AFS Agenzia FotoSpot

ARQUATA, LA VITA NELLE CASETTE (FOTOGALLERY)

ARQUATA, LA VITA NELLE CASETTE (FOTOGALLERY)

In questa nostra mini inchiesta siamo andati a raccogliere i malumori degli abitanti delle casette e del sindaco di Arquata.

GUARDA LA FOTOGALLERY


ARQUATA BORGO 1 - Giovanni Cucchiaroni: “Fin dal nostro insediamento nella casetta abbiamo avuto problemi alle tubature e di conseguenza con tante infiltrazioni di acqua; ora la situazione è leggermente migliorata. I responsabili della ditta Arcale si sono scusati per il disservizio, ammettendo le proprie colpe, ma le spese dei lavori di idraulica sono state a nostro carico. Fortunatamente non ci lamentiamo della temperatura perché i riscaldamenti funzionano, anche se i boiler sono posizionati all’esterno”.

ARQUATA BORGO 2 - Maria Luisa Fiori: “All’inizio la sistemazione nelle tende, poi il trasferimento a Porto d’Ascoli ed ora siamo stati buttati qui a Borgo due, dove non c’è vita; per acquistare i generi alimentari siamo costretti ad andare ad Acquasanta oppure ad Ascoli. Queste casette non sono idonee e, secondo il mio parere, sono una grande fregatura, per i lavori fatti senza criterio. Giorni fa per ripristinare l’elettricità, non avendo le chiavi, siamo stati costretti a chiamare i Carabinieri e, quando siamo riusciti ad aprire la cabina, era piena d’acqua. Anche il vento la fa da padrone, rompendo le grondaie e facendo volare tutto ciò che non è stato ancora fissato. Di chi è la colpa di tutto ciò? Secondo me è della Regione Marche che non ha fatto le giuste valutazioni”.

PIEDILAMA - Alessandro Paci “Nonostante sia stato costretto a chiamare più volte l'assistenza che ha sempre latitato, tutti i lavori di sistemazione li ho fatti personalmente, dalla caldaia alle perdite delle tubature alle infiltrazioni ai sanitari e le rifiniture”. Prende la parola la moglie Roberta: “Lamento la mancata presenza a livello sociale delle Istituzioni, i bambini non possono fare alcuna attività e, per praticare un po' di sport, sono costretta a portarli ad Ascoli. Non vogliamo l’elemosina, ma qualcosa che ci dia la voglia di restare qui”. Secondo la signora Luigia, “sarà impossibile ricostruire i borghi e forse per questo motivo sarebbe stato meglio creare un unico insediamento di casette invece di allontanare la gente creando più zone. Speriamo fortemente che riparta prima possibile qualche attività, altrimenti Arquata resterà solo un dormitorio”.

COMUNE DI ARQUATA - Sindaco Aleandro Petrucci “Abbiamo riscontrato moltissimi problemi, soprattutto alle condutture ed ai riscaldamenti. Allora, sollecitati dal capo della Protezione Civile Borrelli, ci siamo rivolti alla Arcale, azienda che ha creato le casette, la quale ci aveva promesso di mettersi a disposizione dei cittadini con un numero verde dove poter segnalare i problemi, ma ancora non è stato attivato”. Il primo cittadino di Arquata non lesina critiche nei confronti di quei Sindaci che hanno avuto solo un decimo dei danni di Arquata, ma che comunque hanno avuto attenzioni e contributi dalla Regione. “Infine – termina Petrucci - qui non è rimasto in piedi niente e spero che venga ristabilito al più presto l’impatto ambientale senza le macerie ancora disseminate su tutto il territorio”.

 

 
        

Categorie e Argomenti