AFS Agenzia FotoSpot

ASCOLI, LA MANO DI COSMI SI SENTE E SI VEDE

ASCOLI, LA MANO DI COSMI SI SENTE E SI VEDE

Il materiale umano a disposizione è sempre quello, anzi c'è pure qualche assenza in più da affrontare come è successo al Partenio (Mengoni, Clemenza, Lanni tanto per fare qualche nome) ma, con tutto il rispetto per Maresca e Fiorin, la mano di un tecnico come Serse Cosmi sull'Ascoli si sente e si vede. Due partite, due volte in vantaggio seppure poi rimontato, due punti. Manca la vittoria, ancora, certo. Ma il Picchio, in attesa degli indispensabili rinforzi, sta sicuramente diventando più squadra. Palleggia (sterilmente) di meno, verticalizza di più e, altro segnale positivo, torna a segnare pure in trasferta con il "soldatino" Perez (l'ultimo gol lontano dal Del Duca era stato addirittura quello di Favilli a Carpi). Cosmi ha dato però alla squadra anche un pizzico di serenità e diciamo pure "protezione". Parrebbe un controsenso ma è così: con Fiorin e Maresca muti o quasi in panchina si vedeva una squadra impaurita, con un vulcano come Cosmi che si agita, strepita, incita, borbotta, impreca e grida tutti i bianconeri si sentono più sicuri. Il carisma, insomma, è diverso. La strada sembra quindi quella giusta ma dopo la spinta del nuovo tecnico serve l'accelerazione che solo una campagna acquisti mirata ai ruoli giusti potrà dare alla ripresa di gennaio. Cosmi però non ci guarda. Per adesso. E' stato subito chiaro, già nella sala stampa del  Partenio: "Mancano due partite alla fine del girone di andata e dovremo fare più punti possibili. Non ammetto distrazioni o pensieri di altro tipo. Poi si vedrà".
        

Categorie e Argomenti