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FUORI DAI DENTI, GALANTI PMIA: "IN ATTESA DELLA RIPARTENZA, PROSEGUE IL VALZER DEI COLORI"

FUORI DAI DENTI, GALANTI PMIA: "IN ATTESA DELLA RIPARTENZA, PROSEGUE IL VALZER DEI COLORI"

Roberto GALANTI: "In attesa della "vera" ripartenza, prosegue il Walzer dei colori…"

LA VIOLENZA VA COMBATTUTA A PRESCINDERE, MA LA DISPERAZIONE VA AFFRONTATA CON SOLUZIONI PRATICHE, IMMEDIATE E NON “DEMAGOGICHE”!

Mentre tutti i social parlano di una crisi profonda ed è vero, ma ricondurre tutto solo ad alcune categorie alle quali va la nostra totale solidarietà e ci mancherebbe, ce ne sono tante altre di categorie non facinorose e silenziose, ma essenziali e determinanti che soffrono ugualmente della situazione e delle quali poco si parla. (Vedi l’autotrasporto per esempio)

Dare un parere della recente manifestazione a Roma (una delle tante sul territorio) e soffermarsi su alcuni “idioti” che non hanno nulla a che vedere con il vero contesto e che , una volta individuati, andrebbero puniti esemplarmente , appare molto riduttivo e distorsivo.

Noi ci limitiamo a dare un nostro parere, ma ovviamente le istituzioni sanno bene come comportarsi.

La violenza stona sempre va comunque combattuta e dalla quale è necessario prendere le dovute distanze, ma non bisogna sottovalutare la disperazione (questo il problema vero) nei confronti della quale bisogna trovare una soluzione immediata.

La soluzione certamente non è il recente decreto “sostegni” di cui si parla in questi giorni, ma si necessita di un provvedimento che abbia carattere strutturale almeno fino alla ripartenza dell’intera economia nazionale.

Non esistono precedenze alle soluzioni della crisi (crisi è crisi), ma tutti, dico tutti, hanno l’obbligo di spingere per evitare che il livello di tensione vada oltre. Le manifestazioni civili dei giorni scorsi, con esclusione dei violenti e degli infiltrati, rischiano di essere le prime di una lunga serie (ovviamente speriamo di no).

Noi , a tal proposito, stiamo cercando in ogni dove, con conferenze per il momento in remoto, di porre in evidenza alcuni aspetti delle crisi che forse nel decreto in discussione, non sono stati contemplati o contemplati nel giustoi verso.

Proprio di recente abbiamo avuto, unitamente ad altri rappresentanti di associazioni, un incontro con l’On. Paolo Trancassini della V° commissione bilancio, Tesoro e Programmazione. In tale occasione alcuni esperti hanno posto l’attenzione su alcuni aspetti della intera problematica.

Alla col hanno partecipato l’Onorevole Paolo Trancassini (capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Bilanco) oltre a Giuseppe Tosoni presidente dell’Associazione Nazionale TUTELA IMPRESA, Roberto Galanti imprenditore del settore autotrasporto e Segretario Nazionale della PMIA, gli Avvocati Simone Giardina, in rappresentanza di Ass. Nazionale “Contribuenteweb” e Luca Mezzabarba per conto di studio legal-tributario presente in molte Regioni Italiane.

Nel corso della riunione sono state esaminate diverse sfaccettaure delle normative indicate “politicamente” come “bazooka di fuoco”, miracolosi interventi salva aziende, ma che all’atto pratico non hanno mai raggiunto gli scopi evidenziati, non essendo state assolutamente di valido sostegno per le aziende, chiaramente bisognose di ben altri fatti concreti.

Roberto Galanti nel suo intervento ha parlato in generale delle problematiche dell’autotrasporto, soffermandosi, tra le tante, sulla necessità di rendere “obbligatori” i costi minimi per la sicurezza, e visto il proliferarsi di aggregazioni presenti sulle piazze senza il “patrocinio” ( questo è quello che si vede ovviamente sui social) delle sigle definite tradizionali, sarebbe opportuna, a questo punto, una rivisitazione della effettiva rappresentatività, non si può continuare a vivere di “ricordi”, e in tale contesto è auspicabile, nelle audizioni, anche la convocazione di quelle formazioni autonome” che ne sono tante. Chissà: magari le aggregazioni di “seconda fila” possono portare idee positive!!! Mai dire mai!

