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FENATI SI SCUSA: "COMPRENDO L'ASTIO, NON SONO STATO UN UOMO"

FENATI SI SCUSA: "COMPRENDO L'ASTIO, NON SONO STATO UN UOMO"

Romano Fenati il giorno dopo il grave episodio di Misano ai danni di Stefano Manzi. Il pilota ascolano ha tirato una bella botta alla sua carriera: "licenziato" dal suo team Marinelli Snipers e probabilmente non assunto dal nuovo, l'Agusta, con la quale aveva un accordo ma nel quale milita proprio Manzi. «Chiedo scusa a tutto il mondo sportivo. Questa mattina -racconta Fenati- a mente lucida, avrei voluto che fosse stato solo un brutto sogno. Penso e ripenso a quei momenti, ho fatto un gesto inqualificabile, non sono stato un uomo. Un uomo avrebbe finito la corsa e poi sarebbe andato in "direzione gara" per cercare di ottenere giustizia".

«Non avrei dovuto reagire alle provocazioni -aggiunge Fenati-  le critiche sono corrette e comprendo l'astio nei miei confronti. Voglio scusarmi con tutti quelli che credevano in me e tutti quelli che si sono sentiti feriti dalla mia azione. È uscita un'immagine di me e dello sport tutto, orribile. Io non sono così, chi mi conosce bene lo sa. Nella mia carriera, sono sempre stato un pilota corretto. L'anno scorso sono stato uno dei pochissimi a non ricevere alcuna penalizzazione, non ho mai messo a repentaglio la vita di qualcun altro, anzi, ho sempre sostenuto che ci sono piloti pericolosi, in pista, per stile di guida. È vero, purtroppo ho un carattere impulsivo, ma la mia intenzione non era certo quella di fare del male ad un pilota come me ma volevo fargli capire che quello che stava facendo era pericoloso e che anch'io avrei potuto fargli delle scorrettezze così come lui le aveva appena fatte a me. Non voglio giustificarmi so bene che il mio gesto non è giustificabile, voglio solo scusarmi con tutti. Ora avrò tempo per riflettere e schiarirmi le idee».
        

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