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ITALIA NOSTRA, PALAZZO SALADINI PILASTRI E IL "RUOLO DI ASCOLI"

ITALIA NOSTRA, PALAZZO SALADINI PILASTRI E IL "RUOLO DI ASCOLI"

Non riteniamo sia una sterile perdita di tempo discutere sulla più conveniente modalità di utilizzazione del Palazzo Saladini Pilastri e sulla opportunità di un   suo eventuale acquisto da parte della Fondazione Carisap, le cui risorse , a parere di alcuni , sarebbe meglio indirizzare verso altre destinazioni.

In merito occorre certamente riconoscere  l’impellente improcrastinabile urgenza di completare il recupero  dell’ex Ospedale Mazzoni per dotare di locali adeguati la Scuola di Architettura e Design che fortunatamente opera  nella nostra città. Riteniamo, peraltro, che rientri  tra i compiti propri del Comune, della Regione e dello Stato    provvedere  al completamento del  recupero del complesso dell’ ex ospedale  per consentire alla Scuola di ampliare la sua offerta formativa ed esaltare ulteriormente la sua immagine , peraltro già  di elevato standing,  in maniera da consentirle di porsi come una vera e propria  di punta di diamante nel panorama delle università italiane ed , è augurabile,  anche a livello internazionale.

L’eventuale auspicabile interessamento della Fondazione per l’acquisto del Palazzo Saladini Pilastri risponde invece ad  altre  esigenze. E cioè quelle di  creare le condizioni per dotare la città di una altra  prestigiosa struttura  che permetta  lo sviluppo di attività nel campo dei servizi culturali  per esaltare il ruolo che le spetta  per il prestigio architettonico del centro storico, per la sua memoria storica  consolidatasi in secoli di civiltà, per la posizione che occupa nell’ area del  Medio  Adriatico  punto di collegamento tra il nord e il sud e la parte est ed ovest del paese.

E’ certo ,invece, che l’ utilizzazione del palazzo Saladini Pilastri per la realizzazione di  abitazioni destinate alla residenzialità di tipo privato  non permetterebbe sicuramente di contribuire attivamente allo sviluppo  di nuove opportunità occupazionali, all’intensificarsi di proficui  scambi culturali, all’affermazione del cosiddetto turismo della conoscenza, di qualità e residenziale in luogo di quello volgarmente indicato con la terminologia dispregiativa del  “ mordi e fuggi”,  all’esaltazione del ruolo che alla città spetta.

Con l’utilizzazione di tipo residenziale avremmo forse qualche abitante in più nel centro storico , ma , per il resto,  niente di più. Si ripeterebbe anche in questo caso quello che già è accaduto per tanti altri prestigiosi edifici del centro storico, meritevoli sicuramente di una utilizzazione  diversa da quella scelta.

Per il Palazzo Saladini Pilastri, a parere  della Sezione di  Italia Nostra, si dovrebbe evitare di commettere  lo stesso errore. Occorrerà, invece, avere la capacità di  pensare in grande,  coinvolgendo in un proficuo confronto tutte le energie vitali della città,da quelle culturali a quelle economiche, per un approfondimento delle complesse problematiche connesse  all’importante investimento da effettuare, in modo da individuare    le possibili migliori destinazioni cui destinare il bene, sempre con l’obiettivo di creare nuove opportunità occupazionali particolarmente carenti  nel nostro territorio.

Italia Nostra ha proposto che  si utilizzi il grandioso Complesso per ospitare una Scuola di Lingua e Cultura Italiana riservata al numero eccezionale di  cittadini di origine italiana sparsi nel mondo. Si tratta certo di  un progetto di non facile realizzazione. E’ evidente che  occorrerà creare un gruppo di lavoro  che preveda  la partecipazione di tutte le componenti  più vive della comunità ascolana per elaborare un progetto di elevato spessore magari prevedendo  anche la svolgimento di un concorso di idee  a livello nazionale se non internazionale . E’  certo  peraltro che le opportunità di sviluppo  sarebbero eccezionali. Basterà  che ci sia  un impegno di larghe vedute, un coordinamento efficace  delle varie componenti   della comunità, un  lungimiranza di prospettive.

Senza dimenticare  l’opportunità di coinvolgere  in questa operazione anche gli operatori del comparto edilizio e dell’ospitalità alberghiera per destinare  una parte consistente  del complesso alla realizzazione di strutture residenziali  destinate agli ospiti dei corsi   di lingua e cultura italiana e la possibilità, inoltre, di poter utilizzare, per il recupero del l’immenso edifico,  le risorse e i finanziamenti  previsti dal sistema dell’ eco e sisma bonus.

Questa è la proposta di Italia Nostra. Ben vengano , peraltro, altre proposte che indichino  destinazioni diverse. Si è parlato in proposito della realizzazione di un museo ( ma quale ?), di  un albergo, di una sede universitaria, magari per ospitare i Corsi di Fisioterapia e La Facoltà di Agraria e l’Università Internazionale  destinata a studenti stranieri per corsi di breve durata da 1 a 6 mesi da attivare in sinergia tra la Fondazione De Carolis e il Cup , iniziativa già recepita positivamente dalla Giunta del Comune capoluogo. Sulle varie proposte  è opportuno che si discuta e che si mettano a confronto, avendo ben chiaro che si dovrebbe scegliere quella che  almeno in prospettiva  possa contribuire a  ridare un contributo efficace alla rivitalizzazione del centro storico e  all’ esaltazione del  ruolo della città. Tenendo  conto anche  della possibilità di ipotizzare la destinazione dell’edificio a più funzioni stante la sua eccezionale cubatura, prevedendo magari anche la parziale utilizzazione del contiguo  edificio dell’ex Distretto Militare e almeno di alcuni locali del contiguo prestigioso Palazzo Malaspina. Insomma pensando veramente in grande e dotando la città di un vero e proprio Campus Culturale di un valore difficilmente riscontrabile in altre contrade d’Italia.

Di tutto si potrà discutere, purché non si tratti, come si è detto,  di quelle che si limitino alla proposta  di destinare  il Palazzo Saladini Pilastri e quelli contigui alla sterile residenzialità di tipo privato. Perché questa scelta sarebbe  sicuramente perdente per il prestigio degli edifici e per lo sviluppo economico e sociale della città.

E’ il caso di dire che  da come la città sarà capace di  affrontare  e risolvere queste problematiche con idee e scelte innovative “ si verrà” come dice il sommo poeta” la tua ( sua ) nobilitate “

Il Presidente della Sezione di Italia Nostra “William Scalabroni “

(Prof. Gaetano Rinaldi )
        

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