“L’autonomia spesso degenera, purtroppo, quando ci si sente ( a detta dei contestatori) non sufficientemente rappresentati, aggiunge Galanti. Certo è che la presenza “autonoma” sulle piazze complica tutto e non rende univoca la lista delle richieste.

Sul decreto Sostegno così come scritto, è il caso di stendere un velo pietoso in quanto gli aiuti sono assolutamente desolanti, minimi, inadeguati e scarsamente risolutivi. Un esempio su tutti: una ditta che nel 2020 (fatturato di oltre 2 milioni di euro) ha avuto una riduzione del fatturato di circa 800.000 euro rispetto al 2019, non trova soluzione se lo Stato, a conti fatti, elargisce un sostegno di 20.000 euro circa o poco più.

Sulla cancellazione delle cartelle esattoriali, intervengono poi nel corso della col gli esperti presenti, ancora peggio; quasi irrisori e inattuabili i benefici evidenziati come tali”.

Sono quindi intervenuti i professionisti sopra citati, ribadendo l’inefficacia del maldestro Decreto Sostegni, di sola vuota propaganda, infatti le cartelle esattoriali emesse nel periodo 2000 – 2010 sono quasi tutte da considerarsi prescritte e pertanto non si può assolutamente parlare di alcuna agevolazione, condono o grandi vantaggi per le aziende, che inoltre possono considerare anche le molte altre valide eccezioni per richiedere l’annullamento delle stesse cartelle, anche se non prescritte.

Pertanto, in sede di conversione dell’attuale Decreto Sostegni, i professionisti hanno richiesto la reintroduzione dell’iniziale periodo di “agevolazione” fino al 2015 e l'innalzamento del tetto dei 5.000 euro per ogni carico, magari fino a 10/15.000 euro .

In aggiunta Giuseppe Tosoni, nel suo intervento, “ ha fatto presente che è più corretto parlare di un “condono” per lo Stato e non per i contribuenti, considerando che, per le somme da riscuotere, l’Agenzia delle Entrate ha effettuato accertamenti di maggiori redditi per oltre 3.000 miliardi di euro presunti evasi e che invece all’atto pratico molti di essi si sono riscontrati inesistenti e generati solo da molteplici fantasiose e ipotetiche interpretazioni.”

"Quindi lo Stato sta correndo ai ripari chiedendo autorizzazione ad annullare con una semi nascosta e poco visibile manovra tale famoso ingombrante “magazzino” di quasi 1000 miliardi di euro, (rappresentato da oltre 110 milioni di cartelle) non più riscuotibile e comunque sempre indicato nei vari propri bilanci in maniera non veritiera. Vantare crediti inesigibili, prosegue Tosoni, equivale a falsare il bilancio, figuriamoci se ciò avviene ininterrottamente per oltre 20 anni. Se ciò fosse rappresentato nella contabilità di un normale contribuente, anche la stessa Agenzia delle Entrate riscontrerebbe senza alcuna esitazione di sorta un bel falso in bilancio, con le relative conseguenze, anche di carattere penale.”

L’Onorevole Paolo Trancassini, ha ritenuto condivisibili e utili le esposizioni fatte e si è dimostrato molto soddisfatto di tale incontro, anche in considerazione di come gli intervenuti rappresentassero diverse organizzazioni di moltissime aziende interessate, e come pertanto le osservazioni siano state considerate direttamente provenienti dalla fonte di un settore disagiato e troppo spesso vittima di ingiustizie non trascurabili. Lo stesso Onorevole ha rappresentato la propria disponibilità per altri prossimi incontri e audizioni, con lo stesso gruppo intervenuto, da tenersi anche presso i competenti Gruppi e Commissioni di Studio Governativi, dimostrandosi propenso ad aiutare e tutelare tale importante settore economico.

Tosoni, precisando che alla base di tale iniziativa c’e solo la volontà di tutelare in modo più adeguato ed efficiente il settore delle piccole e medie imprese, evidenzia che per il medesimo gruppo di professionisti ormai collaudato ed efficace sul campo, nessuna interferenza politica è considerata influente e/o vincolante, anzi altri importanti rappresentanti politici si sono già dimostrati favorevoli e disponibili a incontri per verificare nuove strategie di vero sostegno per le aziende.

“Pertanto verranno tenuti a breve, conclude Tosoni, ulteriori incontri, cercando di sfatare le fumose apparenze politiche e trasformare le stesse in fatti concreti per le aziende”.

Nel frattempo tutti sperano nella ripartenza....a breve, ma dipende anche da noi!!!

 
        

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