Fabio Comini, caporal maggiore dei Paracadutisti Alpini, deceduto il 21 maggio 2015 a Lucca, durante un’esercitazione.
Sono terminati i lavori alla sezione di Ascoli del Tiro a Segno Nazionale in zona Campolungo. Il progetto ha riguardato l’ampiamento e l’adeguamento del poligono, con il prolungamento dello stand di tiro dai 50 ai 100 metri, per l’utilizzo di armi di seconda e terza categoria, per un importo di 520mila euro. La seconda fase ha riguardato lo stand dei 50 metri, completata e collaudata nel giugno 2022 per un costo di 230mila euro. La terza fase si è conclusa nel dicembre 2022 per un costo di 85mila euro. Ad aprile del 2023 lo stand dei cento metri ha ricevuto l'agibilità al tiro per le armi di terza categoria. Il 235° RAV "Piceno" ha già ricevuto la fruibilità per le esercitazioni ai tiri.
Il poligono è stato intitolato a Fabio Comini, caporal maggiore dei Paracadutisti Alpini, deceduto il 21 maggio 2015 a Lucca, durante un’esercitazione.
Marcello Di Mauro, comandante del235° Rav Piceno: "In questo luogo potremo addestrarci in maniera ottimale. Il personale che veste
l’uniforme haunsolo spirito di corpo. La vicinanza tra di noi è molto significativa".
Igor Panebianco, comandante del 4° reggimento Alpini Paracadutisti aggiunge: "Il sentimento predominante è quello dell’emozione. Ho
trascorso una vita in teatri operativi dove le attività non davano il tempo di potersi fermare e pensare alle conseguenze.
Provo emozione per quello che la cittadinanza di Ascoli ha deciso di fare. Fabio era uno di noi, con il suo sacrificio, ha portato onore e lustro alla
città e alla famiglia. Vogliamo trasmettere valori forse oggi trascurati, ma che hanno indotto le volontà e le scelte di Fabio. È importante ricordare
le persone che stanno dietro le uniformi e l’amore per la Patria".
Il Maurizio Comini, padre di Fabio: "In tanti ci hanno aiutato a superare quel periodo che per noi è stato così difficile.
Abbiamo sentito un abbraccio collettivo, nessuno ci ha lasciato soli. Fabio non voleva che ci piangessimo addosso e abbiamo cambiato il dolore
con la solidarietà verso gli altri. È stata una spinta forte. Per Fabio questo è un motivo di gioia, lui è qui ed è contento di essere ricordato e festeggiato".