247° ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL CORPO DELLA GUARDIA DI FINANZA: BILANCIO OPERATIVO DEL 2020
Si è tenuta oggi, 23 giugno 2021, presso la Caserma “Colle San Marco”, sede del Comando Provinciale Ascoli Piceno, la cerimonia del 247° Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.
Alla celebrazione, improntata, così come nel resto d’Italia, alla massima sobrietà per le note cautele correlate all'emergenza sanitaria da COVID-19, ha partecipato il Prefetto di Ascoli Piceno, Dott. Carlo De Rogatis.
La nascita della Guardia di Finanza risale al 1774, quando venne costituita la “Legione Truppe Leggere” per volere di Vittorio Amedeo III, Re di Sardegna. Fu il primo esempio in Italia di un Corpo speciale istituito per il servizio di vigilanza finanziaria ai confini, oltre che per la difesa militare.
Le Fiamme Gialle hanno scelto la data del 21 giugno quale ricorrenza annuale per celebrare la fondazione del Corpo, in ricordo della
battaglia del solstizio che vide protagonisti i Finanzieri nel corso del primo conflitto mondiale.
Nel corso del suo intervento, il Comandante Provinciale Ascoli Piceno, Colonnello Michele Iadarola, ha, tra l’altro, sottolineato come il Corpo è fortemente chiamato a supportare il processo di rilancio del sistema produttivo del Paese, intercettando per tempo eventuali tentativi di infiltrazione o di ingerenza delle organizzazioni criminali nel tessuto imprenditoriale ed impedendo che i capitali di origine illecita vengano immessi nei circuiti dell’economia legale, attraverso la concessione di prestiti usurari o l’acquisizione di imprese in condizioni di difficoltà e vulnerabilità.
GDF: IMPEGNO “A TUTTO CAMPO”
CONTRO LA CRIMINALITA’ ECONOMICA ED ORGANIZZATA
Nel corso del 2020 i Reparti del Comando Provinciale Ascoli Piceno hanno eseguito
oltre 11 mila controlli per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia, nonché in totale
412 interventi operativi e
163 indagini per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica e organizzata nel tessuto economico e sociale: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese in difficoltà e a sostegno delle prospettive di rilancio e di sviluppo del Paese.
LOTTA ALL’EVASIONE, ALL’ELUSIONE E ALLE FRODI FISCALI
Interventi mirati e selettivi, fondati sull’incrocio delle banche dati fiscali e di polizia, sul controllo economico del territorio e sulle risultanze delle indagini di polizia giudiziaria e valutaria, nei confronti dei contribuenti ad elevata pericolosità fiscale e, in particolare, verso coloro che pongono in essere condotte fraudolente e illeciti a carattere internazionale: è questa, in sintesi, la strategia adottata dal Corpo dall’inizio della pandemia per arginare i più gravi e diffusi fenomeni di illegalità tributaria e tutelare l’economia legale dall’illecita concorrenza dei frodatori del fisco e dei grandi evasori.
Nel 2020 sono stati scoperti
7 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti all’Amministrazione finanziaria (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico) e
16 lavoratori in “nero” o irregolari.
Sono state eseguite, inoltre,
21 indagini di polizia giudiziaria, che hanno portato alla denuncia di
8 soggetti per aver commesso
reati fiscali.
Il valore dei
beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e IVA è di oltre
161 mila euro, mentre le
proposte di sequestro ammontano a quasi
2 milioni di euro.
CONTRASTO AGLI ILLECITI NEL SETTORE
DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA
Nel corso del 2020 i
Reparti piceni della Guardia di Finanza hanno dedicato una particolare attenzione agli
illeciti in materia di
spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.
59 sono gli
interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono
29 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la
Magistratura ordinaria e numerose
deleghe svolte con la
Corte dei conti.
Le
frodi scoperte dai Reparti marchigiani in danno del
bilancio nazionale e comunitario e nel settore della
spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, sono state pari a
oltre 318 mila euro, con un numero di
soggetti denunciati complessivamente
pari a 27.
Sul versante
erariale sono stati
segnalati alla
Magistratura contabile danni per circa 3 milioni di euro ed accertate responsabilità amministrative a carico
di 29 soggetti.
In materia di
spesa previdenziale e assistenziale, sono stati eseguiti complessivamente
53 controlli, che hanno consentito di accertare
l’indebita corresponsione e/o richiesta di prestazioni non spettanti per circa 318 mila euro.
