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FUORI DAI DENTI DI ROBERTO GALANTI PMIA, L'OPINIONE: "MINE VAGANTI"

FUORI DAI DENTI DI ROBERTO GALANTI PMIA, L'OPINIONE: "MINE VAGANTI"

Anche l'ultimo dei buon pensanti che guida un'azienda sa perfettamente che se ferma la produzione deve contemporaneamente ridurre in modo evidente i costi e sopravvivere di quel poco che c'è in attesa di tempi migliori.

L'azienda Italia continua a dissipare risorse e non riduce alcun costo, anzi lo aumenta, ottenendo le peggiori performance a livello mondiale in tutti i settori.

Oggi ci vuole coraggio, tanto coraggio, a proporsi alla guida di un paese dopo la devastante  distruzione sociale ed economica, dove molti italiani hanno esaurito i loro risparmi, messo a rischio la casa, confermata la precarietà del lavoro e il rischio della perdita di dignità.

Da semplice pensante della strada e per nulla accusare qualcuno, ascoltando, vedendo  e leggendo quello che viene pubblicato sui social, mi vengono in mente alcune semplici considerazioni :

1- Mascherine. Dando per vera e non scontata la notizia del pagamento , non sappiamo se avvenuto o meno, di “provvigioni” (si parla, se vero, di circa 60 milioni di euro) sull’acquisto a prezzi, pare,,  "sproporzionati" rispetto a quelli di altri mercati di cui si sente parlare, quante mascherine ai prezzi offerti in alternativa si sarebbero potuto acquistare (si parla di 0,12 cent. per ogni mascherina chirurgica e 0,70 per le FFP2)? Con i 60 milioni quante aziende italiane avrebbero potuto convertire la produzione conservando posti di lavoro evitando, così,  di pesare non sulla nostra economia ?

2- Politica. Assistiamo ad una specie  “degrado” della politica dove è sono in corso, tra le tante operazioni, quella di movimenti  in saldo di “fine stagione”.  L’Italia ha bisogno di essere amministrata. Alla politica (tutta) sta davvero a cuore la sorte del nostro paese in un momento evidente  di enorme difficoltà?

I  compagni di viaggio nel programma di una gita, si scelgono prima, non durante e ne tantomeno dopo. La coerenza non puo’ essere un optional!

3- Vaccini. E’ possibile sapere, a noi comuni mortali,  se, come e quando, lasciando la libertà di decisione agli utenti, sarà possibile avere la certezza della disponibilità oltre che l’efficienza?

Praticamente una parte della infinità di “MINE VAGANTI” che andrebbero disinnescate per il bene dell’Italia.

Non vado oltre, ma intendo condividere con voi carissimi amici della strada, un pensiero “fotografico” di un amico (Antonio) su uno spaccato della politica  attuale ed i rischi a cui si va incontro.

Il testo per altro pubblicato anche da alcune testate giornalistiche….

“La questione non è essere giustizialisti o garantisti, ciascuno ha il proprio pensiero. Ogni riconduzione a legalità va salutata con speranza e comunque solo l’accertamento giudiziario dirà in seguito le verità alle quali tutti dovremo credere.

Ma il problema vero è che “l’erba cattiva”, per eliminarla definitivamente, non basta venga tagliata poiché ricrescerà. Accanto alle attività giudiziarie che decapitano la malavita occorre creare le condizioni affinché questa non si riordini. Occorre impedire che la “mala erba” infiltri, penetri, si rigeneri, che il tessuto canceroso si riorganizzi grazie alla debolezza del contesto. Una “chiusura varchi” che però non spetta alla magistratura la quale, combattendo la criminalità, semmai “contribuirà” alla maturazione di nuovi paradigmi la cui costruzione, nella logica dei sistemi democratici, non è cedibile ai tutori dell’ordine costituito. Questo è il punto nodale.

