PREOCCUPAZIONE PER LA CHIUSURA DEL PONTE SUL TRONTO IN ZONA INDUSTRIALE RISCHIO CAOS PER LA VIABILITA' E ULTERIORI DISAGI ALLE IMPRESE
Durante l'incontro avvenuto con l'assessore regionale Guido Castelli in merito
alle problematiche inerenti il Consind, abbiamo appreso – dichiara il
Presidente dell'Associazione degli Industriali della Provincia di Ascoli
Piceno, Simone Ferraioli – che il ponte sul fiume Tronto che collega le SP n. 3
(Comune di Ascoli Piceno) e la SP n. 1/B (Comune di Ancarano), che di fatto è
il principale accesso ad est della Zona Industriale di Ascoli Piceno, sarà
oggetto di imminente chiusura già dalla seconda metà del mese di agosto, secondo
quanto anticipato dai presidenti delle province di Ascoli Piceno e Teramo,
Sergio Loggi e Diego di Bonaventura.
Da quanto ci è dato capire, si sta valutando se intervenire sul ponte, o meglio
sui due ponte affiancati, quello in muratura più antico e quello in cemento
armato più recente, con un finanziamento già disponibile di circa € 5.000.000
per azioni di "risanamento" o, come forse più conveniente, di
realizzarne uno nuovo in sostituzione di questi, operazione da circa €
11.000.000.
Al di là di ogni valutazione tecnica, ci preme segnalare, a tutti gli enti a
vario titolo coinvolti, che la strategicità di quel collegamento viario non può
essere decisa con un così breve termine e senza un confronto con i tanti
privati che insistono sull'area.
Ciò che maggiormente ci preoccupa, è capire innanzitutto se esistono
valutazioni di impatto sulla viabilità della Zona Industriale ove insistono
anche numerose aree commerciali, e se sono mai stati inseriti dei sensori di
traffico in grado di produrre dei modelli previsionali. Occorre mettere in
campo azioni efficaci in grado di evitare imponenti code di veicoli, perché
specialmente dal lato abruzzese, il pericolo è di avere code di mezzi pesanti
sino al raccordo Ascoli-Mare e un inevitabile aumento del rischio di incidenti.
Dalle informazioni ricevute infatti, sembrerebbe che stante comunque la
necessità di intervenire, in attesa di decidere e/o forse trovare copertura
finanziaria per l'intervento certamente auspicato di realizzazione di nuovo
ponte, intanto verrebbe chiuso il ponte in muratura nella seconda metà di
agosto 2022.
A tal riguardo, riteniamo indispensabile chiedere una proroga di tale chiusura
almeno al mese di settembre in quanto, viste e considerate le chiusure estive,
non si avrà modo di informare adeguatamente tutte le parti in causa e, per
quanto riguarda la nostra associazione, circa 80 industrie che devono
quotidianamente essere raggiunte da numerosi veicoli, privati e di trasporto
merci.
Tra l'altro era stata proprio la nostra associazione, ad inizio 2021, a
chiedere nuovamente all'amministrazione provinciale di esser tenuti al corrente
dell'evoluzione di tale problematica e l'allora presidente ci garantì che la
nostra categoria sarebbe stata tenuta in alta considerazione nelle decisioni
che ne sarebbero derivate.
Auspichiamo quindi di esser presto e meglio informati di tali valutazioni
perché è importante chiarire inoltre se esiste già la copertura finanziaria per
completare l'opera o se questa è una chiusura che, una volta posta in essere, è
destinata a diventare una nuova spina nel fianco a tempo indeterminato del
nostro già provato tessuto produttivo.
Siamo in contatto ovviamente anche con i colleghi di Confindustria Teramo al fine di monitorare quella che riteniamo essere una criticità non di poco conto rispetto a un autunno che purtroppo si prospetta già di particolare difficoltà per le imprese.