Tra i controlli in materia di
prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del
“reddito di cittadinanza”. Gli interventi svolti in quest’ultimo ambito,
anche con il contributo dell’INPS, sono stati indirizzati, in maniera puntuale e selettiva, nei confronti delle posizioni connotate da
concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare
contributi indebitamente percepiti e/o richiesti ma non ancora riscossi per circa
280 mila euro, nonché di denunciare all’Autorità Giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore,
22 soggetti.
In relazione al settore della
spesa sanitaria, significativo è il dato riferito all’ammontare dei
danni erariali accertati (oltre 1 milione di euro), a testimonianza di come il segmento operativo sia interessato da condotte oggetto di valutazioni tanto delle Autorità Giudiziarie penali quanto di quelle contabili.
CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA
ED ECONOMICO-FINANZIARIA
Sul fronte della
tutela del mercato dei capitali, l’impegno profuso nel 2020 si è concretizzato con
proposte di sequestro di beni per un
valore di
oltre 25 milioni di euro a seguito di
11 interventi in materia di
riciclaggio e auto-riciclaggio.
25 sono le
persone denunciate. Il
valore del riciclaggio accertato si è attestato intorno ai
28 milioni di euro.
A
oltre 247 mila euro ammontano, invece, i
sequestri operati nei confronti di
soggetti ritenuti
responsabili del reato di usura.
Con riguardo alla
prevenzione, i Reparti dipendenti hanno proceduto all’
approfondimento di 46 segnalazioni di operazioni sospette.
Nel campo dei
reati fallimentari, sono stati operati
sequestri di beni per un valore pari a
circa 71 milioni di euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di
oltre 78 milioni di euro mentre ammontano ad oltre
247 mila euro sono sequestrati per
reati bancari.
Nell’ambito della
tutela del risparmio, sono stati
sequestrati beni per un valore di circa
4 milioni di euro nonché proposte di sequestro per circa
13 milioni di euro.
In applicazione della
normativa antimafia, sono stati
sottoposti ad
accertamenti patrimoniali 11 soggetti. Ammonta a oltre
820 mila euro circa il valore dei
beni mobili,
immobili,
aziende,
quote societarie e
disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per il
sequestro.
Sono stati eseguiti, poi,
1.436 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.
L’attività a
tutela del mercato dei beni e dei servizi è stata volta a contrastare la contraffazione di marchi registrati, l’usurpazione di indicazioni di origine e qualità delle merci, le false attestazioni concernenti la corrispondenza dei prodotti agli standard di sicurezza previsti e le violazioni alla normativa sul diritto d’autore.
In tali ambiti, i
Reparti operativi hanno
effettuato oltre
13 interventi e dato esecuzione a
13 deleghe dell’
Autorità Giudiziaria, sottoponendo a
sequestro oltre
83 mila di prodotti industriali contraffatti, con
falsa indicazione del made in Italy e
non sicuri.
2 sono stati i
siti internet oscurati o
sequestrati perché utilizzati per
commercializzare on line merce contraffatta.
La crisi sanitaria connessa al Covid-19 ha visto la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a
tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all’illecita commercializzazione di beni utili a fronteggiare l’emergenza epidemiologica e, dall’altro, a condotte ingannevoli e truffaldine.
In tale contesto, sono stati
denunciati 7 soggetti per il reato di frode in commercio e sottoposti a
sequestro oltre
17 mila mascherine e dispositivi di protezione individuale ed oltre
11 mila confezioni di igienizzanti (venduti come disinfettanti).
1 soggetto è stato segnalati all’Autorità Giudiziaria per il reato di
manovre speculative su merci per beni commercializzati al pubblico con ricarichi sproporzionati rispetto al prezzo di acquisto.
CONTROLLO DEL TERRITORIO
E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI VIA MARE
Il Decreto Legislativo n. 177 del 2016 e il Decreto del Ministro dell’Interno del 15 agosto 2017 hanno individuato la Guardia di Finanza come
unica Forza di polizia responsabile dei servizi di ordine e sicurezza pubblica in ambiente marino.
Il
controllo del territorio del mare per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato da un
dispositivo d’intervento unitario, che integra le diverse componenti operative del Corpo.
Nella decorsa annualità i Reparti dipendenti dal Comando Provinciale Ascoli Piceno hanno sequestrato complessivamente circa
4,5 chilogrammi di sostanze stupefacenti, arrestando
un responsabile.