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AUTOTRASPORTI, GALANTI: "ERANO MEGLIO MILLE LIRE AL MESE"

AUTOTRASPORTI, GALANTI: "ERANO MEGLIO MILLE LIRE AL MESE"

FUORI DAI DENTI...

L'opinione di Roberto Galanti

SE POTESSI AVERE MILLE LIRE AL MESE…..!!
Quando si evidenziano……
Illegalità, zero euro O pochi euro alle imprese e alle famiglie, casse integrazioni esigue e in molti casi, virtuali; task force a distanza, costose e, secondo me, per nulla togliere agli esperti, prive di senso logico e risultati, aumenti di disoccupazione e lavoro precario, sanità non sufficientemente finanziata, privilegi (troppi) della classe politica e non solo, deterioramento delle scuole pubbliche e dell'insegnamento scolastico, corruzione, tanti scettici sulla praticità ed utilità degli Stati Generali; le autostrade (caos), nel lento auspicabile ritorno alla normalità, offrono, agli utenti, pomeriggi di “passione” (lavori, auto in panne e detriti sulla carreggiata etc etc); inesistente liquidità, cartelle esattoriali e bollette, che non si sono rese conto del periodo, arrivano inesorabili, milioni di italiani e famiglie in povertà assoluta, aumento incontrollato dei prezzi, aumento del debito pubblico, tante imprese medio piccole che hanno chiuso per fallimento, stipendi inadeguati proporzionati al caro vita, evasione fiscale, giustizia sempre più scadente e senza poteri, razzismo, strade e ferrovie vecchie e pericolose, ponti che crollano, aumento dell’inquinamento, offese alle categorie produttive e di servizi da un presidente di un Ente importante e strategico, il non rispetto delle leggi da parte di gente agiata o che ha potere, aumento delle tasse sulla classe medio bassa, sostegno per i redditi bassi inadeguato o assente, pensioni sempre più basse (specie nelle minime), aumento di stress e malattie neurologiche tra le famiglie in crisi, suicidi da crisi, aumento di divisione tra nord e sud, aumento del lavoro “nero”, buon senso solo come eccezione; rischio di avere solo contratti di lavoro a tempo determinato, i contratti a tempo indeterminato si avviano ad una situazione di miraggio, lavoro “flessibile”, un milione (sicuramente di più) di posti di lavoro a rischio, mancanza o inefficienza di forniture di sicurezza agli operatori sanitari, di pericolosi criminali che entrano ed escono dalle carceri e tanto altro,possibilità di assumere manodopera estera a basso costo in modo libero e indipendente lasciando a casa i lavoratori italiani perché, si dice, troppo costosi per l'azienda, estero vestizioni incontrollate, controlli carenti e per alcuni settori addirittura inesistenti ….. e tanto altro!
Sicuramente risultati positivi ci saranno, ma nel consuntivo, scompaiono al confronto di quelli negativi.
Quando una nazione si trova nella condizione appena elencata, rischia di essere definita ingiustamente, come è successo in passato, una repubblica delle banane (modo di dire offensivo alla nazione)". ) tanto che nel 2001, Gianni Agnelli ebbe a dichiarare e contestare i severi giudizi della stampa estera….: "Non siamo, disse, una Repubblica delle Banane (termine offensivo alla nazione)".
Io credo fermamente nella Repubblica Italiana fondata sul lavoro e dove la sovranità spetta al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Non può essere diversamente!!
Mi piacerebbe contribuire a lasciare a mio figlio e alle nuove generazioni una Repubblica Democratica efficiente e fondata davvero sul lavoro e non alla libera ed estemporanea iniziativa che va avanti alla “viva il parroco”!!!
L’Italia è degli italiani ed Il senso di responsabilità deve investire tutti, nessuno escluso, con possibilità di pretendere diritti, ma in contemporanea deve essere NECESSARIO l’obbligo di assolvere ai doveri (principio che deve valere per tutti).
Occhio perché, vedere e sentire da più parti che ci sono evidenti segni di insofferenza nuoce alla salute sociale del Paese!!!
Una situazione esplosiva, come ho sempre detto, che va disinnescata con interventi concreti perché si rischia di avere, a breve, forme di protesta “fai da te” molto pericolose.
Per chiedere bisogna dare e in questo momento qualche perplessità ce l’ho e come me tanti altri.
VIVA L’ITALIA, VIVA NOI ITALIANI.
        

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