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AUTOTRASPORTI, GALANTI: "QUANDO LA SITUAZIONE E’ UN COLABRODO…LA SI FA FUORI DAL VASO!"

AUTOTRASPORTI, GALANTI: "QUANDO LA SITUAZIONE E’ UN COLABRODO…LA SI FA FUORI DAL VASO!"

FUORI DAI DENTI…

L'opinione di Roberto GALANTI

SITUAZIONE COLABRODO!

Quando il signor “Tridico” ha rilasciato una dichiarazione…

“Stiamo sovvenzionando con la Cig anche aziende che potrebbero ripartire, magari al 50%, e grazie agli aiuti di Stato preferiscono non farlo per  pigrizia, per opportunismo, magari sperando che passi la piena”.

Silenzio assordante delle associazioni di categoria (solo CONFINDUSTRIA ha proferito parola) ed imbarazzante tentativo di difesa d’ufficio da parte del Governo che, in normalità, avrebbe dovuto “licenziare” senza preavviso il capo dell’INPS.

Caro “Tridico”, invece di ringraziare tutti quegli imprenditori che hanno anticipato la cassa integrazione ai propri dipendenti (noi compresi), hai usato parole vergognose ed offensive nei confronti delle tante attività che, a causa dell'emergenza, non hanno potuto riaprire. Aggiungo caro “ trittico”…vieni a gestire un’azienda in questo periodo, se non lo hai mai fatto,  e forse cambierai opinione!

Mi sento offeso da imprenditore e da rappresentante di categoria.

Parli di pigrizia, ebbene ci vuole coraggio a definire opportunisti e pigri gli imprenditori quando migliaia di lavoratori ancora attendono l’erogazione della Cassa integrazione ed i tanti aiuti promessi nell’operazione BAZOOKA” che pare sempre di più una bayonet charge” (assalto alla baionetta) “

Caro Tridico, caro Governo, meno parole e più fatti: gli italiani non possono aspettare oltre... e soprattutto chiedi scusa a chi sta tenendo in piedi il sistema Italia.

Stamattina mi recherò al Cimitero per deporre simbolicamente un mazzo di fiori e per chiedere scusa ai tanti politici passati, (di spessore stratosferico al confronto indipendentemente dalle varie posizioni) che ho combattuto in gioventù è che non mi sento di paragonare, anche per lo spessore culturale, con l’attuale classe politica.

Appena arriva via mail, a me  per conoscenza, una lettera indirizzata al sen. Gianluigi Paragone ,di una imprenditrice veneta che ritengo possa interpretare il pensiero di gran parte dell’imprenditoria italiana.

“Gentile Gianluigi Paragone, gentile Roberto Galanti, sono amministratore di un'azienda di trasporti veronese che in tre mesi ha perso oltre il 50% del fatturato.

Ho alle mie dipendenze 18 persone che per me non sono dipendenti, ma collaboratori. Ho anticipato la cassa integrazione sperando che prima o poi mi venga rimborsata dall’INPS.

Ho dato fondo ad ogni risparmio per tenere pagati TUTTI I MIEI  impegni in primis con  i MIEI DIPENDENTI e poi   con i fornitori e ho spostato i pagamenti ai clienti che lo hanno richiesto (tutti)

PUR NON LAVORANDO A CAUSA DEL COVID E NON  PER COLPA AZIENDALE

E questo “individuo” che è  stato nominato Presidente dell' INPS si permette di fare simili dichiarazioni che offendono e umiliano le persone oneste che fanno impresa nel nostro paese creando posti di lavoro con sacrificio e impegno .

Ma come si permette?

Sono “incazzata” a morte con questo "Signore"  che pensa che le imprese vogliano sfruttare lo stato ... caso proprio è  il contrario...

Noi dallo stato non vogliamo proprio nulla...,

non abbiamo chiesto noi di rimanere fermi 3 mesi ...

per il bene e la salute comune lo abbiamo fatto tutti  e con rigore ...

NOI CHIEDIAMO solo di  poter ricominciare a  lavorare  e condividere con i "NOSTRI"  lavoratori (collaboratori)  il progetto imprenditoriale senza più lacci e lacciuoli e non essere SOVVENZIONATI dallo Stato .

Non ne possiamo più di questo stato PARASSITA  che si permette di prosciugarci del 70 e piu% del nostro reddito (USANDOLO MALE IL  PIU' DELLE VOLTE SPRECANDO I NOSTRI SUDORI) 

E ci fa i conti anche su ciò che resta ritenendoci comunque evasori...e approfittatori...

E poi arriva questo “INDIVIDUO”   che la spara fuori dal VASO...

  ...adesso basta ...non se ne può  più... da amministratore Aziendale  questo è  inammissibile non glielo permetto...

CHIEDA SCUSA agli imprenditori TUTTI pubblicamente .

IO  le pretendo le scuse ...non è  degno di ricoprire quel RUOLO importante  e dia dignitosamente  le dimissioni.... Chi non è  capace di fare bene il proprio mestiere DEVE ANDARE A CASA ...

Angiolina Mignolli amministratore della Semenzin Trasporti di Verona”

Che altro aggiungere?
        

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