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NINNI CORDA HA VUOTATO IL SACCO

NINNI CORDA HA VUOTATO IL SACCO

IL Secolo XIX sulla pagina di Savona ha pubblicato stralci delle dichiarazioni di Corda da cui emergerebbe nettamente la responsabilità di Teramo e Savona. Eccolo.

Savona - «Mi disse anche che una parte dei soldi dati dal Teramo per vincere la gara era finita nelle tasche del presidente Dellepiane». È Ninni Corda, nella sua audizione davanti alla Procura Federale del 9 luglio scorso, a tirare in ballo il presidente Dellepiane, e quindi la società biancoblù che rischia la retrocessione in serie D, nella presunta combine di Savona -Teramo.

«Preciso che tra fine maggio ed inizio giugno mi sono incontrato con Marco Barghigiani (ex responsabile area tecnica del Savona, collaboratore e consulente di Dellepiane) in un centro commerciale che si trova appena fuori il casello autostradale di La Spezia- recita il verbale della dichiarazione resa dall’ex tecnico sardo degli “striscioni” davanti ai rappresentanti della Procura Federale Marco Squicquero e Giampaolo Pinna- l’argomento da trattare nell’incontro doveva essere quello della trattativa con Di Nicola (ds L’aquila) per l’acquisto delle quote del Savona. In occasione di tale incontro il Barghigiani mi disse che la trattativa non era andata in porto e mi confermò invece che era andata a buon fine la combine relativa alla gara Savona- Teramo relativamente alla quale io non avevo prestato il mio consenso».

È il passaggio cruciale, lo snodo, nelle carte della giustizia sportiva che porta Dellepiane verso il deferimento e l’accusa di responsabilità diretta ( che dopo il fine indagini della settimana scorsa) dovrebbe essere formalizzata la settimana prossima. Intanto dopo la chiusura delle indagini da parte della giustizia sportiva, il Cavaliere biancoblù domani verrà sentito su sua richiesta dopo la chiusura indagini preludio al deferimento. Corda è indagato insieme a Barghigiani dalla Procura di Catanzaro nell’ambito dell’inchiesta ”Dirty Soccer”.

La Procura Federale in merito alla cena di Bisceglie vuole sapere da Corda se ha ricevuto proposte per alterare Savona-Teramo: «Durante la cena il Di Nicola (L’Aquila) mi chiese se potevo fare qualcosa per alterare il risultato di Savona — Teramo, nel senso che avrei dovuto assicurare la vittoria del Teramo. Mi disse che per assicurarsi la vittoria la società del Teramo era disposta a pagare complessivamente 70.000 euro. E che una parte di questa somma l’avrei potuta gestire direttamente io con alcuni giocatori. Da ciò desunsi che un’altra parte della somma sarebbe stata utilizzata direttamente dal Di Nicola per manipolare l’esito della gara attraverso altri canali. Preciso che al colloquio e alla proposta partecipava attivamente anche il Di Giuseppe entrando nel merito dei particolari della proposta illecita, confermando la disponibilità della citata somma di 70.000 euro. Io risposi subito negativamente in quanto non volevo fare una cosa del genere».

Poi Corda aggiunge davanti agli ispettori federali che i contatti con Di Nicola e Barghigiani erano finalizzati anche ad una trattativa per compare il Savona calcio. Nell’elenco dei biancoblù, o ex biancoblù, che hanno ricevuto il “fine indagini” e che vanno verso il processo sportivo c’è anche il consulente di mercato Enrico Ceniccola (per lui la contestazione è di omessa denuncia come per il giocatore Marco Cabeccia), assistito dall’avvocato Paolo Gallinelli. Era in compagnia di Barghigiani quando quest’ultimo incontrò i dirigenti del Teramo. Anche il ruolo dell’ex guardalinee di serie A, definito un consulente esterno dallo staff biancoblù, inguaierebbe direttamente la società.

In mano agli 007 federali ci sono le carte con l’opzione a suo favore per acquistare il Savona entro il 30 giugno di quest’anno per una cifra pari a 300 mila euro. Nelle carte figura anche il ruolo di Ceniccola come “collaboratore”. Risulta dall’organigramma biancoblù depositato in Figc e Lega."
        

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