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ASCOLI, LA SQUADRA GIOCA BENE MA LE SOSTITUZIONI NON CONVINCONO

ASCOLI, LA SQUADRA GIOCA BENE MA LE SOSTITUZIONI NON CONVINCONO

Tanti complimenti all'Ascoli da osservatori ed avversari, applausi ai bianconeri anche dagli sportivi tifosi di casa. Resta il fatto che Brosco e compagni tornano da Foggia a mani vuote e questo non può far contenti. Di buono c'è che la squadra gioca bene, sta acquisendo una sua fisionomia, mostra carattere e non può che crescere. Merito indubbio di mister Vivarini e del suo staff. Meno convincenti, invece, le sostituzioni operate allo Zaccheria. I Latini dicevano "quieta non movere", cioè non agitare ciò che è calmo. Più terra-terra: non cambiare ciò che va bene. E a questo detto Vivarini non ha risposto. L'Ascoli stava dominando la ripresa quando il tecnico ha avvicendato Addae con Frattesi. Vivarini voleva vincere, certo, ma lo poteva fare anche mantenendo l'assetto che si stava comportando molto bene e dava garanzie anche in fase di non possesso. E invece proprio da una ripartenza sulla sinistra, che era ben coperta da Addae, è arrivato il cross e poi il decisivo gol di Gerbo nemmeno dieci minuti dopo. Semmai se ci fosse stata da effettuare qualche sostituzione era quella di Beretta che, allenatosi poco in settimana per la sciatalgia, aveva acceso la spia del rosso ben prima della metà ripresa quando è entrato Rosseti. Cambio tardivo. Infine Ganz. L'Ascoli è sotto da nemmeno dieci minuti, ne mancano altrettanti alla fine: quando si doveva recuperare era proprio necessario togliere la punta, peraltro galvanizzata dalla prima rete in bianconero, per inserire un centrocampista come Baldini? Ganz poteva forse essere stanco ma non è un uomo di movimento, lui deve "rapinare" l'area e averlo avuto in campo nel convulso finale sarebbe stato sicuramente meglio.
        

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