ASCOLI, MAI ESONERARE I GIOCATORI?

Non si può esonerare una squadra, più facile mandare via l'allenatore. Così va nel calcio ma è anche ora che i bianconeri si assumano le loro responsabilità, così come la società che, non dimentichiamo, allenatori e giocatori ha scelto. Però la società è quella che paga, stipendi e contributi di uno stuolo di persone, e quindi ha tutto il diritto di decidere e, eventualmente, sbagliare. Alla fine della fiera però in campo ci vanno i giocatori e se si perdono dieci partite su quattordici qualcosa non va. Anche perché le quattro gare senza sconfitte vedono un pareggio a Brescia con un uomo in più per tutto il secondo tempo, una vittoria sulla Reggiana su cui ha pesato il gol del pareggio annullato agli emiliani in pieno recupero per un fuorigioco millimetrico e il pareggio del Del Duca regalato da una "papera" del portiere dell'Entella. Non si pretende che i bianconeri diventino campioni ma che ci mettano tutta la grinta ed il sudore che una maglia come quella dell'Ascoli rivendica. La storia dal 1898 in poi lo chiede e chi non se la sente si "esoneri" e se ne vada.

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