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PMIA, GALANTI: "DILEMMA RISTORAZIONE E SERVIZI PER GLI AUTOTRASPORTATORI"

PMIA, GALANTI: "DILEMMA RISTORAZIONE E SERVIZI PER GLI AUTOTRASPORTATORI"

PER GLI AUTOTRASPORTATORI SI RESTA AI RISTORANTI E SERVIZI DI STRADA FAI DA TE?

Da oggi, in Svizzera,  a determinate condizioni, i ristoranti che accolgono camionisti possono riaprire i battenti. I trasportatori si rallegrano della decisione, che permette loro di tornare ad avere accesso a un pasto caldo e ai servizi igienici in un periodo, quello invernale, in cui le condizioni di vita di questi lavoratori sono particolarmente difficili. Questi locali sono ora inclusi nella categoria dei cosiddetti "ristoranti aziendali" ai sensi dell'Ordinanza sui provvedimenti per combattere l'epidemia di COVID-19. Ci saranno controlli ovviamente e soprattutto bisogna vedere se il traffico dei mezzi pesanti giustifica l’apertura. A conti fatti saranno probabilmente una settantina le attività che hanno accettato la proposta. Le condizioni sono che il locale deve disporre di un parcheggio adatto per i mezzi pesanti, gli autisti devono passare la notte nella cabina del loro camion e l'esercente deve predisporre un piano di protezione anticovid. Quest'ultimo comprende una distanza di 1,5 metri tra i dipendenti del ristorante e gli autisti o un sistema divisorio come lastre di plexiglas. Inoltre, i camionisti devono fornire un recapito, il numero di immatricolazione del camion e il nome dell'azienda per cui lavorano. Il segretario generale del sindacato trasporti svizzero ha espresso soddisfazione per la decisione presa. Da noi? Nessuno parla e nel frattempo i nostri autisti si devono adattare alla ristorazione di strada fuori dai camion e l’utilizzo di anfratti per espletare le necessarie funzioni fisiologiche.

Mi pare proprio che abbiamo parlato del problema tempo fa, aggiungendo nella proposta, controlli e sanzioni pesanti per i furbetti,  la mappatura, nella maggiore localizzazione del traffico, di ristoranti disponibili. Noi avevamo scritto….

1-Ricercare punti di ristoro dove ci sia anche la possibilità di parcheggiare i camion ed in prossimità di maggiore traffico dei mezzi pesanti

2-Creare un’apposita app, dove l’autista che si trova in zona, può prenotare un pasto caldo e la possibilità di utilizzare i servizi

3-Applicazione di uno sconto sul prezzo del pasto, da determinare, che verrà integrato, a favore del punto di ristoro, mediante un credito di imposta.

In tal modo, da una parte si aiuta la categoria a vivere l’attività in modo dignitoso e dall’altro gli operatori della ristorazione, in deroga agli orari e per i soli autisti, possono lavorare aiutandosi a sopravvivere. Complicato? A me pare proprio di no!!!

La nostra Costituzione pone un evidente accento sulla connessione tra lavoro e dignità.

Non ci può essere lavoro senza dignità, ma neanche dignità senza lavoro''

Pare che dai noi le questioni semplici, si devono complicare sempre.

Ora due appelli: uno ai politici ed uno ai colleghi. cari politici, nessuno escluso, pensate di trovare una soluzione al problema che non è di poco conto, oppure ci costringete ad una  ristorazione e servizi fai da te?  Cari colleghi: almeno parlatene!

Chiediamo dignità, ce la meritiamo
        

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