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COSMI: "CLEMENZA DECISIVO, KANOUTE NON SA NEMMENO LUI QUANTO E' FORTE"

COSMI: "CLEMENZA DECISIVO, KANOUTE NON SA NEMMENO LUI QUANTO E' FORTE"

Serse Cosmi come al solito si è molto agitato in panchina: "C'è chi fuma, chi legge, chi fa altro. Io da "piccolo" sono così, fa parte del mio modo di vivere le partite, ma non significa che mi arrabbio sempre. Pure Castori è sanguigno? Per me è un amico. Ci affrontiamo dai tempi dell'Interregionale, poi siamo saliti: tante categorie non regalate ma conquistate. Abbiamo un Dna simile ma sempre di sofferenza". Poi Cosmi passa alla partita: "Non l'avevo detto per scaramanzia ma io col Cesena non ho mai perso. E oggi non posso rimproverare nessuno. L'ambiente era propositivo, era "per"... In effetti l'Ascoli alla fine ha sofferto ma un primo tempo così non poteva chiudersi 1-1, basti vedere la parata di Fulignati su Clemenza: il portiere è stato bravissimo.  Al pareggio per un attimo ho pensato ad un destino infame. L'Ascoli non è squadra da penultimo posto: come usciamo noi dall'area l'ho visto fare a poche squadre. Però la situazione emotiva che deriva dalla classifica fa venire ai miei il "braccino" corto, gli errori che commettono sono dovuti allo stato d'animo. Abbiamo subito due contropiedi quando stavamo vincendo 2-1 in casa". Sembrava certo che col Cesena tornasse l'ora di Ganz e invece il tecnico spiega perché non è stato così: "Voi ipotizzate, fate bene, ma io guardo gli allenamenti. L'inattività ti toglie tanto e il ragazzo a Pescara aveva giocato poco. Se fossimo a metà classifica potrei aspettarlo ed inserirlo ma purtroppo non è così. Magari più lentamente di quanto mi aspettassi ma Ganz sta migliorando, deve però ritrovare forza fisica e nervosa. Adesso non possiamo permetterci in campo giocatori da ricostruire  ma magari nelle ultime dieci giornate realizzerà quei sei-sette gol che sono nel suo repertorio". Poi Cosmi inizia le sue pagelle: "Clemenza è decisivo. Ha grande qualità, di serie A di alto livello, deve solo crescere fisicamente. E Kanoute ha margini enormi di crescita, non sa nemmeno lui quanto è forte, ma ha commesso errori di interpretazione. Ad un certo punto ho visto in campo un calcio "caraibico-sudamericano" -scherza l'allenatore- e invece bisogna essere più duri. E' questo il limite di questi ragazzi. Martinho? Anche lui sta scontando il fatto di aver giocato poco negli ultimi anni ma è in crescita. Baldini e Mignanelli? Hanno uno strapotere fisico che sfruttano solo in parte". Infine Cosmi si sofferma su Lanni: "Ho letto articoli che portano in sua difesa il cambio di procuratore, la partenza del preparatore, la cessione di Ragni. Chi pensa di aiutarlo così invece non fa il suo bene. Io ho allenato trenta squadre e quindi sessanta portieri: Lanni deve essere tranquillo e sereno, dimostrando di meritare la maglia titolare rispetto ad uno esperto come Agazzi. L'alternanza dei portieri è micidiale, lo so bene...".
        

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