Sedici ragazzi del gruppo scout “Grottammare 1” hanno finanziato e in parte realizzato un bungalow sull’isola di Sainte-Marie
Sedici ragazzi del gruppo scout “Grottammare 1” hanno finanziato e in parte realizzato un bungalow sull’isola di Sainte-Marie
Un bungalow per ospitare i parrocchiani a Sainte-Marie, un'isola al
largo della costa orientale del Madagascar: con questo obiettivo, da due
anni, il Gruppo Scout “Grottammare 1” lavora alla raccolta fondi del “Progetto Madagascar” che, alla fine, ha
portato alla realizzazione di una struttura utilissima per dare alloggio alla
popolazione locale. È il lieto fine di un lungo percorso condiviso anche con Papa
Francesco, a cui il Gruppo Scout inviò una lettera, la cui risposta fu
l’invito all’udienza con il Santo Padre.
Il
Gruppo di diciotto scout grottammaresi appartenenti alla sezione “Clan Fuoco
Jonathan”, di età dunque tra i sedici e i ventuno anni, insieme agli adulti
accompagnatori, è partito dall’Italia lo scorso 30 agosto e rientrato dal
Madagascar il 12 settembre.
“Due
anni fa – ha dichiarato Gloria Rossi, referente RS del gruppo che ha la
sua “base” operativa nella Parrocchia di San Pio V a Grottammare - su indicazione di quello che allora era il
nostro vicario parrocchiale, Don Benvenuto Napou, abbiamo deciso di impegnarci
in questo progetto e abbiamo pensato che sarebbe stato formativo anche
realizzarlo materialmente: in Madagascar, abbiamo letteralmente costruito una
stradina di scale per poter accedere al luogo in cui sta sorgendo il bungalow e
abbiamo iniziato la costruzione della struttura pietra su pietra. Ovviamente,
in questo momento, un’impresa locale sta completando l’opera”.
Il
Gruppo Scout “Grottammare 1” è molto attivo e quello in Madagascar non è il
primo viaggio: “oltre a numerose GMG, abbiamo fatto dei campi di servizio in
Serbia, in Romania e il cammino di Santiago di Compostela. In Madagascar,
abbiamo incontrato gli scout locali ma soprattutto la gente comune e anche il
missionario Pedro Pablo Opeka, nominato anni fa al Premio Nobel per la Pace”.
Il
Madagascar è una delle nazioni più povere del Mondo, in cui il 49% della
popolazione vive in condizioni definite di “povertà estrema” e “questo si
ripercuote – continua Gloria – su ogni aspetto della vita: basti pensare che,
per percorrere i 500 chilometri che ci separavano dal luogo in cui abbiamo
iniziato la costruzione del bungalow, abbiamo impiegato diciannove ore”.
Il Gruppo si è finanziato, a Grottammare, svolgendo numerose attività, tra cui quella di portare in scena, al Teatro delle Energie, lo spettacolo “Il ragù delle ziette”, donata ai ragazzi da Corrado Taranto, la vendita di uova di Pasqua con il logo del Madagascar e
un torneo di calcetto aperto a tutti al quale ha partecipato l'intera comunità, compresa l'amministrazione comunale e ragazzi e bambini esterni all'associazione.
“Tra i tanti sponsor che ci hanno comunque aiutato – ricorda Gloria - ringraziamo anche la Banca di Ripatransone e del Fermano che ci ha anche donato le t-shirt dei “GiovaniLab”, un gruppo che con noi scout condivide la voglia di impegnarsi per il territorio. Impegnarsi non vuol dire pensare di risolvere tutto, ma concentrarsi su progetti che siano realmente utili, come ad esempio una struttura che possa ospitare persone che, con tutte le difficoltà di spostamento che ci sono in Madagascar, avranno almeno un posto per sostare e riposare”.
Il Gruppo Scout “Grottammare 1” svolge attività nella quotidianità, in tutta la regione: uscite, incontri, dibattiti. “Chiunque volesse entrare nel gruppo – conclude la responsabile scout - che già conta 180 scout, a partire dai cinque anni, può venirci a trovare in parrocchia. Insieme, possiamo percorrere una parte del cammino della nostra vita”.