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CASTELLI E L'ILLUMINAZIONE PUBBLICA A LED

CASTELLI E L'ILLUMINAZIONE PUBBLICA A LED

PROSEGUONO I LAVORI CHE TRASFORMERANNO A LED L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA STRADALE DEL COMUNE DI ASCOLI PICENO.
Le caratteristiche tecniche e l’orientamento del fascio luminoso delle lampade non
sono scelte arbitrarie ma imposte dalla normativa regionale (Legge Regionale 10/2002).
Ascoli Piceno (AP) – A due mesi dall’inizio degli interventi che porteranno alla sostituzione
dell’intero impianto di illuminazione pubblica stradale del Comune di Ascoli Piceno con lampade a
LED di ultima generazione, le lampade sostituite sono circa 5.000 su un totale di 11.700 punti luce.
I lavori stanno procedendo a ritmo serrato e si conta che la sostituzione dei corpi illuminanti sarà
terminata entro la fine dell’anno.
Da metà novembre si darà il via anche al taglio dei rami degli arbusti che ostruiscono le lampade e
che impediscono la corretta illuminazione delle strade.
Le scelte applicate alla modifica del vecchio impianto di illuminazione sono regolate dalla Legge
Regionale n.10/2002 che detta ai comuni le misure in materia di risparmio energetico e di
contenimento dell’inquinamento luminoso. Per inquinamento luminoso si intende ogni forma di
irradiazione di luce artificiale che si disperda al di fuori delle aree a cui essa è funzionalmente
dedicata. È vietato dalla legge che, ad esempio, un lampione stradale illumini spazi diversi dalla
strada.
La stessa legge regionale stabilisce che la rifrazione verso l’alto massima consentita per gli
impianti di illuminazione esterna di strade a traffico veicolare o pedonale, parcheggi, svincoli
stradali o ferroviari, porti, impianti sportivi e grandi aree di ogni tipo sia pari a 0 cd/klm a 90°. Ciò
significa che è pari a zero la dispersione luminosa massima consentita dalla Regione Marche.
Questo limite impone che non ci sia alcuna dispersione della luce verso l’alto, richiedendo ad
esempio, e l’eliminazione dei vetri esterni delle lanterne installate nel centro storico del Comune
di Ascoli Piceno, in quanto la rifrazione della luce data dal vetro, creerebbe una dispersione
luminosa non consentita dalla legge.
Va sottolineato che i limiti relativi alla rifrazione luminosa e alla luminanza media delle lampade
variano da Regione a Regione. In Toscana, ad esempio, la legge regionale di riferimento
(n.37/2000) fissa il limite massimo della dispersione luminosa al 3% del flusso totale emesso dalla
sorgente. Questo limite permette alle amministrazioni comunali toscane di fare scelte diverse:
installare una luce più ‘diffusa’ e mantenere, ad esempio, i vetri delle lanterne nei centri storici.
L’attuazione dell’importante progetto del Comune di Ascoli Piceno consentirà di riqualificare e
ammodernare tecnologicamente tutti gli impianti e di mettere a norma quelli non conformi alle
leggi attualmente in vigore.
Gli elementi impiantistici nel loro complesso verranno numerati e dotati di targhetta di
identificazione così da favorire una corretta e puntuale segnalazione dei guasti al call center che
gestisce il servizio di Pronto Intervento H24;
Una volta terminati i lavori verranno prese in considerazione le richieste dei cittadini e verrà
valutata la possibilità di apportare migliorie agli interventi effettuati.
La trasformazione a LED dell’impianto d’illuminazione pubblica di Ascoli Piceno è un primo passo
verso la smart city. I nuovi lampioni potranno infatti diventare ‘intelligenti’, controllabili da remoto
e capaci di raccogliere informazioni. Integrando componenti aggiuntive saranno in grado di
diffondere il segnale wi-fi, di fornire in tempo reale informazioni sul traffico e sui livelli di
inquinamento, di divenire strumenti di videosorveglianza in grado di garantire la sicurezza dei
cittadini anche nelle zone più periferiche della città.
        

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