea con le prospettive occupazionali (legate al mondo
digitale) e spazi aperti, parchi, aree verdi attrezzate e fruibili per studiare, socializzare, condividere
iniziative culturali tipo caffè letterari, valorizzare i talenti artistici.
L’Università
Innanzitutto, la necessità di sviluppare in città nuovi corsi universitari in linea con l’evoluzione
tecnologica, culturale ed occupazione, quindi puntando soprattutto sul mondo del digitale che
rappresenta anche il potenziale punto di incontro con le crescenti esigenze aziendali e, quindi, con
la possibilità di assumere giovani con professionalità specifiche. E questo è di fatto una conferma
di come fosse calibrata la proposta del programma di “Fuori dal tunnel”, consegnata anche al
ministro…, per portare ad Ascoli un corso di digital marketing. Alcuni ragazzi, inoltre, chiedono
anche corsi extra-scolastici mirati alla formazione mirata ad un inserimento lavorativo
Formazione, studio e cultura all’aperto
In secondo luogo, in maniera sorprendente, è emersa una grande richiesta di spazi aperti della
città curati e attrezzati (anche aree verdi o parchi), con connessione wi-fi e altri servizi, nei quali i
ragazzi possano ritrovarsi a studiare, a condividere momenti di confronto e di crescita culturale,
tipo “caffè letterari” all’aria aperta, con area ristoro, spazi per mini eventi culturali, scambio di libri.
E tra le proposte vengono individuate zone da valorizzare in tal senso come l’area esterna alla
Fortezza Pia, dove c’è un progetto di valorizzazione in corso, e il giardino Colucci se
adeguatamente recuperato. Inoltre, qualcuno ritiene ideale in tal senso il discorso del parco
fluviale.
Le biblioteche
In diversi, tra i giovani intervistati, hanno evidenziato la funzione importante della Bottega del terzo
settore, anche se non sufficiente a coprire le esigenze – in termini di spazio – dei tanti ragazzi che
vogliono studiare in spazi condivisi. Mentre per la biblioteca comunale, che molti frequentano, si è
evidenziata la necessità di riqualificare la parte del chiostro un po’ trascurata e di migliorare servizi
e infrastrutture (computer, wi-fi, etc.). Inoltre, per una città di quasi 50mila abitanti i ragazzi
chiedono altre biblioteche decentrate.
Spazi per la creativita’, per lo sport e il “work tourism”
Ma tanti sono i suggerimenti che arrivano da questo report. Ad esempio, c’è chi richiede una
maggiore apertura dei teatri ai giovani – ovviamente facendo riferimento a condizioni di normalità e
quindi una volta superata l’emergenza Covid – magari concedendo loro di poter gestire degli spazi
per produrre cultura e valorizzare talenti locali, affiancando anche altri spazi disponibili per attività
creative e culturali in libertà, dalle arti visive alla produzione di musica con sale prove o di
registrazione e altro ancora. Allo stesso modo alcuni degli intervistati chiedono anche campi
sportivi o spazi ad accesso libero per fare sport o attività fisica senza pagare, da fruire il libertà.
Così come c’è chi chiede di migliorare lo stato e la fruibilità di parchi come l’Annuziata, piste
ciclabili. Molto interessante anche l’idea di mettere a disposizione spazi per il “work tourism”,
ovvero il turismo lavorativo, proposta da uno degli intervistati: si tratterebbe di mettere a
disposizione spazi degli spazi pubblici di valenza storica, artistica o naturalistica di visitatori della
città che possano lavorare in smart working godendosi al tempo stesso una bellissima location.
        

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