PROGETTO DI RESTAURO ORATORIO DELLA MADONNA DEL SOLE DI CAPODACQUA - Arquata del Tronto (AP)
Un impegno corale per restituire alla comunità un monumento simbolo della devastazione del sisma del 2016, oggi un simbolo di ripresa
Oggi l’oratorio cinquecentesco della Madonna del Sole s’innalza isolato in un paesaggio ancora punteggiato di rovine, ma fino al terremoto del 2016 era stretto tra le case del pittoresco borgo di Capodacqua, ad Arquata del Tronto (AP).
Un miracolo lo ha risparmiato dal crollo durante la prima scossa, il 24 agosto, ma a salvarlo dalla seconda scossa, il 30 ottobre, che ha raso al suolo l’intero borgo, e ad assicurarlo al futuro con un progetto di recupero già finanziato e pronto a partire è stato piuttosto
un impegno corale nato dall’iniziativa del FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano, in collaborazione con la
Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio Culturale del Ministero della Cultura-Ufficio del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016, la
Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata e la
Diocesi di Ascoli Piceno. Lo ha detto il Presidente Sergio Mattarella in visita a Norcia pochi giorni fa: “
l’impegno corale è l’unico che può dare risultati”. E così oggi, con la
presentazione al pubblico del progetto di consolidamento e restauro alla presenza delle autorità e di tutti i soggetti coinvolti, si celebra il risultato di questa
collaborazione tra pubblico e privato, tra istituzioni e cittadini, e l’oratorio della Madonna del Sole da
simbolo del dramma del terremoto diventa simbolo della ripresa.
Il contributo del FAI si è manifestato all’indomani della prima scossa, quando su segnalazione dei suoi delegati e volontari marchigiani la Fondazione ha portato all’attenzione delle autorità il piccolo oratorio pericolante e ne
ha sollecitato la messa in sicurezza urgente, prontamente realizzata dall’Unità di coordinamento regionale del MiC con il supporto dei Vigili del Fuoco. Subito il FAI ha anche lanciato un
appello di raccolta fondi nazionale a favore del monumento, cui hanno risposto tanti italiani donando
380 mila euro, che oggi si sommano al
contributo del Ministero della Cultura e alle donazioni raccolte attraverso il portale
Artbonus per
ulteriori 490 mila euro, a coprire il costo complessivo del progetto di recupero.
Da allora il FAI non ha mai abbandonato l’oratorio della Madonna del Sole portando alla causa della sua ricostruzione
non solo i fondi raccolti, ma anche la sua esperienza nel restauro di beni culturali. Architetti e tecnici della Fondazione hanno affiancato la Soprintendenza delle Marche, dapprima conducendo sul monumento - subito assicurato con opere provvisionali dalle fondamenta alla cupola -
indagini geologiche e prove sismiche, e in seguito elaborando sulla scorta di queste un
progetto completo di consolidamento delle murature e di restauro degli affreschi. Nel 2019 il progetto è passato al vaglio del Comitato tecnico scientifico per i beni architettonici e paesaggistici del MiC, e con l’aggiunta della
ricostruzione del campanile a vela – unico elemento crollato con la seconda scossa, perché non ancora puntellato – è stato
approvato dalla Soprintendenza a gennaio 2021, ed è oggi
pronto a essere realizzato con i fondi raccolti.
Il contributo del FAI, all’indomani del terremoto, non si è limitato all’appello di raccolta fondi e al progetto di recupero: in virtù della sua
missione di educazione e sensibilizzazione nei confronti della società civile il FAI ha realizzato
tre libricini illustrati con testi brevi e accessibili a tutti per
promuovere una conoscenza diffusa sul terremoto e
sui rischi per il patrimonio culturale e per le abitazioni private, con un elenco di
concrete azioni a portata di cittadino, ispirate a una
logica di prevenzione. I libricini in formato digitale saranno
distribuiti gratuitamente a tutti i Comuni d’Italia grazie alla collaborazione di ANCI.
Il valore storico e artistico della Madonna del Sole
L’Oratorio della Madonna del Sole è
un piccolo monumento, ma di grande valore storico e artistico. È una piccola
chiesa a pianta ottagonale risalente al XVI secolo, attribuita a Nicola Filotesio, noto come Cola d’Amatrice (1489 – 1559), architetto, pittore e sculture originario del territorio.
La costruzione risale al 1528 e sorge nel luogo in cui è documentata già dal 1523 un’
edicola della Madonna del Sole, così denominata perché secondo la tradizione qui, presso un trivio di strade, avvenivano nell’antichità rituali pagani in onore del Sole; il completamento dell’edificio è datato al 1558, data incisa su una delle due campane del bel campanile a vela, oggi crollato, ma oggetto di ricostruzione. L’interno conserva un pregevole ciclo di affreschi della metà del Cinquecento dedicati alla Vergine, tra cui l’affresco dedicato alla Madonna del Sole (1523), ubicato sull’altare e attribuito a un discepolo di Carlo Crivelli, e un secondo affresco della metà del Cinquecento con l’Assunzione della Beata Vergine.
Si ringraziano il
Ministero della Cultura per il fondamentale contributo e
Regione Marche per il Patrocinio concesso.
Ringraziamo
Don Marco De Franceschi,
Andrea Fustinoni con
Fabio D’Amato e
Edoardo Subert per la concreta partecipazione.
Si ringrazia, inoltre,
Inner Wheel Italia, una delle maggiori organizzazioni femminili di servizio al mondo, che, attraverso l’appello lanciato dalla allora Presidente Isabella Rizza, ha avviato nei suoi distretti una campagna di raccolta fondi a favore del recupero del Bene, con particolare riferimento all’affresco principale custodito all’interno,
Il Ponte Case d’Aste, da anni al fianco del FAI, che ha confermato il suo prezioso sostegno anche in questa importante occasione e
SAME Deutz-Fahr per il generoso contributo.
Grazie, infine, a tutti i donatori che hanno dimostrato solidarietà rispondendo all’appello del FAI.
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