Ecco il bisogno di una politica che faccia sintesi tra l’essere essa stessa polizia e rigogliosa pianta di idee, miscuglio di fermezza e generosità, offerta di servizio e visione di lungo periodo, selezionatrice e promovitrice di persone credibili e per bene. Occorre smettere di usarla come gancio clientelare e vettore della brama di potere di altrettanti indecenti figuri che dicono di “metterci la faccia” per poi sostituirla con la propria “panza”.

Solo una politica sana e forte sarà legale nel proprio agire, nitida nel proprio essere servizio, forte di anticorpi contro il crimine.

Senza scendere nei populismi, la politica ha bisogno di rafforzare e rispettare il proprio concetto smettendola di cedere a qualsiasi suggestione e curando la bulimia di consenso che spinge verso scellerati patti con la criminalità. La debolezza è predicato di permeabilità, la permeabilità agevola infiltrabilità e questa è foriera di contaminazione!

Varie sono le cause dell’astenia politica dei nostri giorni. La caduta delle ideologie e la dimensione sempre più realpolitik è man mano divenuta terreno fertile per l’attecchimento dei pericolosi fascini offerti come mele velenose dall’antipolitica.

Un magnetismo di cartone che però ha mostrato la facile influenzabilità dell’elettorato che, stanco, dribbla gli appuntamenti elettorali o va ramengo alla ricerca di un porto che sia anche solo “diverso”. Un’antipolitica che tuttavia, in un gioco di ossimori e contrapposti, in realtà è il labile e vacuo veicolo della mera protesta e della evanescente proposta. La eco accordata ai santoni che hanno spalato melma contro tutto e tutti, ha contribuito ad indebolire il contesto al pari delle urla dei tanti esaltati palloni gonfiati pronti ad indossare qualunque maglia pur di giocare la partita. Stop alle suggestioni che indeboliscono il tessuto, che debilitano e fiaccano l’etica di un popolo che fa comodo sia sempre in attesa di un “Messia”, che impediscono crescita culturale, unica vera forza di contrasto al marcio.

Il rimedio a tutto ciò non è il transeunte “solista senza macchia” bensì l’immanente solco che le organizzazioni partitiche, di gente per bene, devono assolutamente tracciare per formare il manifesto politico forte, di lungo periodo, declinato da persone per bene. Abbiamo un maledetto bisogno di serietà! Non serve all’Italia essere rappresentata da strilloni venditori di fumo! Siamo già stanchi e debilitati! Abbiamo bisogno di un “sistema”, non di slogan. Servono metodo, competenza, maturità e progetto. Serve amore per la nostra terra e coraggio nelle scelte. Questo è il salto da compiere, ciò costituisce l’unica concreta risposta alla “domanda di politica” ed unico concreto contributo alla costruzione di un tessuto muscoloso e definitivamente allergico alle perverse logiche clientelari, corruttive e malavitose.

Sia politica dentro formazioni inclusive e capaci di garantire equilibri organizzativi duraturi ed adeguati allo scopo. Non esistono “partiti consunti” e “partiti nuovi”, esistono semmai singoli politici “usurati” o “puliti e innovativi”. Serietà, per riappropriarci della nostra terra Italia , per rinvigorirla rafforzando le componenti e le dinamiche positive per fermare ogni tentativo di infiltrazione malavitosa e così “vaccinare” il nostro tessuto contro il malcostume e contro la malavita, cancri assoluti, maledizioni da estirpare”.

Per la cronaca….. Oggi, 29 gennaio 2021 la filiera logistica potrà subire disagi e ritardi a causa dello sciopero generale nazionale proclamato dal sindacato di base SiCobas, che è radicato in diverse piattaforme logistiche italiane. Lo sciopero potrà interessare direttamente la movimentazione di magazzino e la distribuzione nell’ultimo miglio dei corrieri, mentre l’autotrasporto di linea potrebbe essere coinvolto indirettamente, a causa di picchetti davanti alle piattaforme logistiche.

Roberto GALANTI

 
        

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