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Ascoli, alla Bottega del terzo settore Il Festival delle Comunità Resilienti

Ascoli, alla Bottega del terzo settore Il Festival delle Comunità Resilienti

Il Festival rappresenta il momento celebrativo di COM RES, Le comunità resilienti ai tempi del Covid, progetto che ha individuato pratiche e modelli di innovazione sociale economica e ambientale, intrinsecamente resilienti, potenzialmente replicabili e trasversali a diversi settori economici: agricoltura, abitare, modelli sociosanitari, turismo, energia, rigenerazione spazi e cultura. Un’iniziativa ideata per portare alla luce pratiche e modelli sociali ed economici già esistenti nel Paese, il cui valore è però spesso ignorato.

 Ascoli Piceno, nei giorni 8, 9 e 10 luglio, Bottega del Terzo Settore ospiterà l’evento più inatteso dell’anno per la città, il COM RES FEST, il Festival delle Comunità Resilienti.

Il Festival rappresenta il momento celebrativo di COM RES, Le comunità resilienti ai tempi del Covid, progetto che ha individuato pratiche e modelli di innovazione sociale economica e ambientale, intrinsecamente resilienti, potenzialmente replicabili e trasversali a diversi settori economici: agricoltura, abitare, modelli sociosanitari, turismo, energia, rigenerazione spazi e cultura. Un’iniziativa ideata per portare alla luce pratiche e modelli sociali ed economici già esistenti nel Paese, il cui valore è però spesso ignorato.

In una situazione in cui, soltanto in Italia, queste zone rappresentano almeno il 70% del territorio nazionale, i promotori hanno posto un crescente interesse ed impegno nel dare attenzione alla questione della loro rigeneratività. La visione deriva dall’intuizione per cui la resilienza, in tempi di pandemia, costituisca una qualità in grado di elevare la capacità delle comunità di rispondere efficacemente a shock imprevisti e multi-causa, per prevenire o contrastare perdite di libertà economiche, sociali e civili. Il progetto COM RES ha voluto portare una riflessione sull’incapacità del sistema economico predominante di assorbire i propri effetti negativi e la sua intrinseca insostenibilità.

L’ambito di ricerca è circoscritto ai territori denominati Aree Interne; include aree rurali, piccole e medie città; curiosamente accoglie Nuove Fragilità Territoriali, in cui confluiscono quei luoghi che, a causa della pandemia, hanno registrato un aumento repentino delle difficoltà economiche, sociali ed umane.

 

Il Festival farà convergere più di cento persone provenienti da tutta Italia e dalla Spagna nella comunità “metromontana” ascolana e permetterà di scambiare conoscenza, buone pratiche e contatti con una rete internazionale di esperti e di “addetti ai lavori”, tra cui le stesse iniziative mappate anche a livello locale dal progetto.

Le tre giornate combinano un programma qualitativamente ricco ed intenso con momenti culturali di spicco: in apertura del venerdì è atteso il discorso del Sindaco Fioravanti, al quale seguiranno gli approfondimenti tematici su nuovi modi di abitare le aree interne, le comunità a sostegno dell’agricoltura, i saluti di Mario Tassi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, la presentazione del libro “L’Italia lontana: una politica per le aree interne” a cura di Sabrina Lucatelli, Daniela Luisi, Filippo Tantillo, Donzelli editore. L’aperitivo in terrazza dell’ex-cinema Olimpia diventerà il palco scenico delle riflessioni dell’artista Giovanni Lindo Ferretti sull’ abitare le Aree Interne, a partire dalla sua esperienza personale. Il sabato sarà la giornata di approfondimento sulle politiche pubbliche e del confronto tra queste e le realtà locali, grazie alla partecipazione di Luigi Contisciani, Presidente del BIM Tronto e di Daniel Matricardi, Sindaco di Montalto delle Marche. Si parlerà di rigenerazione sotto i punti di vista di abitazione, agricoltura, energia e cultura con ospiti speciali dello scenario italiano, per poi proseguire i lavori coinvolgendo direttamente il pubblico in una serie di laboratori con i soci di Bottega del Terzo Settore.

Il Festival si concluderà con il dibattito sul ruolo della finanza per la rigenerazione dei territori, moderato dalla giornalista Rosy Battaglia, la quale guiderà un gruppo di esperti in un coraggioso confronto tra le opportunità della finanza etica piuttosto che sostenibile.

In generale l’evento sarà ampiamente partecipato dai soci di Banca Etica, con la partecipazione straordinaria della Presidente del Gruppo, Anna Fasano, i quali saranno coinvolti, in modo del tutto inatteso, nelle celebrazioni già in atto nella città di Ascoli Piceno per la Quintana. Le tre giornate sono scandite da momenti di “contaminazione” con la comunità locale, grazie a numerosi “fuori programma” organizzati ad hoc da Bottega del Terzo Settore in collaborazione con i propri soci e con gli enti locali, tra cui lo spettacolo teatrale “L’amico Sancio” che si terrà presso il teatro dei Filarmonici, la sera del venerdì, straordinariamente offerto a tutta la cittadinanza.

Probabilmente sarà il Festival più inatteso dell’anno, grazie al quale la comunità di Ascoli Piceno avrà potuto testarsi in una sorta di “prova generale” di ricettività turistica partecipata ad elevato contenuto culturale.

 

L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Finanza Etica insieme con la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, è stata realizzata da Bottega del Terzo Settore, coordinando una vasta rete di partner: i Soci e le Socie di Banca Etica (Coordinamento Area Centro), I Soci Lavoratori e le Socie lavoratrici di Banca Etica (Coordinamento Soci Lavoratori), Associazione Riabitare l’Italia, Ashoka Italia, Università dell’Aquila, UnipolCru. E a livello locale, il Comune di Ascoli Piceno, Bim Tronto, Unione Montana Tronto e Valfluvione, Gal Piceno.